La direttrice creativa di Dior ho affidato l’allestimento di quattrocento vetrine a Marco Lodola, uno degli artisti fondatori del gruppo “Nuovo Futurismo” più conosciuto a livello internazionale.

Dior: le vetrine di Marco Lodola

Il legame con l’arte contemporanea caratterizza da sempre la maison: dopo le luminarie salentine commissionate a Marinella Senatore e le intersezioni con Tomaso Binga, in occasione del debutto della Collezione Inverno 2021, Maria Grazie Chiuri ha affidato l’allestimento di tutte le boutique del brand a Marco Lodola.

L’artista pavese è conosciuto per le sue installazioni pop iper colorate

Stile unico e riconoscibile ha allestito il museo l’Evita Peron di Buenos Aires, le scenografie del Festival di Sanremo, di X Factor e del Teatro del Silenzio di Bocelli. Inoltre, ha realizzato le copertine degli album di Max Pezzali, Ron e Gianluca Grignani e non è nuovo nel mondo della moda. Lodola ha collaborato e realizzato opere per Vivienne Westwood, Giuliano Fujiwara ed Enrico Coveri. Recentemente ha anche collaborato con Vespa, in occasione del settantacinquesimo compleanno del marchio, dando vita ad una scultura luminosa destinata a Piazza della Scala, a Milano.

intervista esclusiva Marco Lodola Life&People MAGAZINE LIFEANDPEOPLE.IT

 

Il progetto pensato dall’artista propone una diversa opera per ogni città, pensata ad hoc per il contesto in cui è posizionata.

“Abbiamo fatto in modo che la boutique e la sua scenografia si fondessero perfettamente con la personalità della città, preservando lo stile Pop dell’installazione. Tutti gli allestimenti sono diversi e, in ogni città, abbiamo reinterpretato l’atmosfera culturale del luogo, con le luci a LED che sono elementi chiave in tutte le mie opere”.

Per esempio, per le vetrine di Harrods, Lodola si è ispirato ai caratteristici bus a due piani londinesi, mentre il tema dell’opera per la boutique di Atene riprende le cariatidi dell’Acropoli.

Dior vetrine Marco Lodola Life&People Magazine LifeandPeople.it

Incredibile l’installazione di volti e sagome esposta sulla facciata dei grandi magazzini di lusso di Saks, sulla Fifth Avenue di New York. L’artista ha rilevato le sei finestre centrali di Saks ed ha allestito anche gli spazi interni con le sue opere di design. Toronto, Forte dei Marmi, Roma, Shanghai, Seoul e tante altre città ancora, sono diventate in questa occasione una vera e propria vetrina, non solo per la moda, ma anche per l’arte contemporanea italiana nel mondo.

Lo spirito pop della maison

Dior, affidando l’allestimento delle proprie vetrine a Marco Lodola, ha presentato la nuova collezione all’interno di un contesto allegro e dallo spirito pop, illuminando le città di tutto il mondo e regalando uno spettacolo artistico straordinario. Non a caso, i capi sono colorati e pieni di energia: sono ispirati agli anni Settanta e Ottanta, a Fiorucci e Andy Wharol, con riferimenti musicali alla scena K-pop, la musica popolare della Corea del Sud. Giacche, chemisier, cappotti, gonne a pieghe, maglieria, ma anche scarpe e borse sono declinate  in tinte fluo o animalier, lo storico stile di Dior si unisce alla vitalità dei colori dando vita ad una collezione gioiosa. Maria Grazie Chiuri, ancora una volta, ha unito arte, storia ed eleganza utilizzando un linguaggio universale ed un approccio culturale che permettono a Dior di farsi strada nei mercati di tutto il mondo.

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