Questa mattina il mondo della moda si è svegliato con la peggiore delle notizie; la morte all’età di 73 anni di Thierry Mugler, stilista e designer fra i più apprezzati nel panorama internazionale. Un fulmine a ciel sereno e uno schiaffo a tutti i fan che non avrebbero mai voluto questo epilogo.
“Con profonda tristezza House of Mugler annuncia la scomparsa di Manfred Thierry Mugler. Un artista realmente visionario, la cui immaginazione come couturier, profumista e esperto di immagine ha aiutato molte persone in giro per il mondo a sentirsi più sicure di sé e a realizzare i loro sogni”. La morte di Thierry Mugler è stata annunciata con queste parole su Instagram, accompagnate da un’intensa immagine in bianco e nero dello stilista, amatissimo dalle dive del pop internazionali.
Thierry Mugler nasce il 21 dicembre 1948 a Strasburgo, in Francia
Creatore e direttore creativo Mugler mosse i suoi primi passi nei primissimi anni ’70, quando fondò la sua casa di moda. Da questo momento in poi per lui la strada fu in salita verso il firmamento delle stelle più brillanti del mondo della moda internazionale.
Mugler si costruisce la sua fama grazie ad un approccio per molti versi rivoluzionario.
La sua haute couture, contrariamente a quella dei competitor, è di tutt’altra pasta; uno stilista noto per il suo approccio flamboyant, sempre sopra le righe, per l’iper femminilizzazione di tutte le sue creazioni, che diventano quasi teatrali e a tratti forse persino un po’ kitsch. Ma è proprio questo il marchio di fabbrica della sua maison, che per molti versi segna uno spartiacque per la moda internazionale e fa innamorare le star più esigenti e capricciose.
La sua sfavillante carriera prende dunque il via con alcune collaborazioni di rilievo.
Tutti, nel mondo della musica in particolar modo, vogliono collaborare con lui e avere il suo tocco creativo addosso. Questo è il caso di artisti provocatori e rivoluzionari come Grace Jones, David Bowie, o ancora Diana Ross e George Michael. Per il cantante degli WHAM! Thierry Mugler firma gli outfit del video di Too Funky, mentre sempre negli anni ’90 Mugler lavorerà ad uno degli outfit più celebri di quel decennio, il vestito indossato da Demi Moore nel film Proposta Indecente. Ma non solo…
Il mondo della musica accoglierà a braccia aperte lo stile di Thierry Mugler anche negli anni successivi. A scegliere il suo tocco vintage saranno artiste come Madonna, che indossò i suoi particolarissimi corsetti, ma anche la sua erede Lady Gaga. Il lavoro dello stilista lo apprezziamo nei vestiti indossati dall’artista nel video ufficiale di Telephone, diventato per i fan una delle sue clip più iconiche in assoluto. Suo anche il tocco nei costumi di I am…World Tour, la tournée con cui Beyoncé ha girato il mondo nel 2009.
Per Mugler, il corpo umano era una vera opera d’arte.
Non è un caso che oltre ad essere stilista, il designer francese fosse anche un performer, un ballerino e un bodybuilder. Il suo rapporto con il corpo è dunque come quello dello scultore con il pezzo di marmo dal quale scavare, un colpo di scalpello alla volta, un capolavoro artistico.
Thierry Mugler verrà anche ricordato a lungo per i suoi profumi.
A partire dal 2003, lo stilista si dedicherà quasi esclusivamente al mondo della profumeria, attività già lanciata a partire dal 1992 con il fortunatissimo lancio della fragranza Angel, un percorso nel settore della cosmesi proseguito a fianco di Clarins, dal 1975. Performer, artista, creativo, manager, Thierry Mugler sarà ricordato a lungo come uno dei creativi più originali del settore, un estro di cui un mondo così “pettinato” come quello della moda aveva disperatamente bisogno da tempo.
Leggi anche: Il bustino moda, la storia del corsetto tra sensualità e costrizione