Pierpaolo Piccioli questa volta ci porta all’interno della club culture. Applausi a scena aperta alla Paris Fashion Week per l’ennesimo capolavoro haute couture di Valentino che, per la sua collezione Primavera Estate 2023 2024, ha unito in un colpo solo l’altissima artigianalità tipica della casa di moda romana mettendola a servizio con il concetto – quasi filosofico – di clubbing, il tutto non perdendo mai il focus sul proprio stile e sulla propria identità. L’ennesimo colpo di genio di un designer che non smette davvero mai di stupire.

Valentino haute couture primavera estate 2023 | Life&People Magazine

Il club come pensiero

Per intuire la reale caratura del Piccioli-Pensiero basta leggere le sue dichiarazioni alla stampa durante la fase di presentazione. Tutto ciò che succede nella passerella infatti non ha di didascalico. La collection infatti non è un mero omaggio alla vita notturna, bensì una sorta di non-luogo in cui si riflette anche l’identità dell’alta moda. Nei club notturni tutto può succedere, niente sembra proibito, esattamente come nell’haute couture.

«L’Haute Couture è un’espansione dell’immaginazione, uno spazio al di là della ragione. L’alta moda è una sfera di fantasia e di libertà – ha detto Piccioli – dell’unico e dell’eccezionale, dove l’artigianato non è un riflesso feticistico del valore, ma un mezzo e una metodologia per raggiungere l’improbabilità, per sfidare le percezioni, per creare nuove audaci realtà».

Da questo concept di base nasce dunque Valentino, Le Club Culture.

Valentino haute couture primavera estate 2023 | Life&People Magazine

In nome della libertà

Alta e moda e club si uniscono dunque in nome della libertà e vengono per una volta sublimate in senso concettuale e non materico.  Gli abiti quindi apparsi in passarella non sono stati realizzati per sottolineare l’estro tecnico e perfetto della grande sartoria, bensì per accentuarne la libertà d’espressione, di movimento, e soprattutto di individualità. Nel cuore della notte, tra la musica invasiva e il chiacchiericcio continuo, il club ti permette infatti di essere te stesso, all’interno di una tua bolla. Ed è proprio l’individualità che si è fatta spazio più di ogni altro elemento degli 89 capi visti sfilare al Bridge Club di Parigi, locale sito sotto il ponte Alexander III, scandita dalle note electro-indie di Andrew Butler (Hercules and Love Affair), di Antony and the Johnsons, della colonna sonora di Lion e del remix originale della sfilata.

Valentino haute couture primavera estate 2023 | Life&People Magazine

Cadono tutti gli stereotipi nella notte di Valentino

In virtù di quanto detto, appare dunque più che naturale l’unione del maschile e del femminile, sintetizzato a pieno dal look della prima modella, ovvero una giacca bianca con revers neri indossata sopra una camicia di cotone prettamente maschile e con slip in rosso impreziositi da un fiocco. Ma ecco che compare invece un modello con un trench in tulle costellato da pizzo a coprire gli short con sopra una camicia bianca e la cravatta nera. Valentino haute couture primavera estate 2023 | Life&People MagazineUna collezione dunque dove le due anime, quella maschile e quella femminile, non hanno identità, o meglio convivono insieme a ritmo di musica, trovando la quadra in pezzi unici e di grande bellezza come il cappotto a righe rosa e nero indossato su top d’organza o l’abito corto in mussola di organza contrassegnato dall’uso di pizzo e seta che lascia intravedere il collant con alcune applicazioni pizzo. Splendido inoltre il già iconico jumpsuit di tulle giallo interamente ricamato da piume, capolavoro della sartoria (nonché uno dei capi più difficili da realizzare).

Valentino haute couture primavera estate 2023 | Life&People MagazineVia dunque i canoni, via i codici, via i generi. Benvenute persone, vero punto d’incontro tra questi due mondi solo all’apparenza lontani come il clubbing e l’alta moda. Nessuno dei due, di fatto, può esistere senza la gente, senza il furore, senza la voglia, senza l’urgenza espressiva di volersi affermare.

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