Robotizzati. Esperimenti di Moda, è la mostra-performance ideata e curata da Stefano Dominella con la direzione artistica di Guillermo Mariotto in corso di svolgimento a Roma.

Si terrà dal 31 ottobre al 24 gennaio 2021 ed è il primo ed innovativo progetto espositivo che unisce arte, tecnologia, moda e robot.

La mostra si propone di ripercorre l’influenza che la cultura dei “mecha giapponesi” ha avuto sulla moda.

Un progetto che nasce dalla passione per la cultura giapponese di Stefano Dominella, presidente della Maison Gattinoni Couture e presidente moda Unindustria del Lazio.

Il WeGil di Roma, l’hub culturale della Regione Lazio nel quartiere Trastevere, ospita la mostra “Robotizzati. Esperimenti di Moda”.

Capi iconici di grandi stilisti in mostra corredano il viaggio artistico (da Courrèges a Pierre Cardin, da Paco Rabanne a Thierry Mugler passando per Moschino, Prada, Ferrè), creazioni di giovani designer dialogano idealmente con mecha in metallo proveniente da una importante collezione privata.

Un gioco di suggestioni e trasformismo.

Dopo tre anni di studi, ricerche e lavoro, ha preso forma il progetto che ripercorre l’influenza che la cultura dei robot giapponesi ha avuto sulla moda, partendo dalle loro origini e dal loro significato.

Robot e moda: il binomio perfetto per celebrare il legame tra scienza, tecnologia e creatività.

Un gioco di suggestioni e trasformismo.

Tessuti metallici, lurex, alluminio, paillettes e plexiglass: alcuni dei ‘moon look’ realizzati con questi materiali ricordano il paesaggio lunare e i viaggi spaziali.

E proprio alcuni pezzi iconici di Courrèges, precursore della Sputnik couture, sono protagonisti della mostra.

Sempre intorno al potere attrattivo dello spazio e della Luna ruota il brand di calzature sport-chic Moon Boot, nato proprio il 20 luglio del 1969, il giorno dell’allunaggio.

Philippe Plein ha creato tute luccicanti ricoperte di cristalli portando in passerella un robot gigante che prende per mano la top model Irina Shayk.

Per l’occasione, l’azienda Golden Lady Company ha realizzato una collezione di collant dai filamenti coloratissimi ispirati ai robot giapponesi esposti.

Diverse le creazioni iconiche di nomi eccellenti della moda internazionale, alcune delle quali provenienti da archivi storici e da collezionisti.

In mostra abiti firmati Giorgio Armani, André Courrèges, Paco Rabanne, Pierre Cardin, Thierry Mugler, Ohji Yamamoto, Martin Margiela, passando per Enrico Coveri, Max Mara, Alexander McQueen, Philippe Plein, Prada, Gucci e Gianfranco Ferrè.

Il pubblico, pertanto, potrà ammirare le creazioni di Gattinoni, Guillermo Mariotto, Moschino, Mila Schon, Jean Paul Gaultier, Antonio Marras, Raniero Gattinoni, Stone Island Adidas.

Mostra Robotizzati.Esperimenti di moda Life&People Magazine LifeandPeople.it

Tra i giovani designer indipendenti, vi sono Santo Costanzo e Andrea Lambiase, quest’ultimo celebre per aver lavorato al fianco di Iris Van Herpen.

Michele Gaudiomonte, Francesca Nori, Antonio Martino, Davorin Cordone, Giulia Sogna e Beatrice Bocci saranno chiamati a presentare i loro ‘esperimenti di moda’ all’interno della mostra,

così come alcuni celebri costumi di scena realizzati dalle sartorie cine-teatrali Nori e Farani.

Savoir–faire contemporaneo e robotico nei gioielli-insetto-robot realizzati dall’orafo Gianni De Benedittis del brand FuturoRemoto. Creazioni uniche dal sapore visionario.

Il poliedrico designer Guillermo Mariotto nei panni di direttore artistico della performance

ha mixato sapientemente dna di diversi stili presenti trasformandoli in futuribili creature.

Infine, la mostra ospiterà l’esposizione di 50 robot provenienti dalla preziosa collezione di Roberto Pesucci.

A dare un tocco contemporaneo e coloratissimo ci saranno anche le opere di design di Pellegrino Cucciniello.

Eco-sculture di animali-robot di grandi dimensioni realizzate con la stampante 3D a simboleggiare l’Arca di Noè del terzo millennio.

Robotizzati è una mostra poliedrica che va in scena a Roma in questi giorni dove sono in programma ben due esposizioni di moda, una negli spazi di WeGil e Romaison 2020 nei saloni dell’Ara Pacis.

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