Digitalife
: un film “mosaico” che racconta 50 storie di straordinaria umanità che hanno avuto la svolta con internet.
Produzione Varese Web in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Ente dello Spettacolo. Regia di Francesco Raganato e musiche originali di Vittorio Cosma.
Il film approda nelle sale cinematografiche dopo due anni di produzione
Dopo Milano, Roma e Varese, il film che racconta come il digitale ha cambiato la nostra vita sarà nelle sale di Gallipoli , Borgo San Lorenzo, Firenze, Grosseto e Viterbo a gennaio. A La Spezia, Palestro, Lecco e Tradate in febbraio.
Un percorso lungo a cui hanno contribuito centinaia di cittadini inviando i propri video.
Tra i racconti di cambiamento sono state selezionate oltre 50 storie. Il montaggio di Diego Zucchetto, ha composto il “mosaico” Digitalife.
«Finalmente approda in sala, la sua destinazione naturale. – commenta il regista Raganato – La sala non è una velleità: un film che parla di come internet ci ha cambiato la vita, lo spazio e il tempo.
I cambiamenti non accadono quando siamo da soli, ma accadono in virtù ed in funzione di chi ci sta accanto.
Per questo DigitaLife ha bisogno di un respiro unico e di una visione condivisa.
Quello che accade sullo schermo ci riguarda, parla di noi, di quello che siamo diventati, non come singoli, ma come comunità.
Marco Giovannelli, il produttore afferma: «Il titolo del film – Digitalife – è la sintesi perfetta che rappresenta bene ciò che lo spettatore andrà a vedere. Al centro del film c’è la vita in tante forme. C’è il lavoro, il viaggio, il dolore, la disperazione, la speranza.
C’è la malattia e il riscatto, il coraggio di chi sa affrontare i cambiamenti come la paura di ciò che stiamo vivendo. Il digitale è una nuova era per l’umanità e non conosce confini.
Ci tiene tutti in una dimensione glocal, ben piantati nel locale ma con un orizzonte sempre più globale».
Per Vittorio Cosma, autore della colonna sonora, «è stato un piacere lavorare su Digitalife».
Il film è un esperimento di verità: qualsiasi opera dell’intelletto che faccia parlare i veri protagonisti e che non sia una fiction, ha una potenza decuplicata rispetto alla normale narrazione. L’approccio artistico deve essere onesto e attento perché stiamo parlando di vite reali, sia di fatti positivi che di grandi drammi.
Bisogna usare attenzione e compassione nel senso più nobile e profondo della parola, senza forzare le emozioni e senza negarle.
Nei suoi 75 minuti di durata, Digitalife si presenta come un racconto collettivo che tocca diversi argomenti. La nascita di internet, la perdita di una persona cara, il mondo del lavoro in evoluzione, la rinascita dopo una crisi, la ricerca di una felicità perduta, la possibilità di socializzare, viaggiare, condividere esperienze ed emozioni.
Ma anche il terrorismo, il mondo dell’informazione, il cyberbullismo.
Il tutto con una visione di speranza nel futuro. È un film che racconta un mondo fatto di connessioni, condivisioni e vita.
Il tour di Digitalife prosegue in marzo per arrivare fino in Nicaragua.
La produzione del docufilm ha trovato sostenitori come il Fai – Fondo Ambiente Italia, il Parco Nazionale delle Cinque terre, Terre des Hommes, l’associazione europea delle vie Francigene, l’Ordine dei Giornalisti.
A cui si sono aggiunti i partner come Sea, Eolo, Coop, Tigros, Elmec informatica, Caffè Chicco d’oro, Habitare, NAU!, Hagam ed Eoipso.
Francesca Rizzi