Dai tempi di Coco Chanel ad oggi il cappello è rimasto un accessorio glamour, che esalta la femminilità, a volte anche un pizzico di follia.
Ci sono accessori evergreen, che attraversano gli anni e le mode, ma non perdono la propria allure glamour.
E’ il caso del cappello, accessorio glamour,
che non può mancare nell’armadio di ogni fashion-addicted.
In questo periodo di sua grande rivalutazione, anche le più giovani ne subiscono inevitabilmente il fascino.
Il cappello amplifica la femminilità, regalando agli outfit un tocco di eleganza e, in alcuni casi, anche un pizzico di follia.
Perchè di idee in testa ne possono nascere parecchie, anche dal sapore vintage.
Chi non vorrebbe, per esempio, tuffarsi negli anni ’20 con cloche che richiamano quel periodo?
O magari fare anche un ulteriore passo indietro, all’inizio del 1900.
Gabrielle “Coco” Chanel, rivoluzionò l’immaginario femminile proprio partendo dalla produzione di cappelli.
Un esempio, quello di Chanel, che ha sovvertito le regole del tempo.
Accessori minimali, sobri ed eleganti, in totale contrasto con i copricapi ingombranti e pesanti in voga quel periodo.
Una rottura col passato che ha modificato il ruolo della modista, da artigiana in stilista.
Sfogliando le riviste del passato, tante sono le forme, i colori ed i modelli, sopratutto nell’ambito femminile,
ma il fattore comune è sicuramente l’artigianalità.
In Italia le modisterie note erano numerose e conosciute in tutto il mondo.
Gallia & Peter, Volpi, Grevi, Dragoni Brigatti e molti altri si sono distinti per la sapienza ed il tipico gusto Made in Italy.
“Col passare del tempo la percezione del cappello è sicuramente variata e la produzione massiva ed industriale hanno contribuito alla diffusione di questo accessorio.
L’artigianalità nella modisteria è rimasta una prerogativa imprescindibile.” – dichiara Paola Saia, modista milanese e fondatrice di Tomato Noir.
La creazione di un cappello personalizzato ti permette di valorizzare tutta la persona e non soltanto il volto.
Si parte da un appuntamento conoscitivo, per comprendere la personalità, si procede poi con la destinazione d’uso.
Così si arrivano a definire i materiali ed infine con l’analisi del viso si valutano forme e colori.
Tecniche sartoriali dei primi decenni del ‘900 che richiamano epoche passate, ma che sono facilmente abbinabili agli outfit contemporanei per il loro fascino intramontabile.
Tutti i cappelli nelle fotografie sono stati modellati su forme originali d’epoca, utilizzando lane e lapin di alta qualità.
Le calotte invece sono state confezionate ispirandosi ai ruggenti anni ’20 partendo da tessuti innovativi elasticizzati ed in finta pelle, rifiniti con le tipiche decorazioni del tempo.
Frange, perline, piume e passamanerie sapientemente miscelate per ottenere un risultato fuori dal tempo.
Una ricerca che non si è fermata ai materiali ed ai modelli.
Si è sviluppata a tutto tondo con abiti, make up ed acconciature dal sapore retrò per la realizzazione degli scatti.
Un mix sapiente di artigianalità e creatività che sta conquistando numerose donne, che oggi più che mai vogliono fare la differenza, proprio a partire dall’outfit.