Cinque progetti internazionali a Rimini tra cui il progetto del lungomare per tutti i riminesi e non solo…
Sono frutto di elaborazione da parte dello studio riminese “Architecture & Interior design” di Davide Mazzotti, alla ricerca della creazione di nuove prospettive.
Prospettive all’insegna di un’applicazione dei principi di geometria e simmetria che sia apportatrice di nuovi scorci paesaggistici.
I progetti riguardano nell’ordine:
- Il Project City Garden of City Sport, da Via Sartoni a Viale Ugo Bassi.
- Il progetto di Piazza Rinascimentale Metafisica per il Nuovo Arredo Urbano di Piazza Cavour.
- Project New Beach Rimini: 13 chilometri di nuovo lungomare compresa la spiaggia.
- Il Boulevard Nuovo in Viale delle Regina, da Rimini Piazza Marvelli a Riccione.
Architetto Mazzotti, quali sono le linee guida e le nuove idee del progetto lungomare di Rimini?
Gli elementi di collegamento vanno individuati nella flessibilità, nella polivalenza ed eco sostenibilità che connotano l’ideazione di impianti e strutture di arredo di una Rimini che diverrà una “Città giardino”.
Inoltre Cittadella dello Sport più grande d’Europa vedrà progettati nuovi spazi urbani coperti e scoperti.
Spazi ideati per giovani, meno giovani, strutture di eccellenza che si rivolgono al sociale in tutti gli aspetti.
In particolare la realizzazione di palestre, asili e scuole, e la progettazione di due versioni per il nuovo Stadio Romeo Neri.
Ci sono allo studio tre nuovi parchi urbani: due dello Stadio Romeo Neri ed uno nell’area della nuova questura. 1.730 saranno i nuovi posti auto fra interrati e scoperti.
Il tutto è una progettazione integrata ideata per delineare una continuità urbana. Segno di riqualificazione e rigenerazione ambientale, in base ai dettami del Protocollo di Kioto (programma 20-20-20) e Parigi.
In pratica il protocollo prevede: 20% delle riduzioni di emissioni di CO2 in atmosfera. Un aumento del fabbisogno energetico del 20%, una diminuzione delle emissioni del 20% per migliorare l’efficienza del consumo energetico e portarlo a zero.
E quali sono le nuove prospettive, gli scorci paesaggistici offerti dai progetti internazionali per il lungomare di Rimini?
Riferimenti primigeni sono legati alle realtà mondiali più importanti del balneare come Miami, La Barceloneta, Le Gran Canarie, Ibiza e Fiume.
Nei render proposti gli ambiti che precedono gli ombrelloni sono rinaturalizzati a verde.
(con superfici artificiali e naturali miste caratterizzate da spazi dove penetra acqua e sabbia. Mentre quando il vento alza la sabbia sono facilmente pulibili con semplici aspiratori).
Le funzioni progettate in questi ambiti verdi, sono parte integrante della cultura balneare riminese.
Spaziano dal campo di bocce, al mini-basket, dal calcetto, al beach volley, dalla palestra, alla zona gioco-bambini e ad un’area ad uso libero per concerti musicali.
Coloro che nelle ore estive diurne consumano nei chioschi bar e nel centro sportivo, non avranno bisogno di noleggiare la brandina o l’ombrellone…
Rimini deve tornare ad ogni ora del giorno e della notte una capitale del divertimento com’era negli anni ’80.
Le profonde analogie introdotte nel disegno delle pavimentazioni dei marciapiedi riportano il movimento ondulatorio delle linee curve delle pavimentazioni al movimento delle onde del mare.
Riescono a lambire le aree prospicienti, gli alberghi in fregio al lungomare e ricordano la pittura del Futurismo Italiano.
Così la mente torna a lontani ricordi, agli artisti Boccioni, Balla, Severini Depero, Prampolini, Silvestro Lega dei Macchiaioli.
Anche l’arte di Victor Vasarely, è presente nel progetto del lungomare in quanto esponente dell’arte cinematica per le cromi, gli effetti ottici ed i contrasti di luce e colore che generano queste pavimentazioni con i colori dell’arcobaleno.
Inoltre per quanto concerne l’Arte contemporanea, i rimandi sono legati alle esperienze del Nuovo Fronte delle Arti,
allo Spazialismo, al Nuclearismo al Gruppo degli otto Astratto-Concreti come Afro, Birolli, Corpora, Moreni, Morlotti, Santomaso, Turcato e Vedova.
L’obiettivo è quello di rendere la città un territorio ricco di attrazioni, in cui le opere del passato si intersechino alla perfezione con quelle contemporanee.
L’auspicio dell’Architetto riminese Davide Mazzotti è che Rimini diventi una delle più belle città d’arte d’Italia, al pari di Roma, Firenze e Venezia.
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