Le festività natalizie si avvicinano e, considerando che il Coronavirus le renderà diverse da tutti gli altri anni, la domanda sorge spontanea: cosa cucinare per fare almeno qualcosa di alternativo? Il pranzo di Natale significa tradizione e sono poche le persone che pensano ad un azzardo culinario. Eppure, c’è qualcuno che punta tutto sui cibi di lusso: dalle aragoste al caviale, passando per il tartufo bianco. Ci sono alcuni alimenti costosissimi che, anche se sulle tavole di pochi, potrebbero tranquillamente fare la loro comparsa.
Cibo di lusso: quando un alimento può essere definito tale e perché?
Il cibo di lusso esiste e, anche se l’argomento genera più di qualche polemica, non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia. Per definizione, sono considerati alimentari di lusso i prodotti che rispondono ad una necessità (il nutrimento), ma appartengono più alla sfera del desiderio che a quella del bisogno. Pertanto, non sono indispensabili da un punto di vista nutrizionale, ma per alcuni possono esserlo sul piano puramente gustativo. E’ bene sottolineare che il loro prezzo è davvero proibitivo e rappresenta uno ‘schiaffo alla povertà’, ma è altresì vero che ognuno può disporre del proprio denaro come meglio vuole.
Fatta questa premessa, magari anche solo per curiosità, quali sono i cibi più costosi al mondo?
Girando tra le corsie del supermercato capita a tutti, soprattutto nel periodo natalizio, di scorgere qualche alimento il cui prezzo fa esclamare, giusto per utilizzare un eufemismo, “Wow!”. Nella maggior parte dei casi, si tratta di prodotti che abbiamo visto in qualche programma dedicato al luxury food, ma che non sogneremmo mai di posizionare sulle nostre tavole.
Oppure, possono essere prelibatezze e cibi pregiati che assaggeremmo volentieri, il cui acquisto, però, equivarrebbe ad un prestito in banca. Il caffè, ad esempio, può arrivare a costare anche 1000 dollari al chilo, ma non ha nulla a che vedere con i prezzi dei cibi costosi che andremo a svelare.
Tra gli alimentari di lusso più cari del mondo abbiamo i funghi Matsutake e l’anguria Densuke, che arrivano direttamente dal Giappone.
Il prezzo dei primi, a causa della rarità, può raggiungere diverse centinaia di dollari per pezzo. La seconda, invece, può arrivare a superare 6.000 dollari. Considerati beni preziosi fin dai tempi dei tempi, anche l’astice e l’aragosta rappresentano il desiderio di molti palati. Entrambi difficili da catturare, devono raggiungere una certa maturità prima di essere consumati, ne va del loro gusto. Questo dettaglio, neanche a dirlo, rende il loro costo ancora più alto.
In una tavola all’insegna del luxury food non può mancare il caviale: è l’alimento pregiato più ambito del mondo. Quello russo in primis, ma anche quello iraniano, ha un prezzo davvero proibitivo. Pensate che la varietà ricavata dagli storioni albini centenari del Mar Caspio, ovvero l’Almas, può arrivare a costare fino a 25 mila dollari al chilo.
Il tartufo, soprattutto quello bianco, è il desiderio di molti: può arrivare a costare anche a 600 dollari l’etto. Fortunatamente, almeno per quanto riguarda questo cibo pregiato, abbiamo un’alternativa più o meno economica: il tartufo nero estivo. Ovviamente, il sapore non è paragonabile al bianco, ma può comunque soddisfare il palato.
Dulcis in fundo, tra i cibi costosi non possiamo non inserire il formaggio di latte di alce. La sua produzione avviene soltanto nella fattoria di Älgens Hus, ovvero la Casa dell’Alce, situata al Nord della Svezia. Questo alimento proibitivo può arrivare a costare anche 700 € al chilo. Che dite, un buon timballo, una frittura come si deve e un ottimo panettone artigianale italiano possono battere gli alimentari di lusso? La risposta è chiara, a voi la scelta…
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