La notizia del “divorzio” tra Virginie Viard e Chanel è stata confermata oggi, 6 giugno, dalla Maison francese. Definita da Karl Lagerfeld «il mio braccio destro e anche il sinistro», aveva ereditato la direzione creativa nel 2019. Nonostante le critiche degli addetti ai lavori nei confronti della visione di Viard, la collaborazione tra la storica maison di rue Cambon e la Chanel-girl sembrava andare avanti felicemente da cinque anni: quasi un record, per quanto si dimostrano “ballerine” le poltrone al comando delle case di alta moda. Per il momento, il futuro della maison è di nuovo una storia dal finale aperto.
L’evoluzione di Virginie Viard da Chanel
La permanenza della stilista presso la maison di rue Cambon è ormai ultratrentennale: vi arriva nel 1987 come stagista, per poi passare a ricoprire il ruolo di responsabile dei ricami, fino a raggiungere la carica di direttrice di studio dieci anni più tardi, nel 1997.
Viard lavora alacremente, con abnegazione e senza mai lamentarsi dietro le scene, diventando il «braccio destro e sinistro» di Karl Lagerfeld. Durante il periodo in cui il designer tedesco è direttore creativo, Virginie Viard si occupa di riprodurre i bozzetti su carta, supervisionare tutte le collezioni presentate nell’arco dell’anno, coordinare i fornitori, gestire gli atelier, fare il casting delle modelle ed eseguire i decori sulle preziose stoffe selezionate per la confezione degli abiti.
La Chanel-girl al comando
Nel 2017 esce sulla stampa francese l’autodefinizione che dà di sé stessa Viard, destinata a tradursi nel simbolo del suo immaginario una volta alla guida della maison. Dopo la morte di Lagerfeld, nel 2019, prende il testimone del suo maestro e per cinque lunghi anni le sue donne-bambine, sognatrici e terrene, calcano le passerelle. Forse è arrivato il momento di reinventarsi, per Virginie?
L’interpretazione di Virginie Viard nei codici del marchio
Quando Karl Lagerfeld, già troppo debole a causa della malattia, non riesce ad essere presente all’ultima sfilata haute couture da lui progettata, è proprio Virginie Viard e salutare il pubblico in suo nome. Logico aspettarsi, quindi, la sua nomina alla direzione creativa del marchio in seguito alla morte dello stilista.
Lei è la prima donna a guidare la maison dopo la fondatrice Coco: tuttavia, il suo stile sembra rifarsi prevalentemente ai codici introdotti da Lagerfeld, piuttosto che riprendere le fogge pratiche e minimaliste di Mademoiselle, insieme allo studio delle geometrie accostate a tinte monocromatiche. Il Kaiser della moda dal 1983 ha il compito di riportare in auge il marchio: lo fa in modo del tutto personale, rileggendo l’archivio Chanel in prospettiva massimalista, passatista e anche ironica. Un’energia completamente nuova e di successo che Virginie Viard incanala in una direzione ancora diversa.
Il suo contributo alla maison
Virginie ha una formazione da costumista teatrale e cinematografica: prima di lavorare da Chanel si specializza presso Le Cours Georges, a Lione, per poi fare da assistente a Dominique Borg. Una volta alla guida della maison, il suo stile delinea il ritratto di una giovane donna che veste la versione attenuata e giocosa degli abiti creati da Lagerfeld. Contrariamente a ciò che in molti si aspettano, proprio dal suo background, stempera il forte senso di teatralità del predecessore.
L’approccio conservativo della designer è spesso criticato, però riesce a sollevare notevolmente i ricavi dell’azienda che, sotto la sua guida, crescono costantemente. La riconoscibilità dei pezzi identitari Chanel, riportati in passerella con approccio divertente, nostalgico e infantile – come nell’ultima Cruise Collection 2025 – è premiata dalle vendite. Appartengono alla visione di Virginie Viard elementi come le frange, il gusto anni Sessanta e la rivisitazione del power dress degli Ottanta, così come il vezzo per i piccoli dettagli maschili à la Coco, tra tutti il papillon.
Cosa accadrà ora?
L’ultima collezione firmata Virginie Viard sfilerà durante la Paris Fashion Week di fine mese e, per quanto riguarda il futuro di della Maison Chanel, non c’è ancora niente di definito. Il valzer delle congetture indica, tra i papabili successori, Hedi Slimane. Lo stilista, attualmente alla guida di Celine, sembra in procinto di lasciare la maison. Tra gli altri nomi che circolano nell’ambiente ci sono quelli di Pierpaolo Piccioli, ex direttore creativo di Valentino, Sarah Barton, Jeremy Scott, Tom Ford e Maria Grazia Chiuri.