Kundal, dal sanscrito, ricciolo dell’amato: è definita così l’energia Kundalini. Il suo simbolo è quello di un serpente dormiente, arrotolato tre volte su se stesso, che si trova alla base della colonna vertebrale.

Durante la pratica ci si connette ai Chakra, per risvegliare la Kundalini

Perché il corpo resti sano, infatti, l’energia vitale deve scorrere liberamente, ma se si affrontano periodi di stress, ansia e attacchi di panico è molto facile andare incontro a un blocco del flusso.

Per ritrovare la pace e l’armonia perduta ci si deve soffermare sulla respirazione.

L’energia Kundalini si trova in corrispondenza del primo Chakra e deve risalire per andare ad attivare tutti gli altri, fino al settimo.

In origine questa pratica nasce per elevare l’energia sessuale a quella spirituale. E’ dunque creatrice e atto di creazione, e per questo mira all’equilibrio.

Pranayama

La parola ayama significa «estensione»; la parola pranayama significa quindi «estensione  della dimensione del prana».

E’ un metodo che aiuta ad assorbire l’energia vitale nel corpo, e a raggiungere un livello superiore di coscienza.

La respirazione Kundalini è una tecnica di respiro fondamentale perché agisce sul terzo chakra, a cui è collegato l’elemento fuoco, infatti il movimento che di base lo caratterizza avviene proprio nella zona del diaframma.

Lo si trova spesso in sequenze, abbinato a posizioni specifiche, movimenti, e meditazioni.

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Il respiro di fuoco

E’ una respirazione addominale vigorosa, di naso o bocca.

Bisogna espirare rapidamente spingendo sulla zona diaframmatica. Le inspirazioni devono avvenire dopo la contrazione dell’ombelico, senza forzare il movimento.

Il ritmo è veloce, circa 2 o 3 respiri al secondo.

Quando si inizia a praticare è consigliabile tenere un ritmo più lento, in modo da sentire bene il giusto movimento diaframmatico, e, a mano a mano che si progredisce nella pratica si potrà aumentare la velocità.

Esercizi per risvegliare l’energia kundalini

Stenditi supino con le braccia ai lati del corpo e solleva gambe e mani a 15 cm da terra, i palmi devono guardare in basso. Mantieni la posizione con respiro di fuoco (da 1 a 3 secondi).

Un altro esercizio facile da realizzare anche a casa è quello di portare le ginocchia al petto e abbracciarle.

Eradicatore dell’ego

Siediti in posizione facile. Solleva le braccia a 60º da terra con le dita delle mani piegate, solo i pollici rimangono tesi in avanti. Concentrati sul terzo occhio e pratica il respiro di fuoco (da 1 a 3 secondi).

Perché come ricorda Yogi Bhajan, “Dovete a voi stessi l’essere voi stessi”.

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