Mariah Carey, una delle artiste femminili più famose ed iconiche di tutti i tempi, con oltre 200 milioni di dischi venduti nella sua carriera trentennale, rilascia il suo atteso “The Rarities”.Un disco che racchiude rarità e brani inediti dal 1990 ad oggi.Un album che suona un po’ come un Greatest Hits di canzoni che nessuno conosce. Ha ottenuto però sin dal primissimo giorno di uscita un grande successo tra critica e fans.
In molti desideravano riascoltare musica che riecheggiasse il sound 90s di Mariah Carey. Lei ha finalmente accontentato quel pubblico che lo bramava ardentemente.
Il progetto è anticipato dal singolo “Save The Day“
Una canzone originariamente registrata nel 2011 che, però, non ha mai visto la luce del giorno.
A proposito del brano, il produttore Jermaine Dupri ha rivelato:
“In origine, l’idea era di riunire una varietà di musicisti per concepire la canzone come un singolo di beneficenza, ispirato dalle azioni di Points of Light Institute, il più grande abilitatore di azione volontaria nella nazione, un’organizzazione che ispira, equipaggia e mobilita le persone ad agire che cambia il mondo”.
Tuttavia, il pezzo appare nove anni più tardi in una nuova versione. Una versione che presenta un campionamento del bridge di Lauryn Hill (mai menzionato nella demo originale) nella famosissima hit “Killing Me Softly” dei Fugees.
“The Rarities” di Mariah Carey è un disco che spazia dal pop alla Jackson 5
con un pizzico di Motown di brani come “Here We Go Around Again” e “All I Live For”, alle sue epiche ballads, al r’n’b ed urban.
“Here We Go Around Again”, che apre “The Rarities” di Mariah Carey, è una delle primissime tracce incisa dall’artista nella sua carriera, nella storica “prima demo”:
“Mi è sempre piaciuta e volevo fosse inclusa nel mio primo album ma non ricordo perché alla fine non fu scelta.”
Il disco procede con le deliziose ed eleganti ballads “Can You Hear Me?”, e le B-sides “Do You Think Of Me” – inclusa nel singolo di “Dreamlover” – ed ancora “Everything Fades Away” – presente nel singolo di “Hero” – entrambe fan favourites.
“All I Live For” e “One Night” hanno quell’ irresistibile sapore Motown anni ’90 che non può non mettere di buonumore.
Queste due tracce sono state pensate, rispettivamente, per i suoi album più famosi e venduti.
La prima per “Music Box” (che ha all’attivo oltre 34 milioni di copie vendute) e la seconda per “Daydream” (che conta oltre 31 milioni di copie vendute).
Si torna a melodie più lente e rilassate con “Slipping Away”, che appariva nel singolo della sua super hit “Always Be My Baby”, e con “Out Here on My Own”, la seconda estratta dal disco.
“Out Here On My Own” è una cover dell’omonimo brano di Irene Cara (la cantante famosa per “What a Feeling”, la colonna sonora portante di “Flashdance”). Avrebbe dovuto far parte di “Glitter”, l’album colonna sonora al suo omonimo film uscito nel 2001.
“The Rarities” di Mariah Carey continua con “Loverboy (Firecracker – Original Version)”,
uscito poi in un’altra versione come singolo di lancio dal suo album “Glitter”.
A proposito di questo pezzo vi sveliamo un gossip!
Pare che, per vendetta, l’ex marito Tommy Mottola rubò parti del campionamento che possiamo sentire in “The Rarities” per usarlo nel famoso singolo “I’m Real” di Jennifer Lopez.
E così Mariah è costretta a registrare nuovamente “Loverboy”, questa volta sulla base di “Candy” di Cameo.
“I Pray”, invece, è scritta ed incisa nel 2005 per la cantante hawaiana (all’epoca 12enne) Lina Robins-Tamure; mentre “Cool On You”, incisa nel 2007, poi esclusa dal disco “E=MC²”.
“Mesmerized”, dalle atmosfere 70s, originariamente registrata per la colonna sonora di “The Paperboy” di Lee Daniels, non è stata mai inserita nella colonna sonora del film.
“Lullaby of Birdland”, invece, è un brano live interpretato dall’artista durante il suo “The Elusive Chanteuse Show” del 2014, il tour di supporto al suo disco “Me. I Am Mariah … The Elusive Chanteuse“.
Il pezzo è una cover di Ella Fitzgerald ed è una delle canzoni preferite in assoluto di Mariah Carey.
“The Rarities” di Mariah Carey si chiude con “Close My Eyes (Acoustic)”.
La versione originale appare nel suo disco “Butterfly” del 1997, da sempre una delle canzoni più care e profonde per la Carey.
All’interno del booklet di “The Rarities” di Mariah Carey, c’è un breve riassunto sulla storia di ogni canzone, e riguardo a “Close My Eyes” l’artista ha rivelato:
Dopo aver lavorato ad alcuni momenti introspettivi emotivi per il mio libro di memorie, ho deciso di rivisitare una delle canzoni più personali che abbia mai scritto.
In “The Rarities” è anche presente un secondo CD, il live audio del concerto della Carey al Tokyo Dome in Giappone nel 1996.