Decorativi e molto affascinanti, i tatuaggi piccoli sono l’espressione di un’arte pittorica che ha radici molto antiche. Da tempo infatti i tatuaggi hanno caratterizzato popoli e culture e manifestato costumi e modi pensare delle varie epoche.
Oltre a quelli di grandi dimensioni, molto diffusi sono anche i tatuaggi piccoli. Vediamo di conoscere meglio la storia e l’evoluzione di questi particolari disegni decorativi.
L’origine dei tatuaggi è molto antica, risale addirittura a 5300 anni precedenti la nascita di Cristo
La più antica testimonianza di tatuaggi piccoli risale a 5300 anni prima della nascita di Cristo. La datazione è frutto dell’analisi del corpo congelato di un uomo ritrovato nel 1991 sulle Alpi Otzalet. Il corpo presenta infatti diversi tatuaggi in varie parti del corpo ottenuti sfregando sulla pelle del carbone polverizzato. Grazie ai raggi x viene scoperto che questi segni sono presenti nelle vicinanze di alcune fratture ossee e per questo è probabile che la tecnica fosse utilizzata a scopo terapeutico. Ma l’uso dei tatuaggi assume un significato diverso a seconda della cultura e dei popoli da cui sono adottati. Se per alcuni simboleggia lo stato sociale, per altri è uno strumento per comunicare un messaggio religioso. Proprio riguardo a questa ultima ipotesi ecco anche un’altra testimonianza che giunge da un gruppo di scienziati inglesi. Dalle analisi effettuate su alcune mummie egizie femminili situate al British Museum, risalenti a circa 5000 anni fa, due di esse raffigurano un toro con corna lunghissime, una pecora nordafricana e dei disegni a forma di S, probabilmente tribali. I tatuaggi piccoli accompagnano l’uomo nel corso della sua esistenza e assumono significati diversi a seconda dei luoghi e di come utilizzati.
Nel corso dei secoli le civiltà che utilizzano la tecnica del tatuaggio sono tantissime e ognuna di esse lo fa attribuendogli un significato diverso.
Per esempio, le pitture funerarie dell’antico Egitto mostrano tatuaggi sui corpi delle danzatrici, i Celti invece tracciano sulla pelle i simboli che adorano, ovvero le divinità animali come il cinghiale, il toro, il gatto, i pesci e gli uccelli. I romani inizialmente usano il tatuaggio solo per marchiare criminali e condannati. Solo successivamente, dopo le battaglie con i britannici che amavano tatuarsi distintivi d’onore, alcuni soldati romani cominciano a tatuarsi sulla pelle i marchi distintivi. Per i cristiani il tatuaggio è un modo per manifestare la loro religione e nasce l’abitudine di tatuarsi sulla fronte la croce di Cristo.
In Asia i tatuaggi sono usati per manifestare lo stato sociale di appartenenza.
Anche le tribù dei Maya, Aztechi ed Incas usano durante i loro rituali i tatuaggi. Molto diffusi anche fra le popolazioni polinesiane, i tatuaggi tribali vengono usati per identificare il rango di appartenenza della famiglia. Nel 787 d.C. Papa Adriano proibisce la tecnica del tatuaggio e a causa delle feroci condanne la tecnica scompare, almeno fino al XV secolo. Nel corso dell’11° e 12° secolo, nel periodo delle crociate, è d’uso tatuarsi croci o simboli sacri per assicurarsi la sepoltura in terra consacrata in caso di morte in battaglia. Mentre in Europa la tecnica del tatuaggio sembra scomparire per un lungo periodo, continua invece ad essere esercitata in Giappone.
Qui viene usata inizialmente per distinguere i criminali con delle linee in fronte, ma poi viene adottata come una forma d’arte estetica.
E’ merito della classe media la diffusione dei tatuaggi anche su tutto il corpo, sia di grandi che di piccole dimensioni. La tecnica dei tatuaggi piccoli subisce una radicale evoluzione con l’avvento della prima macchina elettrica per tatuaggi inventata da Samuel O’Reilly. Dopo una lenta evoluzione della tecnica dei tatuaggi, si ha una assoluta rivoluzione, quando si diffonde in America e grazie all’invenzione di Samuel O’Reilly, un tatuatore di New York. In precedenza anche Thomas Edison nel 1876 brevetta una macchina per tatuaggi, ma nel 1891 Samuel O’Reilly modifica la sua invenzione e la sfrutta per introdurre inchiostro nella pelle. La prima macchina elettrica per tatuaggi non è altro che una penna elettrica composta da un tubo in cui viene inserito il colore e un ago per perforare la pelle. Con l’introduzione di questa macchina alla fine del XIX secolo il tatuaggio diventa una tendenza e nascono i primi tatuatori che si dedicano alla loro realizzazione. Nella seconda metà del 1900 i tatuaggi sono accettati dalla società, ma è soprattutto in America che nasce un vero e proprio culto del tatuaggio. Attorno agli anni ’70 cominciano a tatuarsi anche le celebrità, generando così un impulso straordinario al tatuaggio come oggetto di moda e stile. Ad oggi le moderne macchine per tatuaggi permettono di controllare la velocità, la forza di applicazione con precisione e la profondità della penetrazione dell’ago.
