Sono stati presentati lo scorso 16 luglio a Roma i palinsesti Rai per la stagione televisiva del 2020/2021. Diverse sono state le novità proposte tra le ancor più numerose conferme dei titoli dei programmi e delle fiction più amate dal pubblico.

Sul versante musicale, oltre alla conferma della direzione artistica del Festival di Sanremo 2021 nelle mani di Amadeus, la novità più interessante ed appariscente è quella di The Voice Senior. 

The Voice senior andrà in onda sulla rete ammiraglia Rai con la conduzione della presentatrice Antonella Clerici

il prossimo autunno.

La conduttrice lombarda è fortemente voluta al timone del nuovo programma dal neo-direttore di rete, Stefano Coletta. Oltre ad affidarle nuovamente la fascia del mezzogiorno televisivo con un programma culinario del tutto nuovo, ha voluto riportarla nei teleschermi dopo un anno di lontananza anche nel corso della prima serata televisiva.

Il nuovo titolo dell’intrattenimento di Rai Uno, però, porta con sé due dolorosi, o quantomeno discutibili, addii.

Da una parte la versione tradizionale del talent show The Voice of Italy e dall’altra lo show musicale del sabato sera delle ultime stagioni, Ora o mai più.

Se il primo titolo era tornato in onda, dopo un anno di pausa, su Rai Due con la conduzione di Simona Ventura nel corso del 2019, lo show che, invece, cercava di rilanciare vecchie meteore del panorama musicale era sbarcato su Rai Uno con due edizioni di successo con la conduzione di Amadeus (e la direzione artistica di Carlo Conti) tra il 2018 e il 2019.

La scelta della cancellazione appare, dunque, discutibile da ambo ai lati.

Che senso ha inserire in programmazione un programma del tutto nuovo di cui non si conoscono le potenzialità cancellando due titoli, invece, consolidati su degli standard noti e, per le reti che li ospitavano, soddisfacenti?

A questo vi si aggiunge la considerazione che va a sottolineare il fatto di come il meccanismo di The Voice of Italy non risulta aver mai conquistato e convinto il pubblico televisivo né tantomeno discografico.

Un format simile poteva esser considerato soddisfacente per una rete come Rai Due che si poteva accontentare di un 10% di share ma lo sarà per una prima serata di Rai Uno?

E che dire del fatto che le finalità del programma saranno del tutto annullate da un punto di vista artistico?

La partecipazione al programma “The Voice Senior” della presentatrice Antonella Clerici sarà riservata a cantanti sessantenni e over 65.

A conclusione del programma, torneranno alla propria quotidianità rispetto, invece, ai giovanissimi di un qualsiasi talent musicale che, invece, puntano alla partecipazione al format per costruirsi una carriera musicale futura.

In tal senso la versione tradizionale di The Voice risultava assolutamente più funzionale.

La scelta della cancellazione può essere giustificata viste le sei edizioni di scarsa, se non nulla, risonanza ma l’idea di sostituire il format con uno ancora più inutile e di promuoverlo addirittura in una rete maggiore risulta fallimentare fin d’ora.

Ancor più grave appare la cancellazione del format di Amadeus da Rai Uno che era riuscito negli ultimi anni a reggere la difficilissima serata del sabato della rete ammiraglia.

Se il direttore artistico del Festival era, come si è detto, impossibilitato a curare una nuova edizione visti gli impegni con la preparazione della kermesse, si poteva pensare benissimo ad un cambio (provvisorio o definitivo) di conduttore mantenendo intatto un titolo che, è un dato di fatto, risultava unico nel suo genere e per questo vincente e funzionale oltre che particolarmente adatto al pubblico adulto di una rete come quella del direttore Coletta.

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