Capita spesso che un giorno ci guardiamo allo specchio e ci vediamo tristi, stanchi e invecchiati… Magari ce ne accorgiamo all’improvviso, ma in realtà il nostro aspetto è il risultato di un processo lento di cui non siamo consapevoli. Cosa accade al viso col tempo: è possibile prevenire l’invecchiamento?
E’ importante comprendere ciò che provoca questa trasformazione per riuscire a mettere in atto strategie idonee a contrastarla.
Se confrontiamo il viso di un bambino con quello di un anziano, sicuramente ci colpirà lo svuotamento di quest’ultimo. Nel corso degli anni il viso va incontro ad uno svuotamento progressivo.
Questo si verifica per la trasformazione a cui vanno incontro tutte le strutture che formano il viso: la pelle tende ad assottigliarsi per l’invecchiamento fisiologico e per l’azione di fattori come il fumo e i raggi solari.
Il grasso a livello del viso è disposto in “borse” completamente separate tra loro: alcune con il tempo tendono a diminuire, altre ad aumentare.
Ma vediamo nello specifico cosa accade al viso col tempo
I legamenti che sostengono la muscolatura del viso si “allentano” con gli anni.
La diminuzione degli ormoni associata all’invecchiamento, infatti, porta ad una diminuzione di tutta la struttura ossea del viso. Spesso infatti accade che, quando si cerca di fare un impianto dentale, non ci sia abbastanza osso.
Nel viso in particolare in particolare le orbite si allargano, gli zigomi si appiattiscono e il mento si ritira.
Tutti questi cambiamenti fanno sì che il volto acquisti progressivamente un aspetto cadente. La pelle, infatti, a causa della perdita di volume delle strutture sottostanti si affloscia come un vestito diventato troppo grande…
Tale processo porta ad una modificazione della forma complessiva del viso. Se in gioventù, infatti, il viso ha la forma di un uovo con la porzione più larga in alto, con l’invecchiamento tale uovo si rovescia e la parte più larga si posiziona in basso.
Nel viso, poi, ci sono i muscoli mimici: si tratta dei muscoli che ci permettono di sorridere e manifestare le nostre emozioni.
La contrazione di tali muscoli porta con tempo alla formazione di rughe. Pensiamo ad esempio alle zampe di gallina, alle rughe del pensatore e alle rughe della fronte.
A livello del terzo superiore del viso, inoltre, l’abitudine di corrugare le sopracciglia e stringere gli occhi per vedere meglio o proteggersi dal sole determina col tempo un allungamento della fronte e un abbassamento delle sopracciglia.
Ciò appesantisce le palpebre e lo sguardo, andando a peggiorare l’aspetto complessivo del viso.
Infine bisogna anche tenere in considerazione che durante il sonno, soprattutto quando si dorme a pancia in giù o con la testa schiacciata contro il cuscino si possono formare delle pieghe nella pelle che col tempo si trasformano in rughe profonde.
Questo è quindi quello che accade in generale al viso con il passare degli anni.
E’ chiaro che non invecchiamo tutti nella stessa maniera e quindi bisogna analizzare la situazione individuale. Una diagnosi corretta deve essere alla base di ogni trattamento: solo dopo avere identificato le problematiche individuali è possibile mettere in atto delle procedure per prevenire il processo di invecchiamento o per conferire ad un viso un aspetto più giovane.
Solo attraverso un trattamento individualizzato è possibile ottenere una correzione naturale che non alteri l’aspetto della persona: “natural look”.
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