Tatuaggi piccoli femminili mezzo di comunicazione elegante e discreto
Il tatuaggio è dunque un mezzo di comunicazione e ideale per chi desidera dichiarare un legame affettivo con la persona amata o con un familiare. Ma quale scegliere per rendere il messaggio più efficace e soprattutto dove farli? I tatuaggi femminili piccoli più comuni sono la farfalla, la luna, la stella, ma vi sono anche molti altri soggetti che attraggono e con significati molto profondi.
Nella scelta dei tatuaggi piccoli donna non dobbiamo dimenticare che ad influire sono anche le mode, il gusto estetico, ma anche l’adeguatezza del disegno a seconda della parte del corpo che si sceglie.
Tatuaggi piccoli significativi che esprimono con chiarezza sentimenti e modo di pensare
I tatuaggi piccoli possono essere realizzati in qualsiasi parte del corpo, fra cui anche il polso, perfetto per metterli bene in vista. Fra i tatuaggi piccoli donne più significativi troviamo senza dubbio il cuore, simbolo dell’amore per eccellenza, la rosa, simbolo della bellezza e della fragilità della vita, la luna crescente, simbolo della donna e della prosperità. Fra i tatuaggi piccoli e belli per le donne troviamo anche simboli legati al culto e alla religiosità. L’Ohm simboleggia la potenza di Dio. L’Occhio di Horus rappresenta la protezione e la regalità, l’Ankh la croce ansata egiziana, simboleggia l’immortalità, mentre Tau è il simbolo dell’uomo.
Altri piccoli tatuaggi femminili molto gettonati sono anche gli uccelli, che simboleggiano il bisogno di libertà, mentre gli unicorni sono il simbolo della verginità e della purezza.
Tatuaggi piccoli femminili
polso eccone alcuni famosi fatti da star celebri. Il polso è una delle parti del corpo più adatte per realizzare tatuaggi piccoli e discreti, che aggiungono un tocco glamour al look. Le scelte sono spesso legate, oltre che ai sentimenti, anche alle passioni personali. Ecco dunque tatuaggi a forma di chiave di violino, di simboli sportivi, letterari, artistici e molto altro. Dunque Gisele Bunchen si è fatta realizzare la stella sul polso perché quando si è trasferita a New York City, non riusciva più a vedere le stelle in cielo. Oppure l’ancora elegante di Kate Moss copiata poi anche da Hilary Duff, Miley Cyrus e altre star dello spettacolo. Non passa inosservato neanche il piccolo cuore della supermodella Rosie Huntington-Whiteley. Ed ancora il fiore di loto in sanscrito sul polso di Jessica Alba, che simboleggia la crescita spirituale. Insomma, sono tantissime le donne celebri che scelgono di tatuare un simbolo sul polso e lo portano anche con estrema eleganza.
Tatuaggi piccoli uomo sempre più in voga e scelti perché accettati in determinati contesti lavorativi
Anche per l’uomo i piccoli tatuaggi sono sempre più in voga. In effetti sono in tanti a preferirli perché in molti ambienti lavorativi altrimenti non sarebbero accettati.
Viste le dimensioni ridotte, anche se sono visibili i tatuaggi uomo piccoli sono ben tollerati e gli amanti dei tattoo non devono rinunciare a questa loro passione. Oltretutto, i tatuaggi piccoli polso sono facili da mimetizzare e nascondere con la manica della camicia o magari con la cinghietta dell’orologio.
Fra i tatuaggi belli piccoli maschili troviamo il delfino, il cane, ma anche l’aquila, che simboleggia la libertà.
Tatuaggi maori piccoli hanno un significato profondo e simboleggiano l’appartenenza ad un popolo e ad una specifica classe sociale.
I tatuaggi maori sono in genere scelti da chi si reputa un guerriero. Utilizza questo messaggio per comunicare agli altri questo lato della sua personalità. In realtà, è anche un mezzo per infondere timore nel nemico, ma non per questo bisogna scegliere soggetti di grandi dimensioni. Infatti, i tatuaggi maori piccoli hanno lo stesso effetto e basta scegliere soggetti come la mano di Fatima oppure di animali come tartaruga, la balena, la manta, ma anche la lucertola, il leone, la rondine, il fuoco, il gatto. Il popolo Maori è la diretta testimonianza della cultura polinesiana. Tale cultura in tema di tatuaggi ha tramandato fino ad oggi soggetti anche molto ricercati e apprezzati nel mondo.
Per la cultura maori il tatuaggio non è un marchio distintivo ma un rito fondamentale.
Infatti, i tatuaggi maori, sono simbolo nei giovani dell’inizio dell’adolescenza e ognuno di essi narra un’esperienza di vita vissuta. Una storia che finisce con la morte della persona. Il tatuaggio tribale, composto generalmente da linee nere intense, rappresenta quindi una testimonianza di vita vissuta. Tra i tatuaggi maori classici più ricercati troviamo il Tiki, simbolo di protezione. Il Triskell simbolo di eternità, morte e rinascita e il Kokopelli, simbolo di fertilità e gioia.