Storie di famiglia, tradizioni italiane del fatto a mano con materiali di assoluto prestigio e con finiture di alta qualità. Nel cuore di Roma, quartiere Prati/Vaticano, in Viale delle Milizie, La Vie en Blanc Atelier è il punto di riferimento d’eccellenza capitolino per gli abiti da sposa e da cerimonia. La giovane imprenditrice Giorgia Albanese, coadiuvata da sua madre Daniela Di Francesco, Fashion Designer e Art Director della Maison, offre le soluzioni migliori e innovative nella scelta degli abiti da sposa di lusso.
L’Atelier sposa di Roma, infatti, è in grado di disegnare e personalizzare,
anche per la clientela più esigente, dei modelli unici, ricchi di fascino e di raffinatezza. Il tutto all’insegna del buon gusto, del romanticismo, ma al tempo stesso con un’anticipazione delle tendenze ed un’attenzione alla tecnologia, grazie all’Atelier virtuale. Un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, creatività e sartorialità, elementi distintivi dell’azienda. Creazioni eleganti, ammirate nel mondo come espressione dell’autentico ed esclusivo stile Made in Italy. Giorgia Albanese racconta a Life&People Magazine la sua professione ed i suoi progetti nel romantico mondo della sposa.
A soli 24 anni lei è già un’imprenditrice di successo… Ci racconti la scelta di intraprendere una carriera nella moda ed in particolare nel wedding.
Mia nonna proveniva dal mondo dell’Alta Moda ed ha trasmesso sia a me che a mia madre questa passione. Quattro anni fa, all’età di venti anni, ho creato il brand “La Vie en Blanc Atelier”, per dare un volto al progetto che avevo in mente: quello di realizzare linee di abiti unici, per i sogni delle spose, dove coniugare le nuove tecnologie di produzione con l’eleganza e la raffinatezza della moda italiana. Il tutto anche con l’utilizzo di materiali “Green”. Questo mio sogno, attualmente, si coniuga con il mio percorso di studi in Ingegneria Spaziale presso l’Università La Sapienza di Roma. Sono molto soddisfatta di essere titolare di questa realtà nel mondo della sposa. Poter collaborare con mia madre, Daniela Di Francesco, è di grande aiuto. Insieme riusciamo a trovare delle idee innovative e personalizzate per le nostre clienti.
A proposito di innovazione ha lanciato da poco una bellissima iniziativa: l’Atelier Virtuale. In cosa consiste?
Ho ideato personalmente questo progetto a cui tengo molto. In questo momento di grande criticità, dovuto alla pandemia e al lockdown, molte clienti non possono spostarsi per venire a provare il loro abito. Ho pensato quindi di andare io incontro a loro! La tecnologia in questo è di grande aiuto. Tramite piattaforme digitali abbiamo realizzato delle consulenze sul modello più adatto alla sposa e sui tessuti da utilizzare. Molte sono andate avanti nella scelta dell’abito e non hanno perso del tempo prezioso.
Il progetto si è ulteriormente sviluppato in quanto ha deciso di offrire un aiuto concreto al personale sanitario in procinto di sposarsi. Nello specifico in cosa consiste la formula di trattamento?
Vedere le nostre dottoresse ed infermiere battersi in prima linea per l’emergenza Covid-19 ha suscitato in me la decisione di offrire loro un importante sconto sul futuro abito da sposa scelto nel 2020. Il personale medico e sanitario, sia pubblico che privato, sono le “eroine moderne”, che hanno accantonato i propri sogni per mettersi al servizio della collettività. Per questo motivo abbiamo deciso di premiarle riservandogli, nel loro giorno più bello, uno speciale trattamento economico. E’ il nostro gesto di gratitudine nei loro confronti.
Il target di riferimento del vostro Atelier sposa Roma “La Vie en Blanc” ?
Una fascia medio/alta. Ci avvaliamo di maestranze altamente specializzate. Proponendo abiti Made in Italy siamo anche più facilitati nella ripartenza, giochiamo in casa avendo scelto di produrre interamente da una filiera italiana. Vestiamo una clientela molto esigente.
Grace Kelly ne “La finestra sul cortile” fa sognare con i guanti bianchi lunghi a tre quarti. Lo scorso anno a “Roma Sposa” ha rilanciato il guanto per la sposa, oggi tornato nuovamente in auge.
Possiamo dire di aver anticipato la tendenza! In verità il guanto è un accessorio importantissimo; dà un’allure di eleganza se realizzato con tessuto di pregio per gli abiti, più guarnito con ricami e pizzi rebrodati preziosi. Il guanto può persino sdrammatizzare un abito rigoroso se colorato.
Ha creato un grande interesse la presentazione dello “Smoking da donna” nel vostro ultimo dèfilè.
Nella nostra ultima collezione abbiamo presentato lo smoking da donna in bianco, che prende ispirazione proprio dal celebre completo maschile declinato al femminile. L’idea nasce dalla voglia di rispondere alle richieste delle spose che amano indossare, anche nel loro matrimonio, il pantalone.
Come definirebbe il vostro stile?
Classico, rivisitato in chiave moderna. Vestiamo una donna raffinata, attenta alle antiche tradizioni, ma anche dinamica. Per spose particolarmente esigenti creiamo tessuti che vengono stampati appositamente per noi. Come è nella tradizione dell’Alta Moda. C’è un grande lavoro nel ritaglio del pizzo e nella realizzazione di ricami per il bridal.
Christian Dior affermava che se si prende la natura come esempio non si sbaglierà mai. Per esempio l’originale abito verde da sposa della nuova collezione. Da cosa nasce la scelta della nuance?
Proprio dalla natura che infonde speranza, fiducia, positività. L’abito verde è realizzato in chiffon in seta sopra con una base di organza. Volevamo dare un senso di leggerezza e di fiducia alle future spose. Può essere utilizzato anche come cambio d’abito al taglio della torta. Abbiamo proposto anche i colori sabbia e oro per la clientela mediorientale.
I modelli di punta de La Vie en Blanc Atelier?
L’abito da sposa scivolato, che esalta la vita stretta con corpino in pizzo rebrodato. Ha ali di organza che creano un senso di leggerezza. Prediligiamo il bianco della seta. L’abito mikado da cerimonia con volute romantiche, che ne sdrammatizzano il rigore.
La vostra Maison è stata scelta dall’Università “Luiss Guido Carli” per collaborare al Master della Fashion Business School.
La nostra azienda è stata scelta, insieme a Bulgari ed alla Ferrari, per ospitare gli studenti che seguono il Master di specialistica in Fashion Business School, legato al mondo dell’economia che guarda il settore moda. Gli studenti hanno partecipato ad una lezione presso il nostro Atelier per apprendere le tecniche di produzione del Made in Italy e per apprendere lo stretto legame che esiste, in Italia, tra la tradizione di famiglia e lo sviluppo dell’impresa a livello internazionale. Questo è il privilegio del nostro Atelier sposa a Roma, perché come già detto può vantare una antica e consolidata tradizione familiare. E’ stata un’esperienza molto positiva e di arricchimento per entrambe le parti.
Come immagina il futuro dell’Atelier sposa “La Vie en Blanc” Roma?
Immagino un’azienda che possa essere rappresentativa del fashion wedding italiano in tutto il mondo. Sono sognatrice? Forse!
Una frase che la rappresenta?
In questo momento sento fortemente mia la frase che lo scrittore Luis Sepulveda fece dire al gatto Zorba:
” Vola solo chi osa farlo”.