Il romanzo Strega comanda colore è un bellissimo libro di Chiara Tagliaferri, edito Mondadori. In questo suo primo romanzo, l’autrice romana di adozione compie un’operazione sincretica e ripercorre le tappe della sua infanzia, mostrandone gli effetti e le conseguenze nel suo presente. Il passato getta la sua cristallina luce sul futuro e, nel farlo, diviene racconto potenziale e suggestivo oltre a determinare passioni intramontabili, che hanno inevitabilmente formato il carattere, nonché il suo interesse per la moda.

Il racconto alla base di “Strega comanda colore”

Prima di inoltrarci in questo suo primo romanzo, è quanto meno doveroso illustrare chi sia l’autrice e come sia nata l’idea del libro. Innanzitutto, Chiara Tagliaferri aveva già scritto anni fa un racconto ispirato alla sua vita, che ha poi ripreso, rimaneggiato e ampliato in questo suo romanzo. Infatti, il racconto era apparso all’interno di un’antologia dal titolo: “Musa e getta. Sedici scrittrici per sedici donne indimenticabili (ma a volte dimenticate)”. La decisione di riprendere la storia e di ampliarla è dettata dalla volontà della scrittrice di chiudere con un passato che la opprimeva e affrontarlo in maniera definitiva.

Chiara Tagliaferri strega comanda colori Life&People Magazine

Ma chi è Chiara Tagliaferri?

Chi si nasconde dietro la sua autrice? Chiara Tagliaferri non è di certo una new entry nel mondo dell’editoria o della scrittura. Infatti, prima di cimentarsi nella stesura del romanzo, ha scritto insieme a Michela Murgia due libri incentrati sulla donna e sulla femminilità, che hanno avuto un grande successo tra il pubblico. Nel 2019, infatti, è stato pubblicato “Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe”, mentre nel 2021 “Morgana. L’uomo ricco sono io”. Editi da Mondadori, sono ispirati ai podcast omonimi realizzati dalle due scrittrici per la piattaforma “Storielibere”. Per molti anni, inoltre, Chiara Tagliaferri ha lavorato per Rai Radio 2 e ha curato molti podcast; ora scrive per diverse testate giornalistiche.

Il romanzo è il racconto della vita dell’autrice, senza sconti o censure

Il suo romanzo “Strega acchiappa colori” è, quindi, una storia autobiografica, nella quale la giovane scrittrice fa pace con se stessa e i suoi demoni. Per esempio, con sua madre e sua nonna, due figure con cui si è trovata in contrasto nel corso della sua infanzia. Si tratta di un racconto dell’infanzia dell’autrice, senza filtri e senza finzioni, perché la scrittrice ha deciso di non censurare alcun evento e di lasciare invariati perfino i nomi dei suoi genitori e fratelli.

Chiara Tagliaferri strega comanda colori Life&People MagazineChiara Tagliaferri torna a quando era bambina, a Piacenza, e rivela le ragioni per cui ha poi abbandonato definitivamente la sua città natale. Intorno a lei gravitano diversi personaggi, la sorella e la madre che hanno sempre occupato una posizione di rilievo. Per quanto riguarda sua madre, una donna bellissima, costretta a vergognarsi della sua bellezza e a nasconderla, come spiegato dalla stessa scrittrice:

“Oggi, a ottantadue anni, mia madre ha ancora tutti i capelli neri, mai tinti. Mai andata dal parrucchiere o dall’estetista. Persino il giorno del matrimonio si è pettinata e truccata da sola. Questo perché era cresciuta in una famiglia dove la bellezza era considerata una colpa, lei si è sempre vergognata”.

La grande passione della scrittrice per la moda

In antitesi con la personalità della madre, pronta a celare la sua bellezza, si sviluppa nella scrittrice una grande passione per la moda, che si riflette nel titolo del romanzo. Se infatti “Strega acchiappa colori” da una parte richiama il gioco dell’infanzia, dall’altra è un’allusione all’interesse che Chiara svilupperà da bambina per i colori e la moda, come spiega lei stessa:

“Strega comanda colore, il mio primo romanzo, racconta anche del mio amore per gli abiti e per il Luna Park. Vivo a Roma da molti anni (ero in credito di nebbia e malinconia), e ho pensato che il luogo giusto per battezzare il libro fosse quello dove ho incontrato, per la prima volta, la meraviglia”. 

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Questo grande amore nasce grazie al luna park, giunto inaspettatamente in città

Come racconta, infatti, Chiara Tagliaferri:

“A Piacenza, dove sono nata, tutto era nebbia e malinconia. La città si scrollava il torpore di dosso solo a maggio. Prima comparivano i cartelloni fluorescenti, affissi sui muri e sugli autobus, poi una mattina ti svegliavi ed era arrivata la meraviglia. La ruota panoramica ti avvisava che, finalmente, erano tornati anche i figli dei giostrai. Ci lasciavano negli occhi i colori che indossavano, e il tulle, il pizzo, l’organza e la seta con cui era normale per loro muoversi nel mondo. Noi, cancellati dai nostri grembiulini neri, tutti uguali, li guardavamo con fame: erano sfrontati e bellissimi”. 

La moda diviene per l’autrice un modo per salvarsi dalla monotonia e fare pace con una parte di sé, sempre demonizzata quand’era una bambina. E ora, con grande orgoglio, questa giovane donna può ritrovare un modo per superare le insidie della vita o celebrare un successo:

“Quando sono triste mi compro un vestito. Quando sono felice mi compro un vestito”

conclude felicemente Chiara Tagliaferri.

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