Un assaggio della Francia e delle sue bollicine più buone, intense e rinomate nel cuore di Milano. Una tre giorni per scoprire e sorseggiare, tra un calice e l’altro, alcuni dei migliori vini d’Oltralpe, quelli più conosciuti, ma anche quelli di nicchia e biologici, oggi molto ricercati da un pubblico di intenditori. Arriva nel cuore della città della Madonnina, dal 19 al 21 maggio, in piazza coperta Città di Lombardia, Francia Wine Festival, la prima mostra mercato di Milano dedicata ai vini francesi. Sarà possibile scegliere tra gli ingressi serali e quelli giornalieri per una full immersione nel mondo enogastronomico D’Oltralpe. Non solo buon vino ma anche ottimo cibo.
Francia Wine Festival: le attività
Le produzioni enologiche d’Oltralpe saranno dunque in esposizione a Milano questo fine settimana. Non solo un momento per assaggiare ma anche per conoscere e imparare perché Francia Wine Festival, organizzata da Arte del Vino in collaborazione con PetitVigneron, è un appuntamento dedicato alla cultura del vino.
Oltre ai tour e agli assaggi, sarà infatti possibile partecipare a delle vere masterclass, alcune gratuite altre a pagamento, tenute da esperti sommelier che condurranno i partecipanti, amanti del vino, semplici appassionati e veri intenditori, in un viaggio all’interno di un mondo che non ha eguali, affascinante, delicato e sofisticato allo stesso tempo. Recandosi nel corner dedicato sarà possibile anche acquistare in loco i vini francesi per portare a casa bollicine di qualità e arricchire la propria cantina personale, o semplicemente per fare un gradito regalo a chi ama coccolarsi con un buon calice, che sia rosso, bianco o rosé.
Alla scoperta di tutte le bollicine francesi
La mostra mercato è aperta a tutti e sarà l’occasione per conoscere da vicino tanti piccoli produttori francesi che sposano la filosofia del buon vino al prezzo giusto in rappresentanza di tutto il patrimonio enologico francese per dare al pubblico una panoramica completa delle tredici regioni vitivinicole della Francia. Ogni zona sarà perfettamente rappresentata dalle bollicine più autoctone, dai grandi classici come Chablis, Champagne e Pinot Noir, alle cultivar meno conosciute, legate a cantine emergenti che ben rappresentano la diversità territoriale francese ed una storia che non finisce mai di stupire.
Ci sarà spazio anche per i vini biologici, realizzati nel rispetto della natura ma senza tradire le tradizioni locali. Ad accompagnare i calici, un’invitante proposta food, in pieno stile francese, con ostriche e formaggi d’Oltralpe. Non mancherà un assaggio di italianità grazie ad alcuni stand dedicati alle preparazioni tipicamente tricolori, per non dimenticare dove si è: arrosticini abruzzesi e fritto mediterraneo.
La cultura del vino in Francia,
ha una storia così antica che si perde nella notte dei tempi. Non si può parlare di enologia senza fare riferimento ad una terra che ha legato in modo indissolubile il suo nome alla vitivinicultura. Un successo senza eguali che affonda le radici nell’epoca greca con la fondazione dell’attuale Marsiglia nel 600 a.C. e la coltivazione della vite, per passare poi alle prime tracce dell’enologia riscontrate nel corso dell’Impero Romano di cui parla anche Plinio Il Vecchio. È il Medioevo, però, il momento in cui si pongono le basi per le tecniche moderne della produzione del vino. Furono i monaci a decodificarne le procedure e a diffondere le coltivazioni prima nei luoghi legati alla cristianità per usare il vino nelle liturgie, e poi su tutto il territorio.
La maestria vitivinicola francese è ammirata in tutto il mondo:
dalla vigna con le coltivazioni di alta qualità alle cantine, per un metodo di lavorazione e conservazione rigoroso fino alla comunicazione e alla proposta sui mercati internazionali. Ogni zona geografica si lega ad una specifica tipologia di vitigno che unita al clima, al terreno e a molte altre caratteristiche locali, regala una produzione autoctona che funge anche da modello di riferimento. La valle del Rodano e la Borgogna sono le terre per eccellenza dei rossi, la Valle della Loira e l’Alsazia dei bianchi e la Champagne degli spumanti.
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