” Cinquanta scene di sesso per sfidare il bigottismo”. Manca sempre meno alla relase di una delle serie tv più attese del 2023; uscirà prossimamente su Netflix “Supersex“, prodotto audiovisivo scritto e diretto da Francesca Maniere e la regia di Matteo Rovere, Francesco Carrozini e Francesca Mazzoleni. La serie, composta da 7 episodi e pronta ad essere distribuita in oltre 190 Paesi nel mondo tratterà la storia del pornodivo più importante di tutti i tempi, Rocco Siffredi, per l’occasione interpretato da un Alessandro Borghi in eccezionale spolvero.
La storia del pornoattore approda nei device di tutti i continenti
Una produzione destinata a far conoscere il talento e la sagacia del “nuovo” cinema italiano in tutto il mondo. Tutta la serie è infatti liberamente tratta dalla vera vita del divo di Tortona e dalle sue innumerevoli testimonianze che ha fornito nel corso della sua carriera. Si parlerà dunque della sua infanzia, delle sue origini, del suo controverso rapporto con il sesso e soprattutto del contesto che l’hanno spinto a intraprendere la strada verso il mondo del porno, diventandone icona assoluta.
Sfruttando dunque una tematica così interessante e una piattaforma di diffusione monstre come Neflix tutto il movimento cinematografico nostrano potrà sfruttare un’occasione più unica che rara: presentare nuove personalità eclettiche e interessanti all’estero. Oltre ad Alessandro Borghi, attore oramai conosciuto anche oltre confine, si aggiungono grandi professionisti che lavorano da anni dietro la macchina da presa come Francesca Maniera – ottima penna che ha già scritto in passato serie tv di successo come “Anna” e “Who are who we are” di Luca Guadagnino – e Matteo Rovere, produttore e regista in grado di saper unire il mainstream dosandolo con una buona impronta di autorialità.
Una prova attoriale importante per Alessandro Borghi
Chiaramente, visto le caratteristiche di Rocco Siffredi, tutti i riflettori saranno puntati sulla prova attoriale dell’attore Alessandro Borghi, il quale ha ammesso di aver parlato a lungo con il pornoattore, il quale lo ha invitato nella sua casa di Budapest mostrandogli un lato caratteriale poco noto al grande pubblico e permettendogli di visionare video di audizioni passate e ritratti di famiglia. Da quanto emerge dalle prime dichiarazioni sembra dunque che l’intento della serie sarà quello di far emergere non tanto il freddo racconto dell’ascesa al successo di Siffredi, bensì come la dipendenza dal sesso lo abbia salvato e interiormente ucciso allo stesso tempo.
Cinquanta scene di sesso nella serie tv Netflix “Supersex”
Innumerevoli, chiaramente, le scene di sesso che sono state addirittura 50 spalmate su novanta giorni di riprese.
«Il racconto del porno è uno snodo narrativo, segna un cambiamento emotivo del personaggio ed è questa, forse, la grande intuizione della serie»,
ha dichiarato Borghi, lanciando successivamente un guanto di sfida al bigottismo.
«Ho pensato a quanto sia fastidioso il bigottismo di questo Paese, il porno esiste, c’è chi a chi piace e a chi no, ci sono quelli che non lo considerano una parte della società, quelli che ci hanno negato le location perché era una serie su Siffredi, poi la sera vanno a casa e si guardano i porno».
Il cast della serie
Importante segnalare infine il cast ben amalgamato di “Supersex“. Accanto ad Alessandro Borghi ci sarà infatti Jasmine Trinca (Lucia), altra stella del cinema del Bel Paese molto conosciuta pure al di là delle Alpi, Adriano Giannini (Tommaso) e Saul Nanni (Rocco giovane). Nelle ultime ore, è stata messa in atto un’audace operazione per aumentare l’attesa e l’hype; annunciata anche la partecipazione de Gaia Messerklinger nei panni di Moana Pozzi, Vincenzo Nemolato nel ruolo di Riccardo Schicchi e Claire Loth nella parte di Genevieve. Non resta altro che aspettare.
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