Chi crede ancora nella separazione delle arti e nelle divisione degli stili penso che oggi si ricrederà; in questo articolo abbiamo selezionato i film più memorabili e iconici per ragazze amanti della moda. La stilista surreale Elsa Schiaparelli una volta dichiarò:
“Le mode cinematografiche di oggi sono le tue mode di domani”.
La convinzione della Schiaparelli sull’interazione diretta della “fabbrica dei sogni” con la moda e viceversa è storica, reale e moderna. Ci sono pochi mezzi creativi che si sublimano a vicenda come la moda e il cinema.
Innumerevoli collezioni hanno richiamato il glamour cinematografico e numerosi stilisti hanno ideato costumi di film celebri,
determinando così un circolo virtuoso della moda nel quale è difficile ormai attribuirne la maternità. Questa relazione simbiotica ha creato alcuni dei momenti più memorabili di tutti i tempi, sul grande schermo. Quindi che sia per soddisfare la curiosità, per scoprire alcuni retroscena iconici del mondo della moda o solamente per concedersi un po’ di evasione: qui trovate i film più iconici sulla moda da vedere per le amanti del fashion.
House of Gucci, 2021
L’attesa per il film di Ridley Scott è cresciuta a dismisura già da quando le prime foto di Lady Gaga e Adam Driver, con abiti lussuosi da sci degli anni ’80, hanno praticamente fatto irruzione in Internet. L’epico film biografico sul crimine, che abbraccia tre decenni della famiglia Gucci, è infatti ricco di abiti ed outfit che richiamano il periodo storico ma anche, e specialmente, la moda di Gucci. Infatti la casa di moda ha concesso alla costumista del film Janty Yates l’accesso ai suoi sontuosi archivi vintage. Questo è un film che narra di un crimine che ha catalizzato tutta l’Italia ma è anche una pellicola incentrata sulla moda italiana; per le ragazze appassionate di storia della moda è uno spettacolo da non perdere.
Prêt-à-Porter, 1994
Per Robert Altman la moda è cinegenica nel suo racconto delle collezioni parigine. Impiegando lo stile mockumentary caratteristico del regista, appaiono come cameo celebrità del calibro di Julia Roberts, Sophia Loren e Lauren Bacall, che interpretano varie fashioniste che arrivano alla settimana della moda di Parigi in seguito alla morte di Olivier de la Fontaine, il presidente della Camera nazionale della moda. Ma nell’ode tentacolare, stellata e satirica all’industria della moda nulla è come sembra. Tra sfilate, giornalisti, stilisti e un campionario assortito d’umanità, tanto multiforme quanto vacua, si incrociano i destini di numerosi personaggi. Come documento delle vette elettrizzanti della sfilata degli anni ’90, non c’è film migliore da guardare.
Blow up, 1966
Il capolavoro di culto di Antonioni ambientato nelle altezze inebrianti della Swinging Sixties London, narra di un fotografo di moda che cattura accidentalmente un sanguinoso omicidio su pellicola mentre gira in un parco londinese. I costumi degli anni ’60 sono fantastici; Vanessa Redgrave è la top model per eccellenza dell’epoca e i brividi minacciosi del film sono illuminati da una serie di favolosi cameo, da Veruschka a Jane Birkin. Blow-Up oggi funge da affascinante documento di un momento cruciale nella storia della moda. La perfezione.
Who Are You, Polly Maggoo? – 1966
Chi sei Polly Maggoo? E’ uscito lo stesso anno di Blow-Up, ma la sua visione degli Swinging Sixties è del tutto surrealista e volutamente satirica. Diretto dal fotografo e regista americano William Klein, il film prende in giro gli eccessi e le frivolezze dell’industria della moda in un modo che riesce ad essere insieme glamour e grottesco. I costumi, rappresentano una capsula del tempo brillantemente realizzata dello stile degli anni ’60, ispirando Jean-Paul Gaultier e Marc Jacobs. Risalta la brillante interpretazione di Grayson Hall nei panni di Miss Maxwell; un’imperiosa fashion editor alla Diana Vreeland le cui osservazioni concise possono fare o distruggere una carriera.
A Colazione da Tiffany, 1961
In tutta la storia del cinema, esiste un outfit più iconico di Audrey Hepburn con il tubino nero Givenchy, la collana di diamanti e i guanti di velluto? Se è così, dobbiamo ancora trovarlo. Holly Golightly è un’icona di stile e lo sarà per secoli. Per tutto il film, l’incantevole Audrey indossa abiti Givenchy personalizzati, trench Burberry e accessori con occhiali da sole Oliver Goldsmith. Ma lo stile dell’intramontabile icona ci mostra anche che la semplicità di un maglione e un paio di pantaloni a sigaretta può essere altrettanto elegante; a patto di indossare gli immancabili occhiali da sole.
