Elegante, al contempo semplice e dal taglio pulito, impreziosito da stampe floreali o da intarsi cangianti, l’abito kimono è sicuramente tra i capi must have della Primavera Estate in grado di rinnovarsi continuamente e, grazie alla sua versatilità, di imporsi come outfit di stagione. Le principali case di moda nel corso degli anni hanno più volte donato una nuova versione del capo, facendone convergere tradizione e modernità.
Kimono come abito sottoveste
Come dimostrano le proposte dei brand Balmain, Gucci, Tom Ford, il kimono dress con tutte le sue varianti è tutt’oggi inserito nelle collezioni sulle passerelle durante le fashion week, nel segno di una continua evoluzione. Se in antichità l’abito giapponese era composto essenzialmente da un solo pezzo di pregiatissima stoffa lungo circa 10-12 metri e sapientemente accomodato in vita grazie ad una cintura chiamata obi, negli ultimi anni sta invece riscoprendo altri modi nuovi in cui essere valorizzato. Di fatto l’estrema versatilità del capo consente a ogni designer di realizzare una propria visione: lo stilista Antonio Marras ad esempio vede in questo outfit tradizionale una possibile declinazione simile al concetto di sottoveste arricchito da importanti stampe floreali. La seta, il taglio lungo e le maniche larghe contribuiscono quindi a creare una specie di ibrido tra kimono e vestaglia, adattandosi perfettamente a qualsiasi tipo di silhouette.
Qualsiasi lunghezza
Uno degli aspetti più intriganti del kimono è legato anche alla sua lunghezza che varia a seconda della fisicità. La sua versione corta, che tiene gambe e piedi scoperti, solitamente viene accompagnata da sandali gioiello dal tacco più o meno alto. La versione più lunga invece, grazie al suo aspetto impalpabile e lucido, veste la figura integralmente. In questo ultimo caso è opportuno selezionare accessori adeguati per non sminuire l’intero l’outfit, preferibilmente optando per borse e gioielli dallo stampo semplice e non eccessivamente grande.
Classico: non soltanto rivisitazioni
In tempi recenti infatti tanti brand hanno preferito riportare il kimono nella sua versione primigenia. Pensiamo ad esempio a Gucci, maison che ha presentato nelle scorse collezioni capi molto fedeli alla tradizione, conservandone la sua eleganza solenne coniugandola con i codici estetici del proprio heritage.
La rivisitazione street style
A staccarsi dalla tradizione è lo stile street che dal kimono attinge esclusivamente il taglio e l’aspetto lucido dei tessuti. In questo caso lunghezze, abbinamenti e soprattutto stampe vengono stravolte, puntando su disegni geometrici e astratti in grado di mascherare e cambiare all’occorrenza il proprio body type. Abbondano quindi rombi, palette psichedeliche, macchie di colori e forme indefinite che donano a questi capi un tocco molto più artistico e concettuale.
Altro punto forte del kimono, il suo lato genderless: se indossato aperto con un jeans o un pantalone a palazzo, la casacca dona un taglio androgino a tutto il look. L’abito è usato anche nelle mise maschili, nelle tinte blu notte e verde bosc, da accompagnare a pantaloni boho monocromatici. Importante rimarcare l’uso estivo estivo del capo a volte indossato comodo e allo stesso tempo elegante copricostume. Se invece si punta sull’originalità, il kimono è perfetto anche come blazer, specialmente se impreziosito da ricami a contrasto con il resto dell’abbigliamento. Tradizionale e al contempo moderno, il kimono dress non perde dunque mai l’occasione per tornare alla ribalta sempre sotto nuove forme e versioni, concedendo a chi lo indossa di sperimentare sempre nuove versioni e combinazioni. Un vero e proprio passe-partout da custodire gelosamente.
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