La ricetta tailandese della cucina thai: Pad Thai plaa, pad thay talé, pad thai kha, pad thai muu. Te lo scrivo come la senti dire altrimenti ci perdiamo in grafismi e combinazioni a caso. Ci aggiungo tot mann kunn, tom yam e anche qui…tom jam talé-kha-plaa-guung e via.
A proposito di via, se capitate a Bangkok, fermatevi in questa corta via, accanto al fiume Chao Phraya, Khaosan Road, un tempo tempio degli ultimi sopravvissuti del flower power americano.
Una via dove la cottura del pesce nella cucina thai non era l’unica.
In queste strade con pochi bat mangerete il Pad thai per eccellenza: quello cucinato in un paio di minuti, per strada, da consumarsi al volo.
Vogliamo recuperare quel gusto proprio della cucina thai?
Indossiamo la parananza e scegliamo gli ingredienti. Non ve li elenco subito tutti altrimenti vi passa la voglia…Spaghetti di riso possibilmente autentici o vermicelli sempre di riso.
Gamberi, magari mazzancolle dell’adriatico fresche, prezzemolo o coriandolo se lo trovate, katiyam ovvero aglio, ohm ovvero cipolla e un bel calamaro. Tenetevi a parte un lime (anche un limone è taccettabile) e delle arachidi già sgusciate e tritate.
Fornitevi di bella musica mentre cucinate: va perfettamente anche un album dei Beatles. In Tailandia, come nella musica, ogni piatto è un delicato equilibrio di sapori forti. Picture yourself con rosso peperoncino, verde pungente del lime, profumi di menta e coriandolo.
Pulire i gamberi ovvero via il carapace lasciando solo la coda. Incidere il dorso ed estrarre il budellino.
Spellare con pazienza i calamari se piccoli, spellare con sollievo il calamaro se è uno solo.
Ricordate: i tailandesi quando cucinano i loro piatti…anzi ‘le’ tailandesi perché sono loro le regine della cucina, passano molto più tempo a preparare gli ingredienti che a cuocere. Verdure e spezie tutte ben tagliate e organizzate una per una, ognuna il suo piattino.
Appassire cipolla e aglio in abbondante olio di semi (vietato quel carburante che è l’olio di semi vari (vari somiglia ad avari od avariati…è già un segnale).
Bene l’olio di arachidi, anche di soya. Se l’avete usate la loro padella, il wok, o una bella padella di alluminio: ci vuol calore forte e ben distribuito.
Aggiungere calamari e gamberi. Gli spaghetti già scottati verranno saltati insieme appena il gambero sarà arricciato e bianco. Facile? Per niente!
Ci vuole una concentrazione ed una mano speciale perché vanno aggiunti, secondo il dosaggio che preferite, salsa di soja (per salare), una spruzzata di erba cipollina, dei pezzetti di frittata precedentemente preparata, spruzzatina di lime e zucchero di canna, sempre col rischio di fare attaccare tutto!!!
Se il pad thai vi vien bene alla prima meritate un monumento, uno stupa di due metri!
Consiglio Troll n. 1: aiutatevi aggiungendo qualche spruzzatina di olio mentre saltate il tutto. Non cucinate il pad tai per molte persone, non ce la si fa.
Se avete più ospiti porzionate per assaggio o fate due mandate ad esempio una di spaghetti di riso ed una di vermicelli di soya.
Servite spruzzando su ogni piatto un ciuffetto di prezzemolo e le arachidi tritate.
Consiglio Troll n.2: aggiungete in cima al piatto due fiori eduli: Flower Power!
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