Come buona parte delle parole d’uso comune nella lingua italiana, l’aggettivo eccentrico deriva dal latino eccentricus e sta ad indicare cose che non hanno lo stesso centro di altre e, in senso figurato, si riferisce a cose o persone che vivono al limite della stravaganza e al di fuori da quella che di consuetudine indichiamo come normalità. Il mondo della moda, attraverso le personalità di ieri e di oggi che lo popolano si è appropriato della tanto ricercata eccentricità di usi e, soprattutto, di costumi, contribuendo ad alimentare miti e leggende. Sono davvero tante le donne di stile eccentriche e stravaganti nella storia della moda, donne che hanno dato voce alla propria unicità spesso percorrendo vie anticonvenzionali. Parliamo ad esempio di personalità come Anna Piaggi, Björk e Elsa Schiaparelli e ancora Diana Vreeland, Isabella Blow e l’inimitabile Marchesa Luisa Casati.

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  • Anna Piaggi

Tra le donne di stile eccentriche è impossibile non annoverare lei, Anna Piaggi che ha fatto della sua ciocca di capelli blu e delle gote aranciate il suo tratto distintivo. Caratterizzata da una cultura sconfinata e da uno stile di scrittura che ha fatto scuola a moltissimi aspiranti giornalisti di moda, è stata tra le personalità più influenti e stravaganti che la storia della moda possa annoverare tra i suoi annali. Visionaria, colta e inimitabile, ha segnato l’epoca che va dai primi anni sessanta ai duemila, dando senso e significato ad una delle correnti modaiole più in voga degli ultimi anni: il vintage. La sua celebre rubrica “Doppia Pagina”, ha anticipato i tempi della moda e contribuito a creare quell’allure di iconicità che solo una grande personalità come la sua sarebbe stata in grado di esprimere.

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  • Elsa Schiaparelli

Elsa Schiaparelli, con il suo stile surreale, ha addirittura reso celebre il colore che più di tutti rappresenta l’eccentricità: il rosa shocking, che prende anche il nome di rosa Schiaparelli. Una donna la cui eleganza e raffinatezza onirica ha dato filo da torcere anche alla grande Cocò Chanel, sua acerrima antagonista. Le sue creazioni traevano spunto della corrente artistica del Surrealismo, note le sue amicizie con Jean Cocteau, Tristan Tzara e Dalì con i quali collaborò per la realizzazione di accessori e pezzi indimenticabili come l’abito aragosta.

  • Diana Vreeland

Tra le donne che hanno segnato per la loro eccentricità la storia della moda è impossibile non menzionare Diana Vreeland. Storica redattrice di Harper’s Bazaar e di Vogue America, la Vreeland seppe raccontare in modo arguto e irriverente la moda del tempo e contestualizzarla alla luce di molteplici spunti di attualità. Una penna la sua che segnò la strada del giornalismo di moda impegnato e non più relegato alle frivolezze. Il suo impatto in termini di eccentricità si respira maggiormente nel suo operato anticonvenzionale piuttosto che nel suo stile.

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  • Isabella Blow

Fashion editor, assistente di Anna Wintour prima e di Andre Leon Talley poi, Isabella Blow non ha mai nascosto il suo essere eccentrica e il suo amore per i cappelli. Amica di Alexander McQueen, sostenitrice delle creazioni di Philip Treacy e assidua frequentatrice di personalità di spicco dello scenario artistico come Andy Warhol e Jean-Michel Basquiat, la Blow ha utilizzato la moda come mezzo per arrivare all’autodeterminazione e come tratto distintivo di una mente complessa e affascinante.

  • Marchesa Luisa Casati

Negli anni trenta a dominare le scene dei salotti internazionali erano i look arditi della Marchesa Luisa Casati. Alta, longilinea e appassionata di occulto, indossava spesso il colore nero per distinguersi dalle nobildonne dell’epoca e per esorcizzare la morte.
Ogni sua apparizione era eclatante, si dice che amasse indossare gioielli “vivi”, come i serpenti che le adornavano il collo e i capelli. I suoi erano costumi di scena realizzati dai più rinomati couturier dell’epoca da Paul Poiret a Mariano Fortuny. La marchesa non si limitava ad apparire irraggiungibile con il suo stile eccentrico ma a sbalordire chiunque la guardasse compreso il poeta Gabriele D’Annunzio.

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  • Björk

Ultima ma non meno impattante nel mondo dello stile eccentrico è Björk . La cantante è celebre nell’immaginario collettivo per il suo look onirico del red carpet degli Oscar 2001 un abito cigno della designer Marjan Pejoski. Un’immagine che è entrata di diritto in tutti gli archivi della moda e rappresenta una piccola parte della complessità dello stile della cantante. Ribelle, nella musica e nello stile, anticonformista e stregata dal mondo della moda, basti pensare alla sua collaborazione con lo stilista McQueen per la copertina dell’album Homogenic, Björk è una delle personalità artistiche più influenti degli ultimi anni, così emblematica da aver dato vita ad un movimento stilistico definito “normcore”.

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