Esserlo è più di una professione, è una passione! Un’arte che permette di esprimere l’amore per la bellezza e un inconscio desiderio di sogno e trasformazione. Manuela Mezzetti, fashion stylist e titolare dell’agenzia Freelance Fashion di Bologna racconta ai nostri lettori il suo percorso dopo anni di collaborazioni con importanti aziende e riviste di moda. Il suo motto: “Chi ha una passione la segua”! Nelle sue parole e nel suo sguardo si percepisce la passione che prova per il suo mestiere che ritiene molto più di una semplice professione ma una vera e propria passione!
Quale è stato il tuo percorso di studi e le competenze che hai acquisito negli anni?
Mi sono formata ”sul campo”, lavorando su diversi set fotografici e sfilate. Ho iniziato la mia carriera lavorando come modella per poi diventare fashion stylist. L’opportunità di imparare vedendo all’opera talentuosi art director e designer che hanno saputo insegnarmi e ispirare il mio futuro percorso. Ho affiancato alle mie esperienze pratiche anche tanta teoria come autodidatta. Essendo appassionata di moda, comunicazione, design e storia del costume ho sempre sfogliato riviste, letto libri di moda alla continua ricerca di immagini, concetti e idee. Un mestiere affascinante, creativo, l’amore per la moda e per gli abiti.
Chi ti ha trasmesso questa passione? Dove trai ispirazione per realizzare i tuoi capolavori?
Adoro la moda e gli abiti e trovo davvero interessante poter creare bellezza attraverso di loro in ogni mio lavoro! Ogni abito ha una storia che a me piace ricercare e raccontare attraverso i miei servizi fotografici. Questo mestiere mi ha sempre intrigato in quanto mi permette di esprimere il mio profondo amore per la bellezza. La creatività è desiderio di inventare osservando la realtà.
La vita é una continua fonte d’ispirazione per la mia creatività. Le idee nascono da dettagli che cogli camminando per le strade tra la gente, navigando su internet oppure durante un viaggio o la visione di un film. Un continuo lavoro di ricerca e curiosità. Il tuo è un lavoro di squadra, un compito difficile studiare e portare a termine un progetto.
Quale styling prediligi? Tra i tuoi clienti hai importanti e internazionali brand di moda, che tipologia di committenza si affida a te?
Una delle parti più affascinanti della mia professione è sviluppare progetti in team con altri creativi.
Una sfida quotidiana, un successo maturato non solo per un singolo talento ma grazie al coordinamento del mio gruppo di lavoro. Mi occupo di realizzare redazionali moda e consulenza di stile. I committenti sono prevalentemente aziende di moda ma non solo.Ultimamente ho collaborato anche alla realizzazione di immagini per carte di parati. Un progetto affascinante che conferma il lavoro del fashion stylist, una professione in grado di spaziare dal fashion al design. Una cosa che prediligo é quella di ideare storie per editoriali. Per portare a termine questo tipo di servizi al meglio é molto importante lavorare in abbinamento con i creativi più idonei. Tutto sta nel saper proporre lo stile adatto ad ogni singola personalità e alle volte si tratta anche di essere un po’ psicologi.
Sei stata docente in fashion styling e art direction presso la scuola di moda Moodart di Verona, sei titolare dell’agenzia Freelance Fashion events, racconti le tue personali visioni di moda sul tuo blog “My white box”.
Sempre alla ricerca di nuove sfide e stimoli?
“La moda é un mestiere per duri“, come titola il libro che sto leggendo in questi giorni… non ci si può fermare mai! Mi viene naturale lasciarmi affascinare e coinvolgere da nuovi entusiasmanti progetti seguendo il ritmo della moda e dei tempi. Tempi che cambiano, bisogna sempre restare al passo. Solo i coraggiosi arrivano dove gli angeli non osano spingersi come scriveva Alexander Pope nel ‘700.
Farsi strada nel mondo della moda oggi è impresa ardua, che consiglio daresti a chi vuole intraprendere la tua carriera?
Una ricetta precisa non esiste. Di sicuro la curiosità, la cultura e il buon gusto sono un buon mix di partenza.
Sono necessarie serietà, passione, competenza unite ad una buona dose di fortuna, una personalità forte e definita, disposizione al sacrificio. Bisogna avere ottime capacità relazionali, abituarsi a lavorare sotto stress perché “la moda senza stress non é moda”.
Come si diventa fashion stylist di successo?
Il famoso detto “impara l’arte e mettila da parte” é certamente punto certo di partenza di tante professioni che hanno posizioni di rilievo. Se si è dotati di una spiccata sensibilità artistica ma soprattutto di costanza, senso del dovere e anche un pizzico di buona sorte si potrebbero avere buone possibilità di arrivo. Conta tutto e il contrario di tutto… La moda non perdona passi falsi e sbavature. Non é un gioco, non é semplice, tutto tranne che un mestiere frivolo se si vuol farlo ai vertici!
Ci sono degli stilisti a cui si ispira o ammira?
Ho molte figure di riferimento che hanno ispirato il mio immaginario. Donne di stile e di carattere che nel corso dei decenni hanno saputo cambiare le mode, daCoco Chanel ad attrici come la Audrey Hepburno modelle come Twiggy negli anni 70 o le grandi top model degli anni 90.
Quali sono secondo te le icone di stile nella moda?
Sono affascinata dalle donne che sanno mixare delicatezza e forza, come Natalie Portman o Alexa Chung. Donne dotate dell’ effortless style, lo stile senza sforzi. Questione di dna perché icone si nasce e non si diventa.
Vanta un’esperienza pluridecennale sulla carta stampata, muove i primi passi lavorativi in redazioni di quotidiani. Mixa abilmente la passione per la scrittura unita ad una spiccata capacità per le pubbliche relazioni consolidate negli anni. Giornalista, Direttore Responsabile, da anni dirige la testata cartacea e online. Consulente ed esperto Seo è l'ideatore del format e del progetto editoriale: mette in risalto assieme ai fidati collaboratori i contenuti più innovativi ed interessanti del momento e le nuove tendenze moda.