Ottavio Missoni l’11 febbraio 2021 avrebbe compiuto 100 anni e per celebrare l’icona dello stile italiano il museo MaGA di Gallarate lo ricorda con una mostra.

Lo stilista, insieme alla moglie, Rosita Missoni, fondò nel 1953 a Sumirago, cittadina in provincia di Varese, la sua azienda.

Realtà, nel tempo, divenuta grande eccellenza ed esempio di stile nel settore maglieria, riconosciuta per le sue caratteristiche righe multicolore sui capi.

In memoria del portavoce del Made in Italy a livello mondiale, il museo MaGA rende omaggio a Ottavio Missoni con un’esposizione in grande stile.

Il designer sarà ricordato, nell’anno del suo centenario dalla nascita, con un allestimento unico nella Sala Arazzi Ottavio Missoni.

Attraverso l’esposizione di Gallarate sarà ripercorsa la storia del grande stilista italiano, mancato nel 2013.

Figura carismatica che, fin dagli esordi, in giovane età, con la produzione di tute, si distinse per originalità, particolari unici e ineguagliabili.

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La sede museale nel 2015 aveva già dedicato un’interessante antologia alla Maison Missoni e al suo designer.

Il nuovo allestimento vede la stretta collaborazione della Fondazione Ottavio e Rosita Missoni, con una collezione permanente che impreziosisce il MA*GA.

Lo spazio espositivo, dedicato al grande stilista, è stato curato nel suo allestimento dal figlio Luca Missoni, su progetto di Angelo Jelmini.

In mostra vengono esaltati gli arazzi Missoni: originali e uniche realizzazioni tessili in grado di risaltare la bellezza di fili colorati intrecciati.

Si tratta di interessanti lavori di grandi dimensioni, creati dalla Maison, in patchwork di tessuto a maglia.

La tecnica fu usata dall’azienda a partire dagli Anni Sessanta, come vera e propria forma artistica, capace di esaltare le linee e i giochi geometrici dalle forme perfette ed equilibrate.

Per i tempi, fu una vera innovazione che portò Ottavio Missoni e la moglie Rosita Jelmini a diventare punti di riferimento della moda.

L’esposizione ripercorre i valori del designer italiano, attraverso la narrazione tematica dell’impegno dello stilista, tra arte e fashion.

Luca Missoni, per l’allestimento, ha selezionato gli studi originali del padre, che amava disegnare con pennarelli colorati su carta a quadretti.

Strumenti essenziali per realizzare arazzi e creazioni di tendenza.

La scelta, per arricchire la mostra, è ricaduta su tessuti in maglia, già protagonisti nel 1975 della prima mostra della Maison lombarda, a Venezia, alla Galleria Il Naviglio.

Interessanti lavori di Ottavio Missoni che, agli albori degli Anni ’70, iniziò a sperimentare alcuni dipinti policromi in acrilico su tavola.

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La sezione espositiva al MaGa di Gallarate racconta anche la carriera sportiva di Ottavio Missoni

Il designer, oltre che ideatore di uno stile unico nella moda, fu, da giovanissimo un campione di atletica leggera.

Nel 1947 intraprese un viaggio nel mondo dello sport, con la Società Ginnastica Gallaratese: fu l’inizio di una carriera agonistica, partita con il titolo di campione mondiale studentesco nel 1939, a Vienna.

Vinse sette titoli nazionali assoluti e partecipò ai Giochi Olimpici di Londra nel 1948, in finale nei 400 metri a ostacoli.

Il MaGA, con questa nuova e importante esposizione dedicata alla moda, riapre le sue porte ai visitatori, con ingresso libero (offerto da Ricola) a tutte le mostre allestite.

Il pubblico potrà immergersi nella bellezza di una storia tutta italiana, intarsiata da impegno, lavoro e creatività.

Una storia di un’icona del Made in Italy che ha saputo raccogliere il successo internazionale, mantenendo le origini intatte.

Ottavio Missoni nacque nel 1921 in Croazia, a Ragusa di Dalmazia; da sei a venti anni visse con la sua famiglia a Zara.

Poi, l’incontro con lo sport per una carriera da atleta, e il matrimonio con la sua amata Rosita, già proprietaria con la famiglia di una fabbrica di scialli e tessuti ricamati, e, poi l’arrivo dei tre figli, Vittorio, Luca e Angela.

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La coppia, decide, nel corso degli anni, di portare la produzione artigianale a Sumirago (Varese), da li, l’inizio di un boom a livello internazionale.

Nel frattempo Ottavio, da tutti chiamato Tai, aprì un laboratorio di maglieria a Trieste.

Il salto di qualità arrivò nel 1958 con 500 abiti a righe, commissionati da Rinascente.

La moda Missoni, sempre più notata anche dai media e dalle riviste di moda italiane ed estere, diventa il simbolo della maglieria made in Italy.

Lo stilista italiano sarà ricordato nel nostro immaginario collettivo, come artigiano della moda, grande amante dei dettagli e della ricerca tecnica.

Un uomo che, tra ironia e leggerezza, ha saputo vestire, con le sue righe sfumate da giochi di colore, intere generazioni di uomini e donne.

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