Rifugi isolati in tempi di pandemia: potrebbe essere questa la chiave di ricerca più gettonata degli ultimi mesi.L’emergenza Coronavirus

ci ha costretto a restare confinati nelle nostre abitazioni, per cui cercare di fuggire nella natura sembra per molti la scelta migliore.

Ovviamente, non tutti si possono permettere, sia da un punto di vista lavorativo che economico, di fare le valigie e partire.

Eppure, andare alla scoperta di paradisi naturali è possibile, anche quando si hanno poche disponibilità e pochissimi giorni a disposizione.

Rifugi isolati in tempi pandemia: i luoghi italiani considerati paradisi naturali

Una premessa è d’obbligo: nel momento in cui scriviamo è concesso spostarsi da una regione italiana all’altra in base ai rispettivi colori, ovviamente rispettando tutte le norme anti contagio.

Dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 – questo almeno recita l’ultimo Dpcm – il bel Paese tornerà a vivere una specie di lockdown.

Pertanto, il consiglio di fuggire nella natura è da prendere con i dovuti accorgimenti. Cerchiamo di rispettare quanto ci impongono gli esperti o chi per loro: solo così usciremo da questa maledetta pandemia.

Detto ciò, dare uno sguardo ai rifugi di montagna, dove isolarsi dal 21 a dicembre al 6 gennaio o in periodi successivi, è cosa ‘buona e giusta’.

Magari, potete scegliere di raggiungere, ovviamente solo insieme ai conviventi, la località a voi più vicina: l’Italia è ricca di zone di montagna bellissime.

Le dimore nel bel mezzo dei monti nascono intorno alla seconda metà dell’Ottocento, quando gli alpinisti si resero conto di aver bisogno di un punto d’appoggio dove pernottare prima di compiere una salita.

All’epoca non esistevano né strade che arrivavano in alta quota, né tantomeno mezzi di risalita.

Pertanto, per raggiungere la meta desiderata, erano necessarie molte ore di cammino se non giorni interi.

Le prime strutture, quindi, erano per lo più luoghi molto spartani, destinati ad offrire un semplice riparo.

Nel 1863, dopo la sua fondazione, il Cai diede vita alla costruzione dei primi rifugi.

Da questo momento ne sono nati tanti, sia per mano di associazioni che di privati, e la loro funzione è parzialmente cambiata.

Quali sono i paradisi naturali italiani più gettonati e desiderati dagli amanti della natura?

Partendo dal Nord Italia, il primo luogo dove trovare asilo in tempi di pandemia è il Rifugio Bertone, situato nel comune di Courmayeur, in Valle d’Aosta.

Spostandoci in Piemonte, troviamo un vero e proprio gioiello: il Rifugio Zamboni-Zappa, in provincia di Verbania.

Grazie alla sua posizione, offre una vera e propria fuga nella natura: da facili escursioni a vere e proprie imprese alpinistiche, passando per l’arrampicata sui massi.

In Lombardia, invece, abbiamo il Rifugio Luigi Brioschi, situato a 2410 metri in provincia di Lecco.

Qui, oltre a godere di una vista spettacolare, si degustano ottimi piatti della tradizione: dalla zuppa d’orzo ai pizzoccheri, passando per lo spezzatino, il brasato e la selvaggina con polenta.

In Trentino Alto Adige possiamo immergerci nel Rifugio Vajolent, situato nel territorio comunale di Vigo di Fassa.

Si trova nel giro denominato Dolomites trekking 1 che comprende un’escursione di 7 giorni (6 notti) attraverso i rifugi Vajolet, Fronza alle Coronelle, Bolzano, Alpe di Tires, Sasso Piatto e Vicenza.

Spostandoci in Veneto, il luogo ideale per una fuga nella natura è il Rifugio Giussani, posizionato a 2580 m.

Oltre al servizio di pernottamento, dispone di un bar e di un ottimo ristorante dove è possibile gustare deliziosi piatti tipici.

E’ sempre aperto dal 20 giugno al 20 settembre, mentre nel resto dell’anno è necessaria la prenotazione.

Il Rifugio Pellarini, invece, si trova in Friuli Venezia Giulia, nella Val Saisera. Il punto forte della struttura è la terrazza panoramica che si affaccia direttamente sulla parete Nord-Est del Jôf Fuart.

Funzionante tutti i giorni durante il periodo estivo, d’inverno è prevista qualche rara apertura solo su prenotazione.

Nel cuore del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, troviamo il Rifugio Mariotti al Lago Santo, in provincia di Parma.

Con servizio di cucina, 2 sale di accoglienza, 4 bagni e 42 posti per il pernottamento è il luogo ideale per godere del famoso specchio d’acqua di origine glaciale più vasto della regione.

Il Rifugio Escursionistico Cotaline 1400 si trova nelle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino.

Aperto tutto l’anno, dispone di 120 posti a sedere, solarium, bar, ristorante self service e camere da letto.

Situato in località Fonte al Trogo, Chiusi della Verna, provincia di Arezzo, il Rifugio Del Lupo è raggiungibile solo con un mezzo 4×4 o a piedi.

Immerso nella natura, nelle immediate vicinanze del Parco Delle Foreste Casentinesi, è il posto ideale per allontanarsi dal clima opprimente della pandemia.

Il Rifugio Rinaldi, sulla cima del Terminilletto, è la meta che possono raggiungere coloro che abitano nel Lazio.

2108 metri di quota dai quali è possibile godere di un panorama stupendo, che abbraccia il Gran Sasso, le colline di Viterbo e la Campagna Romana.

Il Rifugio Duca degli Abruzzi è situato sulla Cresta del Monte Portella, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Raggiungibile solo a piedi, non offre grandi comodità ma è un luogo dove escursionisti, alpinisti e amanti della montagna possono trovare ristoro e pernottare immersi nella natura.

La struttura calabrese più gettonata è il Rifugio Montano Casello Margherita, tra le montagne del Parco Nazionale della Sila. Sorge a 1400 m di altezza ed è aperto tutto l’anno.

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In Basilicata troviamo il Rifugio Fasanelli nel Parco Nazionale del Pollino, in provincia di Potenza, a 1.350 metri.

La ristorazione offre i piatti tipici della gastronomia lucana e del territorio, con l’utilizzo delle produzioni agroalimentari del Parco garantite e certificate.

Se vi trovate in Puglia avete una sola possibilità: il Casonetto, situato a circa 700 metri di quota.

In località Difesa Grande, nei Monti Dauni, sulle pendici del Monte Cornacchia (1152 m), è la cima più elevata delle regione.

Il Rifugio La Torre a Cusano Mutri, in provincia di Benevento, è situato a a 1300 metri in località Bocca Della Selva. Offre natura incontaminata, dove è possibile rilassarsi e ottimo cibo.

In Sicilia, l’idea migliore è prenotare presso il Rifugio Salvatore Citelli, nel territorio di Sant’Alfio, in provincia di Catania. La zona è ideale per gite di scialpinismo o per lunghe passeggiate in trekking.

Infine, in Sardegna la struttura più gettonata è il Rifugio Gorropu, in Localita’ Ortunuli Dorgali, provincia di Nuoro. Propone svariate escursioni e una buona cucina tipica sarda.

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