Federico De Flaviis, il più giovane vincitore di tutte le edizioni del cooking show condotto da Benedetta Parodi, si racconta a Life&People.
Vince la sesta edizione di Bake Off Italia, dopo aver sbaragliato 14 concorrenti in gara più grandi di lui.
Lo abbiamo incontrato a Milano e ci ha raccontato qualcosa in più sul suo percorso e sulla vittoria inaspettata.
Hai già un primato: essere il più giovane vincitore di Bake Off Italia, come ti senti?
Mi sento molto emozionato e orgoglioso del mio percorso.
Lo show è stato quasi un gioco, di settimana in settimana, si è trasformato in una sfida e in una vera competizione.
Come l’hanno presa i tuoi amici?
I miei amici si sono sorpresi. Sapevano che mi ero iscritto a Bake Off, ma ovviamente, non potevo dire nulla.
Ho iniziato a registrare il programma la prima settimana di aprile e non sono più tornato a scuola.
Pensavano che tornassi in classe dopo qualche settimana e, invece…
Da dove nasce la tua passione per la pasticceria?
Fin da piccolo mettevo le “mani in pasta”, come si suol dire, insieme a mia madre e a mia zia, che è una cuoca provetta. Ho iniziato con loro e piano piano mi sono appassionato.
Raccontaci uno dei momenti più difficili che hai vissuto all’interno del programma.
Avevo la consapevolezza di essere il più giovane ed il meno esperto… per di più i miei compagni condividevano con me l’alloggio in un residence vicino a Villa Bagatti Valsecchi, messo a disposizione dalla produzione.
La sera avevamo modo di socializzare e di ripensare insieme alla puntata.
Io, essendo minorenne e abitando in provincia di Como, tornavo a casa e quindi mi sentivo un po’ isolato dal gruppo.
Sono diventato amico di Daniele e, quando è uscito dal programma, mi è mancato un appoggio e un sostegno.
Nello stesso tempo, però, la sua uscita mi ha temprato ed ho iniziato a camminare con le mie gambe.
Abbiamo visto Federico De Flaviis in tv concorrere con tutti gli altri vincitori di Bake Off, che esperienza è stata?
Un’esperienza unica e irripetibile. Da spettatore avevo visto le precedenti edizioni e trovare i vincitori lì, davanti a me, è stato emozionante.
Certo, sapevo che la maggior parte di loro oggi fa della pasticceria un vero mestiere e che avrei avuto meno opportunità.
Comunque, mi sono rilassato e divertito.
Un aggettivo per ognuno dei tre giudici ?
Knam: rigoroso – Clelia: elegante – Damiano: ambizioso
Il sogno nel cassetto di Federico De Flaviis?
Collaborare con il maestro Knam, che mi ha già prospettato qualche opportunità una volta terminata la scuola e, ovviamente, aprire una pasticceria tutta mia.