La perdita parziale o quasi totale dell’udito può essere corretta e recuperata con l’ausilio di apparecchi acustici standard o su misura. In ogni caso, si tratta di una protesi alla quale bisogna abituarsi sia dal punto di vista estetico che dal punto di vista pratico di riabilitazione e rieducazione alla percezione dei suoni. In media occorrono trenta giorni per riuscire ad adattarsi al cambiamento e apprezzare il miglioramento nella percezione dei suoni. È anche necessario imparare ad avere cura e fare la corretta manutenzione dell’apparecchio affinché mantenga nel tempo la sua efficacia e la sua funzione riabilitativa. 

Come abituarsi agli apparecchi acustici?

Gli apparecchi acustici necessitano di essere utilizzati per un periodo di prova prima di capire se funzionano o se sono troppo fastidiosi o non sono affidabili perché tendono a staccarsi dal padiglione auricolare. I primi 30 giorni sono, quindi, utili anche per il medico e il tecnico esperto che segue il paziente per capire come migliorare la vestibilità e la qualità di ricezione dell’apparecchio. Per abituarsi all’apparecchio acustico può essere necessario diverso tempo (dipende anche dalla tipologia di ipoacusia e dalla disponibilità del paziente). È importante abituarsi a indossare il dispositivo quotidianamente e correttamente per poter apprezzare più rapidamente il miglioramento della percezione dei suoni e tornare a una qualità della vita migliore.

consigli apparecchi acustici | Lifeandpeople.itL’apparecchio acustico comporta un notevole impatto nel paziente che torna a percepire suoni, rumori, voci, distinguere le parole in modo più nitido che, magari, da tempo non riusciva più a riconoscere o percepire correttamente. Per questo, indossare l’apparecchio acustico per la prima volta richiede tempo per abituarsi sia alle sue funzioni, sia al suo aspetto estetico (anche per quelli cosiddetti “invisibili”). Le prime settimane sono sempre le più difficili sia perché possono occorrere problemi di natura tecnica, sia fisica che psichica di accettazione e riabilitazione ai rumori del mondo esterno. Il cervello necessita di tempo per riconoscere e codificare adeguatamente i suoni che da tempo non distingueva più correttamente. Ecco, perché è necessario che ci si abitui a indossarlo quotidianamente e regolarmente, per accelerare i tempi di adattamento e per apprezzare prima il miglioramento della qualità di vita nel quotidiano.

Alcuni consigli per abituarsi a indossare l’apparecchio acustico

Gli esperti raccomandano di indossare l’apparecchio acustico riabilitativo quotidianamente, inizialmente in ambienti familiari, dove i suoni e i rumori sono già noti per poter re-imparare l’ascolto ad amplificazione e nitidezza “nuovi”. È bene cominciare subito nel tentativo di partecipare alle conversazioni per capire se si riesce a distinguere bene ogni singola parola e il loro significato. In presenza di luoghi troppo rumorosi è bene spegnere l’apparecchio i primi tempi per evitare di essere investiti da un’onda sonora strabordante. È importante prendere confidenza con l’apparecchio e testare tutte le sue funzioni (accendimento, spegnimento, regolazione del volume). In caso di problemi di qualsiasi natura tecnica, contattare sempre il proprio audioprotesista. Ogni apparecchio, infatti, è regolato individualmente dall’audiologo per calibrare e sopperire il tipo di perdita uditiva. Pertanto, l’audiologo farà in modo di:

  • Amplificare e calibrare il dispositivo sui suoni che il paziente dice di non udire più, ad esclusione dei suoni forti. L’amplificazione è calibrata solo sulla perdita uditiva individuale.
  • Programmare e adattare il dispositivo alle esigenze individuali.
  • Prevedere un passaggio ai modelli su misura più piccoli e discreti, con strutture più leggere e flessibili e disponibili in diversi colori.
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