Era un favoloso uccello simile ad un’aquila e un pavone con un bellissimo piumaggio dai colori variopinti cosparso d’oro e porpora. Aveva un lungo becco affusolato e lunghe zampe che infondevano regalità e unicità.

Gli egizi lo chiamavano Bennu, mentre nelle leggende greche era la Fenice. L’araba Fenice – chiamato anche, l’uccello di fuoco – è divenuto il simbolo della resurrezione.

Dopo la morte, accompagnata da gradevoli profumi, tornava a rinascere dalle proprie ceneri.

La nuova Fenice, giovane e potente, raggiunta dal nuovo soffio della vita era pronta per far sognare altre future generazioni.

È con questa immagine che si deve di nuovo ricominciare a lavorare in un mondo della moda cambiato.

Sarà una moda cambiata dal Covid, ma non per questo impoverita nella sua essenza.

Nessuno può fermare la fantasia di un creativo. Lockdown e creatività possono convivere e reinventarsi in un nuovo concetto di moda.I creativi hanno subito forzatamente i tre mesi di chiusura mettendo in discussione il proprio lavoro, riflettendo sulle loro creazioni, e ripensando ad un sistema moda più a misura d’uomo.Ebbene sì, il mondo della moda è cambiato, non sarà più quel mondo edonista pieno di strutture pesanti e a volte inaccessibili.

Non ha più senso proporre la stessa moda mescolata di grottesco e sublime, c’è bisogno di un cambiamento efficace e definitivo.

Come gli architetti hanno ripensato gli ambienti  delle case e gli spazi all’aria aperta, anche gli scrittori hanno dovuto rivedere le loro storie e ripensarle con l’esperienza Covid.

Bisognerà rivedere i tempi di uscita delle collezioni, rileggere i modi di vendita e di produzione. Appoggiare le sostenibilità dell’ambiente per un mondo migliore.

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Dopo la tempesta i creativi – e tutto il mondo del comparto moda – sono al lavoro per pensare ad un nuovo concetto che stabilisca un inconsueto mondo della moda cambiata dal Covid.

Il lockdown e la creatività hanno generato un pensiero più potente. Lo sguardo si è posato sul mare e non più sul lago. Il pensiero potrà così raggiungere mete più lontane e non tornare più indietro.

Infatti questo è sempre stato il concetto della moda, guardare al futuro ed andare sempre avanti.

Ma i saggi ci insegnano che il futuro deve avere delle basi ben solide, le basi del passato che nessuno può rinunciarvi.

Come sarà la moda cambiata dal Covid?

Verrà ripensata la distribuzione al dettaglio, riconsiderata per una miglior efficacia verso il consumatore finale.

Si svilupperà una sostenibilità nel fashion, atta al risparmio dei materiali e quindi maggior attenzione agli sprechi di acqua ed energia.

Si otterrà un maggior rispetto verso la forza lavoro in modo da permettere alle maestranze una dignità ed una libertà di tempo disponibile.

L’innovazione digitale sarà un forte supporto, sia alla creatività, e sia alla comunicazione ed alla distribuzione.

I mesi in cui il mondo si è fermato, anche la moda ha avuto il suo stop. Ricordiamo con sgomento le immagini desolanti delle città deserte e di autostrade silenziose nonché di stazioni e aeroporti vuoti.

La realtà era cruda e difficile, a volte incredula, e irreale. Si era allontanati dall’arte, dalla cultura e dallo sport.

Si è creata una sensibilità verso l’ambiente e diretta alle persone.

La moda ha bisogno di rispetto, ha bisogno di vivere il suoi tempi, i modi e gli spazi necessari a trasmettere un sogno: il sogno della moda.

La moda non può vivere di tormenti, stress e disagi.

I manager e i dirigenti del comparto moda devono avere le giuste competenze dell’abbigliamento e del lusso. Non vi è spazio per figure improvvisate e obsolete.

Si potrà riconsiderare il pre-loved, il riciclo ed il vintage. Tra le idee più interessanti ed innovative ci sono i nuovi ritrovati tecnologici.

Abiti sensoriali in grado di azionare le funzionalità dei sensi – tatto, udito, vista e olfatto – o altre funzionalità come rilassare, controllare il battito cardiaco, tranquillizzare la mente come in una meditazione.

Tessuti innovativi composti da filati realizzati con nuove fibre naturali, frutto della collaborazione di designer, biologi e periti tessili.

In fondo la moda si è sempre evoluta quando la scienza tessile ha messo a disposizione degli stilisti nuovi prodotti.

Animati da un nuovo destino, torneremo ancora a sognare.

La moda, figlia di una sorgente di acqua fresca, vive in luoghi appartati. Ogni giorno si reinventa accompagnata da musiche e profumi, ed ogni volta più potente il giovane fuoco crea la fiamma della creazione.

Creare è trasformare e come la Fenice, che ad ogni morte si trasforma in una nuova vita, oggi possiamo affermare che il mondo della moda è cambiato, è terminata un’era ed è rinata in una forma più splendente.

La nuova Moda, giovane e potente, raggiunta dal nuovo soffio della vita è pronta per far sognare altre future generazioni.

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