Make up permanent, la tendenza 2018, che dice basta alla schiavitù della cura quotidiana. Ed è boom di iscrizioni al concorso Sking, che premierà i migliori dermopigmentisti italiani. Sopracciglia diradate da rimpolpare, couperose o addirittura cicatrici da mimetizzare…o anche soltanto un contorno labbra e un eye-liner da rinnovare dopo un tuffo in acqua. Eh sì, la bellezza costa fatica, soprattutto d’estate quando il corpo è più scoperto, non solo in spiaggia. Nascondere difetti o inestetismi è ovviamente più difficile e ci costringe a “gite” quotidiane e costose dall’estetista o a precipitose fughe nella toilette per ritoccare il trucco che ci aveva già fatto perdere tempo prima di andare in spiaggia. Ma l’estate può anche diventare un incubo per chi, afflitto da piccoli o meno piccoli crucci estetici, preferisce rinunciare a scoprirsi pur di non sentirsi in continuo imbarazzo.

make up

Negli ultimi anni, però, un grande aiuto è arrivato dalla dermopigmentazione dalla semplice cura delle sopracciglia alla più complessa questione della mimetizzazione delle cicatrici. Il ricorso al “permanent make up” e alla dermopigmentazione paramedicale sta diventando sempre più popolare. Anche la pratica del microtatuaggio, che riproduce l’effetto dei capelli rasati là dove non c’è più niente da radere o mimetizza gli spazi tra le chiome troppo diradate, sta diventando un must per gli uomini di tutte le età. Toni Belfatto, presidente dell’Aider (Associazione italiana dermopigmentazione), ha trasformato la sua passione in una vera e propria rivoluzione. Prima innovando il concetto di “tatuatore” con una personalità originale e positiva, poi diventando dermopigmentista e brevettando con l’amico Ennio Orsini la Tricopigmentazione. E’ diventato Ceo della Orsini & Belfatto (un’azienda che commercializza attrezzature e prodotti per la dermopigmentazione, nonché Accademia con migliaia di studenti formati), partecipando all’ideazione di Sking.

Sking: Campionato nazionale di make up permanente

Un contest che attira non solo giovani ambiziosi, ma anche professionisti affermati come Claudia Orlando, titolare della Mabelle Beauty Couture & Academy. Lei ha deciso di partecipare a SKING 2018 «spinta dall’adrenalina di misurami nell’evento più affascinante in Italia». A proposito di professionalità, Life&People Magazine ha interpellato Claudia, le abbiamo chiesto come si fa a riconoscere un dermopigmentista davvero qualificato.

«Il primo consiglio che mi sento di dare è basilare: deve possedere l’idoneità igienico-sanitaria rilasciata dalla Asl. E poi deve aver seguito dei buoni corsi di formazione».

Quali sono gli interventi più richiesti?

Le sopracciglia. E non solo da parte delle donne… Il make up permanente, a dispetto della definizione, è in qualche modo provvisorio.

È così anche per gli interventi paramedicali, come ad esempio la mimesi delle cicatrici? 

Certo. Tutti i pigmenti utilizzati nella dermopigmentazione visagistica e paramedicale sono bioassorbibili. Vengono smaltiti dal nostro organismo attraverso il sistema immunitario in tempistiche differenti in base a fattori strettamente soggettivi.Quindi affidarsi ad operatori qualificati è la prima, fondamentale regola ad uso e consumo dei clienti che vogliono sottoporsi ad un trattamento di dermopigmentazione.Se si vuole sapere chi sono i migliori in Italia, i più bravi a realizzare le sopracciglia allora toccherà aspettare il 13 Ottobre, quando a Sking verrà premiato il miglior operatore italiano di trucco permanente.

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