Promuovere le competenze di migranti e rifugiati con un background artigianale e un’attitudine creativa; il laboratorio di sartoria sociale Coloriage, è tra i brand moda più attivi sul terreno della sostenibilità, presentando la nuova collezione per l’Autunno Inverno 2024 alla Fondazione Sozzani di Milano. Cinque giorni, per fare la conoscenza dei processi creativi alla base dei capi di sartoria del marchio etico, partecipando ad interessanti workshop. Nel pop-up store allestito alla Fondazione Sozzani, si potranno acquistare le creazioni moda e poi personalizzarle grazie all’esperienza live di esperti designer e sarti.
Il brand moda: dall’Africa a Roma
Coloriage nasce a Roma nel 2019
da un’idea di Valeria Kone e Khassim Diagne, sarto originario di Dakar. Il progetto ambizioso si propone quale scuola di moda gratuita con sede nella Città dell’Altra Economia all’interno del quartiere Testaccio. L’obiettivo è quello di valorizzare le competenze creative e manuali dei migranti che arrivano soprattutto dall’Africa dell’Ovest, con una ricca conoscenza dell’artigianato locale. Coinvolgendo Accademie e designer del territorio, vengono trasmessi i principi della sartoria europea; autofinanziando la formazione attraverso la vendita delle collezioni del brand.
Un nuovo modello circolare, integrato, di formazione e lavoro, che nel tempo si è aperto a collaborazioni che toccano i diversi campi artistici. Sono stati pittori, designer e registi a scendere sul terreno della creatività di moda. Alcuni capi, ad esempio, sono stati realizzati con l’artista Sara Basta: “Le parole già non mi assomigliano più” è la linea di camicie e giacche vintage su cui sono ricamati a mano i versi delle poesie di Patrizia Cavalli. Come prendere un abito bianco, a righe o a quadretti, e scriverci sopra versi che nominano con un tocco di ironia le diverse parti del corpo. Una lezione di upcycling che ha anche il merito di riallacciare il rapporto intimo tra abito e corpo.
Collezione Coloriage 2024
Sartorialità e manifattura italiana, incontrano e accolgono influenze e design dal mondo nei pezzi unici del marchio, che alle forme e ai tagli contemporanei uniscono tessuti africani misti a lane italiane, provenienti da dead stock di aziende tessili. La moda si fa inclusiva e soprattutto interculturale, sperimentando ispirazioni e silhouette appartenenti a tradizioni diverse.
La nuova collezione Onde dell’Autunno/Inverno si ispira alle xilografie giapponesi Ukiyo- e riproducenti il moto ondoso, quale simbolo di unione tra le diverse culture. Tra i capi proposti molti kimono caratterizzati dal mix di lane italiane di recupero e tessuti wax africani. Si distinguono i capi della particolare linea handwoven, progettata con tessuti realizzati a telaio e dipinti a mano in Mali. Il brand si impegna infatti, attraverso il progetto Coloriage Handwoven, a controllare tutta la filiera, dalla filatura alla tessitura artigianale del cotone, e fino alla decorazione con pigmenti naturali ottenuti da piante e argille. I segni geometrici impressi sui tessuti richiamano la simbologia tradizionale legata alla protezione dell’individuo e della comunità, facendo dell’abito un oggetto rituale dal potere magico.
Workshop moda: come creare un kimono Coloriage?
Sarà possibile grazie al workshop curato da Anthony Knight, docente di Design della moda presso l’Università IUAV a Venezia e modellista Coloriage. Si dovranno scegliere gli scampoli di tessuti con cui comporlo al momento e assistere poi al lavoro dei sarti. Alessandra Donato, modellista e fashion designer, curerà invece il laboratorio di pittura su tessuto, grazie al quale dare nuova vita ai propri abiti dismessi con pennelli e colori. Domenica 8 ottobre, portando uno dei vostri abiti potrete renderlo unico e personalizzato scegliendo i coloratissimi scampoli di tessuti creati per l’occasione, sperimentando il processo dell’upcycling, dando nuovo vale a capi dimenticati. All’opera anche i bambini: con la tecnica del collage creeranno divertenti maschere e costumi super creativi.
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