Il Chiapas è il polmone verde del Messico meta di viaggi, avventura ed ecoturismo In Messico è attraverso escursioni organizzate come il tour in barca nell’imponente canyon del Sumidero sul fiume Grijalva tra coccodrilli, aironi, avvoltoi e pescatori che si può vivere il vero turismo green ed esperenziale. Due delle località che certamente non potrete perdervi sono El Chiflón e il Parque Nacional Lagunas de Montebello. El Chiflón è una serie spettacolare di stagni e piccole cascate generate dal Río San Vicente. Un sentiero vi condurrà lungo il río, e si snoderà ai piedi della spettacolare cascata Velo de Novia, alta ben 70 metri. Portate dei vestiti di ricambio, perché sarà una visita bagnata. Tra i servizi disponibili a El Chiflón vi sono i bungalow, piccoli ristoranti e un’area per il campeggio. Il Parque Nacional de las Lagunas de Montebello in Messico è un’area pittoresca e ricca di laghi che si trova nell’estremo sud del Chiapas con oltre 50 piccoli laghi ricchi di minerali. Il riflesso del sole crea sfumature dal turchese al verde intenso.

Intorno splendide foreste di pini e querce e un gruppo di grotte

note come le Grutas San Rafael del Arco, oltre a un paio di canali sotterranei noti come Dos Cenotes. Situato all’interno del parco, sulle sponde del lago, troviamo il villaggio di Tziscao. Offre un’ampia gamma di servizi basici ai suoi visitatori da dove partono escursioni guidate per le zone circostanti. Gommoni, kayak e canoe a remi. Passeggiate lungo una vasta rete di sentieri che conducono nelle zone circostanti il lago ed escursioni a cavallo. La cittadina coloniale dall’anima bohémien di San Cristobal de las Casas fu la capitale dello stato del Chiapas fino al 1892, e ancora oggi è considerata la capitale culturale dello stato. La piazza centrale è uno dei punti turistici obbligatori da visitare, luogo di ritrovo che pullula di vitalità e il suo caratteristico centro storico È una vera chicca con i vicoli acciottolati i tetti rossi e balconi con ringhiere in ferro battuto. Qui si trovano la maggior parte delle attrattive turistiche del Chiapas, tra cui la cattedrale della città e numerose chiese ed edifici civili molto importanti dal punto di vista architettonico. Affollati e variegati i suoi coloratissimi mercati meta di molti turisti amanti dell’atmosfera unica e senza tempo del luogo. In città si distinguono per particolarità tre hotel del Gruppo Farrera, l’elegante boutique Hotel Casa De l’Alma, Sereno ArtHotel per i Millennials dall’industrial design legato alla tradizione e il raffinato Hotel Sombra del Agua immerso nel verde, mentre tra i ristoranti tipici al top c’è El Secreto seguito da Plaza Real e Fogon de Jovel. Un’esperienza unica in Chapas è la visita alla comunità di San Juan Chamula un piccolo centro a dieci chilometri a nord-est di San Cristóbal de las Casas abitata dai maya tzotzil uno dei principali gruppi indigeni del Chiapas. I suoi abitanti possono essere facilmente identificati grazie ai loro abiti tipici.

Gli uomini indossano tuniche di lana nere o bianche dette chujes,

che si stringono in vita; le donne, invece, indossano delle giacche ricamate, in cotone o satin, dette hupiles, mantelli e gonne lunghe di lino nero. Sono abili artigiani che producono giacche, borse e tessuti decorati a mano di ottima qualità. I luoghi migliori per comprare questi articoli sono i mercati di artigianato locale del tianguis della domenica (un mercato all’aria aperta che si tiene ogni settimana). San Juan Chamula o il mercato di artigianato di San Cristóbal i più frequentati. Davvero imperdibile è la la cattedrale di San Juan Bautista nella piazza centrale. Una attrazione principale in atmosfera suggestiva che richiama turisti da tutto il mondo. Qui religione cattolica e riti pagani di sciamani si fondono in una mistica miscela. All’interno della chiesa, dove è assolutamente vietato scattare foto, lungo le pareti interne imperano pregiate statue raffiguranti dei Santi. Il pavimento è letteralmente coperto da aghi di pino e candele accese. Non ci sono panche ma fedeli inginocchiati a terra che pregano, accendono candele e cantano. I riti solitamente comprendono abbondanti rinfreschi innaffiati dal posh, una bevanda alcolica a base di canna da zucchero. I tzotzil praticano anche antichi rituali di guarigione. Alcuni utilizzano uova, ossa e polli vivi che sacrificano all’interno della chiesa per poi mangiarli come alimenti sacri o seppellirli davanti alla casa dei malati.

Il Museo de Medicina Maya di San Cristóbal si focalizza sulla storia

e la teoria della medicina maya indigena, interessandosi, tra l’altro di molti dei rituali che si svolgono proprio a San Juan Chamula. In Messico altra tappa imperdibile a San Cristobal è “El Museo de Trajes Regionales Sergio Castro”. Ospita i costumi tipici dello Stato ed è centro di consultazione dove le popolazioni vanno a farsi curare. Sembra non esserci affinità ma non è così. Sergio Castro è un ingegnere agricolo, insegnante e veterinario ma soprattutto un vero umanitario, etnologo e poliglotta.

Ha trascorso più di 45 anni contribuendo a costruire scuole, sviluppare sistemi di trattamento delle acque e fornire cure alle ferite per le vittime di ustioni alle comunità indigene del Chiapas. Viaggia quotidianamente verso i villaggi circostanti e le aree urbane emarginate per dare cure mediche a chi non può permetterselo ricevendo in cambio doni. Ogni regalo è stato tenuto e compone il Museo. Sebbene sia chiamato un museo, lo spazio è in realtà la casa di Sergio. Motivo per cui è necessario un appuntamento per vedere la sua collezione e un sorprendente tour della durata di oltre un’ ora.

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