Il potere e le donne secondo la visione di Maria Grazia Chiuri; la designer italiana ha esplorato uno dei temi a lei più cari nella collezione Dior della Primavera Estate 2023, concentrandosi proprio sul women empowerment: ottantacinque i look presentati nella passerella della Parigi Fashion Week, tra riferimenti alla corte di Caterina De’ Medici e una cura nei dettagli destinati a diventare tra i must della prossima stagione.
Un’indagine sul rapporto tra donne e potere
Sono le atmosfere di corte a primeggiare all’interno del bellissimo giardino delle Tuileries di Parigi, luogo chiave sito tra il Louvre e la Concorde nel I arrondissement della metropoli francese issato proprio per volere di Caterina De’ Medici in occasione del suo arrivo alla corte di Francia nel 1533. Una location importante che rimarca a pieno il tema della sfilata, un’indagine storica sul rapporto tra donne e potere, concentrandosi su come De’ Medici sia riuscita ad affascinare il mondo intero grazie alla sua intelligenza e le sue tante innovazioni stilistiche, sdoganando tacchi, bustini e merletti di Burano. Uno show a trecentosessanta gradi, introdotto da un numero di danza di una coppia di ballerini, apparsi in scena con un body ton sur ton intenti a muovere i loro corpi all’interno dello spazio allestito con gusto e finezza da Eva Josephin, la quale ha costruito per l’occasione una grotta barocca.
Una corte contemporanea
De’ Medici ha capito, prima di altri, la potenza assoluta che può avere un abito per dare autorevolezza e assoluto senso del dovere e del rigore. La Regina consorte nello specifico utilizzava appositamente le zeppe per sentirsi più forte, il nero per risaltare tra la massa, le crinoline per rendere la sua figura ancora più importante. Tutti elementi sapientemente reinterpretati e riletti da Maria Grazia Chiuri che, negli ottantaquattro look presentati, ha sfoggiato zeppe sagomate, corsetti imbastiti su camicie maschili, gonne di broderie angliaser, uso dei pannier e del pizzo di rafia oltre che tanto nero a tinte dark. Tra le protagoniste anche la guêpière, a volte celata a volte no, oltre che bermuda a orli ondulati impreziositi da top floreali.
Le parole di Maria Grazia Chiuri
La stilista italiana trapiantata a Parigi ha poi esposto una sua personale riflessione sul tema cardine della sfilata, annotando una grande contraddizione odierna:
«Oggi la moda è spesso criticata perché è un’espressione del potere, eppure negli anni Settanta, ad esempio, ha rappresentato il linguaggio della libertà. Ed è forse per questo che la moda suscita sempre tanto interesse, viene attaccata e amata, rifiutata e cercata». Non manca poi la visione femminista, tipica della poetica dell’artista: «le donne hanno una rappresentazione diversa del potere che vivono come un aspetto comunitario mentre gli uomini fanno del potere soltanto un’affermazione personale»
All’interno della collezione non mancano poi piccole chicche e curiosità, come quella riguardante alcuni trench, arricchiti da una mappa di Parigi trovata stampata su un foulard Dior diffuso negli anni Cinquanta, dove il punto centrale è rappresentato in avenue Montaigne, ovvero il luogo della storica sede della Maison.
Il trend delle acconciature
Altra componente particolarmente apprezzata è stata l’uso delle acconciature, probabilmente destinate a diventare un cult in vista delle stagioni più calde, vista l’estrema facilità di replica. Si tratta delle codine basse, particolarmente calzanti per accompagnare l’abbinamento di pizzi, abiti scuri e calzette.
Perché diventeranno un trend? Semplice. Oltre alla geniale collezione firmata Dior, a dare il carico da novanta ci penserà la serie tv Netflix di Tim Burton con protagonista il (spin off della Famiglia Addams che verrà rilasciato ufficialmente il prossimo 23 novembre 2022), personaggio interpretato dalla celeberrima scream queen Jenna Ortega, il cui look dark e magnetico ha già riscosso un successo planetario.
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