Finalmente ci siamo. Tutti i film in concorso dell’Ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia (30 agosto-9 settembre) sono stati finalmente svelati. Ieri (martedì 25 luglio) il Presidente Roberto Cicutto e il Direttore Alberto La Barbera hanno presentato il programma completo della rassegna, dove non sono mancate le conferme ma anche alcune gustose sorprese. Tantissime le pellicole attese: dal roboante ritorno di Sofia Coppola e Woody Allen passando per Pablo Larrain, Yorgos Lanthimos, Luc Besson, Michaeal Mann e Woody Allen.
Il primo Festival di prima fascia “sotto sciopero”
Ormai al centro dell’industria cinematografica, come testimoniano recentissimi prodotti passati dal Lido per poi spopolare in lungo e in largo sia nelle sale che nelle cerimonie più blasonate come gli Oscar, il Festival si svolgerà senza particolari patemi. Malgrado una situazione non facile, con Hollywood decisamente infuocata a causa dello sciopero prima degli sceneggiatori e poi degli attori, non dovrebbero esserci infatti particolarmente modifiche sul programma della Mostra che dovrà fare a meno soltanto dell’ultima opera di Luca Guadagnino, “Challengers”, precedentemente annunciata come film di apertura e poi rinviata direttamente al 2024.
In questa ottica non farà capolino in laguna – tra gli altri – neanche Emma Stone, protagonista assoluta di uno dei lungometraggi più attesi del lotto: “Povere creature!” del greco Yorgos Lantihimos, famoso per la sua visione turbata ed estetica sciorinata in precedenza in “Doogtooth”, “Il sacrificio del cervo sacro” e “La favorita”. Ad assegnare il Leone D’Oro sarà poi il regista Demie Chazelle, pronto a presiedere una giuria d’alto profilo tra cui spicca anche Jane Campion, Martin Mc Donagh e Mia Hansen Love.
Quali sono i film più attesi?
È inoltre lunghissima la lista dei film più attesi. In concorso, oltre a quello dell’appena citato Lanthimos spicca senza ombra di dubbio quello di Sofia Coppola, nuovamente sotto i riflettori con “Priscilla”, pellicola che racconta la figura di Priscilla Presley, moglie del mitico Elvis, attraverso l’adattamento delle sue memorie. Il cileno Pablo Larrain, conosciuto per aver inondato di bellezza l’ambiente d’essai con il capolavoro “Ema”, cercherà di distinguersi con “El Conde”, prodotto audiovisivo decisamente particolare in cui riporta letteralmente in vita una figura come quella di Pinochet, tornato vivo per succhiare il sangue dei suoi concittadini.Hype esagerato anche il francese Luc Besson, il quale proporrà “Dogman”, titolo identico all’apprezzato lavoro di Matteo Garrone ma che narra però una vicenda completamente diversa rispetto a quella del “canaro” laziale, ovvero l’intreccio di un uomo (interpretato da Caleb Landry Jones) che ama i cani ma che vive una condizione familiare tremenda, testimoniata dagli abusi da parte del padre. Attenzione poi a “The Killers”, nuovo giallo di David Fincher e uno dei film di punta di Netflix, oltre che a “Maestro” di Bradley Cooper e a “Ferrari” di Michael Mann. Ma la sorpresa, si sa, è dietro l’angolo.
Sfilza di registi di punta poi fuori concorso, tra cui emergono due Maestri assoluti della settima arte: stiamo parlando di Woody Allen, arrivato al suo cinquantesimo film (nonché il primo assoluto in lingua francese) con “Coup de Chance”, di Roman Polanski, il quale proietterà la sua nuova dark comedy “The Palace”, oltre che di Wes Anderson, reduce da Cannes e attivo già con una nuova pellicola (“un piccolo capolavoro”, secondo Barbera) chiamata “The Wonderful Story of Henry Sugar”.
Sei i film italiani: De Angelis (con Favino) apre la kermesse
Rimane comunque all’Italia il compito di aprire la rassegna la Mostra del Cinema di Venezia. Guadagnino ha infatti “passato la palla” virtualmente ad Edoardo De Angelis, il quale romperà il ghiaccio con “Comandante” portando all’attenzione la storia del Comandante Salvatore Todaro, per l’occasione interpretato dal grande Pierfrancesco Favino. Dentro anche Matteo Garrone con l’Odissea in chiave contemporanea “Io Capitano”, Saverio Costanzo con “Finalmente l’alba” (dentro con un cast variegato che spazia da Alba Rohrwacher e Willem Dafoe), Stefano Sollima con “Adagio” oltre che Giorgio Dritti con “Lubo” e soprattutto il più giovante tra tutti, Pietro Castellitto, il quale proporrà “Enea”. Per il figlio d’arte si tratta di un vero e proprio ritorno in grande spolvero, in quanto debutterà ufficialmente in concorso dopo aver ben figurato nel 2020 nella sezione orizzonti con “I predatori”, premiato per la miglior sceneggiatura.
FILM MOSTRA CINEMA VENEZIA 2023: IL CONCORSO
- BASTARDEN (THE PROMISED LAND) di Nikolaj Arcel
- DOGMAN di Luc Besson
- LA BÊTE di Bertrand Bonello
- HORS-SAISON di Stéphane Brizé
- ENEA di Pietro Castellitto
- MAESTRO di Bradley Cooper
- PRISCILLA di Sofia Coppola
- FINALMENTE L’ALBA di Saverio Costanzo
- COMANDANTE di Edoardo De Angelis (film d’apertura)
- LUBO di Giorgio Diritti
- ORIGIN di Ava DuVernay
- THE KILLER di David Fincher
- MEMORY di Michel Franco
- IO CAPITANO di Matteo Garrone
- AKU WA SONZAI SHINAI (IL MALE NON ESISTE) di Ryusuke Hamaguchi
- ZIELONA GRANICA (IL CONFINE VERDE) di Agnieszka Holland
- DIE THEORIE VON ALLEM di Timm Kröger
- POOR THINGS (POVERE CREATURE!) di Yorgos Lanthimos
- EL CONDE di Pablo Larraín
- FERRARI di Michael Mann
- ADAGIO di Stefano Sollima
- KOBIETA Z… di Małgorzata Szumowska e Michał Englert
- HOLLY di Fien Troch
I FILM FUORI CONCORSO
- COUP DE CHANCE di Woody Allen
- THE WONDERFUL STORY OF HENRY SUGAR di Wes Anderson
- THE PENITENT di Luca Barbareschi
- LA SOCIEDAD DE LA NIEVE di J. A. Bayona (film di chiusura)
- L’ORDINE DEL TEMPO di Liliana Cavani
- VIVANTS di Alix Delaporte
- DAAAAAALI! di Quentin Dupieux
- THE CAINE MUTINY COURT-MARTIAL di William Friedkin
- MAKING OF di Cédric Kahn
- AGGRO DR1FT di Harmony Korine
- HIT MAN di Richard Linklater
- THE PALACE di Roman Polanski
- XUE BAO (SNOW LEOPARD) di Pema Tseden
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