Tutto esaurito per il concerto dei Pinguini Tattici Nucleari il prossimo 29 febbraio al Mediolanum Forum di Milano. La band bergamasca continua la scalata verso il successo: sono oltre 60 milioni gli streams in totale. Il loro ultimo disco, “Fuori dall’hype”, uscito per Sony, è entrato in una sola settimana al dodicesimo posto della classifica Fimi per rimanere tra i 50 album più venduti. “Irene”, singolo contenuto in “Gioventù bruciata” (dagli oltre 17 milioni di streaming complessivi), è diventato disco d’oro, così come “Verdura”. E ancora: a Lucca Comics and Games è stato presentato il fumetto della band, edito da Beccogiallo.
I Pinguini Tattici Nucleari sono nati per caso nel 2012
Sono capitanati da Riccardo Zanotti, cantante e compositore di testi e musiche. Ne fanno parte Elio Biffi alle tastiere, Lorenzo Pasini e Nicola Buttafuoco alla chitarra, Simone Pagani al basso e Matteo Locati alla batteria. Il gruppo ha preso forma tra i banchi di scuola, accompagnando l’adolescenza di tutti loro. Eppure, qualche anno fa, nessuno avrebbe potuto ipotizzare tanta popolarità. Dopo la maturità al liceo scientifico, Riccardo si è trasferito a Londra inseguendo il sogno di scrivere colonne sonore. “Mi aveva colpito la Tactical Nuclear Penguin, una birra talmente costosa che non potevo permettermela”, racconta Riccardo riferendosi alla scelta del nome per la band. Da gruppo musicale indie rock abituato a suonare nella saletta dell’oratorio a Nembro, in Val Seriana, i sei ragazzi si sono ritrovati in contesti importanti. Dal Serraglio di Milano al Parco della Musica di Padova. A lanciarli è stato il singolo “Irene” che ha avuto quali endorser lo Stato Sociale e Max Pezzali.
“L’hype del nuovo album è l’attesa legata al lavoro di un artista, ma è una bomba che ti può scoppiare in mano come una granata. Noi preferiamo costruire lentamente, rinunciare alla perfezione, fare errori, l’hype è effimero”, spiega il cantante. Tra i brani, “Scatole”, con archi e riff acustici di chitarra, che Zanotti ha dedicato a suo papà, “Freddie” in onore di Mercury e del suo lascito. Dedicate alla band sono anche le 108 tavole che ritraggono sei pinguini, ispirati alle fattezze dei singoli musicisti e allo spirito del gruppo. A crearli sono stati dieci tra i più conosciuti fumettisti contemporanei: Fumettibrutti, Ernesto Anderle, Quasirosso, Francesco Guarnaccia, Giangioff, Elisa 2B, Matilde Simoni, Roberto d’Agnano, Federico Gaddi e Leonardo Mazzoli. A firmare la sceneggiatura è l’autore romano Lorenzo La Neve che ha conosciuto Zanotti a un suo concerto nel 2017 al Lanificio di Roma. “Sono da sempre un fan dei Pinguini e amo i Gorillaz che mi hanno fornito le giuste vibrazioni. Da quell’incontro con Riccardo è nata l’idea di un primo fumetto, una versione protoembrionale, pubblicata sul web”, afferma La Neve.
I Pinguini vivono insieme ai personaggi tratti dalle loro canzoni.
Il professore Van Vavassoris di “Le Gentil” (che è il cantante e doppiatore Vava), li farà viaggiare nel tempo catapultandoli all’interno delle canzoni, da “Antartide” a “Verdura”, da “Sciare” a “Fuori dall’Hype”, passando per la stessa “Le Gentil”, “Genitori disattenti”, “Sashimi”, “Scatole”, “79” e “Tetris”. Cambia il pezzo, subentra la mano di un nuovo artista, dando origine ad un collage di illustrazioni e citazioni che rendono il volume un’opera unica per i fan della band e delle strisce.