Ren Hang muore suicida nel 2017. Genio della fotografia, i suoi nudi sono reali, pungenti come corolle, ipnotici come pesci corallo. In Cina le sue fotografie sono considerate pornografiche.
In realtà la vera ossessione di Hang non è la nudità, ma lo spazio dei corpi nudi.
A Prato la mostra fotografica di Ren Hang, dal 4 giugno al 23 agosto
Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato ospita la prima mostra fotografica di Ren Hang.
Ogni corpo è come un albero, “sono stato anch’io un albero nel bosco, e ho visto cose che prima erano follia per la mia mente“, recita una poesia di Ezra Pound.
Dunque cos’è un corpo se non un’impressione, forse un’ombra caduta in un acquario o in uno stagno costellato di fiori di loto.
Diventa famoso per la ricerca spasmodica di un’identità, quasi sempre sottratta da tabù, cultura e abiti.
Con Ren Hang si ritorna alla visione ancestrale di una sessualità tribale, libera di esprimere l’eros della gioventù cinese contemporanea.
S’intitola “Nudi” la prima mostra fotografica di Ren Hang a Prato.
Donne appaiono tra i grattacieli di Pechino, in una foresta, in una vasca da bagno con cento pesci rossi.
Ma l’espressione dei modelli è contratta, non c’è nessuna predisposizione all’eccitazione, le figure si perdono nello sfondo surreale delle scene.
Diventano ‘apocalittici‘ i corpi, sono segni d’una materia volubile, mai uguale.
Così Ren Hang ci insegna che nell’acqua si trova la vita e nella terra la morte. O viceversa.
Cigni, pavoni, serpenti, sono utilizzati come oggetti di scena di un teatro dell’assurdo, ma mai decadente o volgare.
Sebbene spesso sia esplicita l’esposizione degli organi sessuali o le pose rimandino a feticisti giochi erotici,
le immagini di Ren Hang restano purissimo mistero di un’eleganza formale e poetica.
Immagini che rompono i tabù
I modelli sono tutti cinesi, simili fra loro e magri, dalla pelle bianchissima.
I leitmotiv delle fotografie sono i capelli neri e il rossetto rosso.
Ren Hang, fotografo ribelle del nudo artistico, ha affermato “Il genere per me è importante solo quando faccio sesso”.
L’artista vuole rompere gli schemi.
Gli scatti di Ren Hang in mostra a Prato sono ‘specchi in frantumi’ di una società volta al consumismo.
L’immagine di una donna nuda che fra le mani stringe un pesce ricoperto di petrolio è iconica.
Ma in Cina questo concetto è ancora estremamente censurato e non non trova spazio nella storia dell’arte.
In Occidente, invece, le parole di Ren Hang, arrivano forti e chiare.
“Siamo nati nudi, e io fotografo solo le cose nella loro condizione naturale”.
Per ricordarci che non c’è vergogna nel nostro corpo.
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