Coco prima di Chanel, 2009
Se state cercando una dose di storia della moda, non potete sbagliare con la sublime interpretazione di Audrey Tautou nei panni di Coco Chanel nei suoi primi anni come sarta, prima di fondare la sua maison omonima. Pubblicato originariamente in Francia nel 2009, questo racconto biografico va in profondità sotto la superficie, offrendo una visione commovente del mondo interiore di Coco Chanel. Con l’aiuto di un’elegante fotografia e di un altrettanto azzeccata direzione artistica, è forse uno dei momenti cinematografici di stile più memorabili. Alla costumista francese Catherine Leterrier, il lavoro nel film è valso un César Award. Un film imperdibile.
Yves Saint Laurent e Saint Laurent, 2014
Un altro film biografico francese che abbraccia più di un decennio della prolifica carriera dello stilista Yves Saint Laurent, compreso il suo controverso licenziamento dalla casa di Dior e la sua relazione duratura, anche se spesso tumultuosa, con Pierre Bergé. Il film incarna la creatività dello stilista francese, come capo del design presso la Maison Dior durante la sua collezione primaverile del 1958, che ha salvato dalla rovina finanziaria la famosa casa di moda. Pierre Niney ha trionfato nel ruolo di Yves Saint Laurent, guadagnandosi il César come miglior attore; superando Gaspard Ulliel , che ha interpretato lo stesso ruolo in Saint Laurent di Bertrand Bonello. Film dello stesso anno che esamina la vita mitica e a volte scandalosa di Yves, immergendo gli spettatori negli anni ’70; in un’epoca in cui lo stilista era noto per sfoggiare abiti sia innovativi che eleganti. Il compianto Gaspard Ulliel offre un ritratto intenso dello stilista che per dimenticare i suoi demoni interiori, si tuffa in un mondo di droga e feste.
The Gospel according to André, maggio 2022
La vita e la carriera dell’icona della moda André Leon Talley sono al centro di questo nuovo documentario in uscita. Ha lavorato per Vogue come redattore generale, ha trascorso del tempo alla Andy Warhol’s Factory ed è stato anche giudice ospite di America’s Next Top Model per alcuni anni. Questo film esplora anche il modo in cui il luminare ha puntato i riflettori su più designer e modelli afroamericani nell’industria della moda.
The September Issue, 2009
Il secondo film documentario in questa lista di film di moda, “Il numero di settembre ” segue la “papessa”, direttrice di Vogue Anna Wintour, mentre prepara l’edizione più importante nel calendario di una rivista nell’anno 2007. Il docu-film è uno spaccato realistico del funzionamento interno della rivista di moda più influente al mondo e delle dinamiche tumultuose tra il caporedattore e la ex direttrice creativa.
Phantom Thread, 2017
Pochi film catturano la natura ossessiva ed esigente dell’alta moda con la stessa abilità del claustrofobico e brillantemente inquietante Phantom Thread di Paul Thomas Anderson. Una finestra sul mondo della moda del dopoguerra, dove Daniel Day-Lewis (nominato all’Oscar), interpreta un sarto ossessivo-compulsivo che lavora per i ricchi nella Londra degli anni ’50. Una fiaba sulla moda inebriante e meravigliosamente intrecciata, ma che sul finale sembra più vicina a un incubo; il film fornisce una visione onesta di quanto lavoro sia effettivamente necessario per creare capi haute couture e, per ragazze amanti della moda, guardarlo potrebbe essere quasi un’esperienza emotiva.
Il grande Gatsby, 2013
La scenografa Catherine Martin ha radunato i suoi numerosi contatti nell’industria della moda per realizzare l’adattamento gigantesco di suo marito Baz Luhrmann del romanzo classico di F. Scott Fitzgerald. Brooks Brothers ha fornito 1.200 abiti, Miuccia Prada ha disegnato 40 abiti e Tiffany & Co. ha disegnato i copricapi con diamanti anni ’20 indossati da Daisy, protagonista femminile del film. Fili di perle, cappelli a cloche, canottiere e caschetto; The Great Gatsby trasporta i cliché della moda di 100 anni fa nel presente. Sebbene il film, sia stato criticato per inesattezza storica, le scelte di moda di Baz Luhrmann hanno un significato culturale e sociale maggiore di quanto sembri a prima vista. Tutto ciò lo rende uno dei film più eleganti mai usciti.
A Bigger Splash, 2016
Tilda Swinton interpreta Marianne, una rock star alla David Bowie, che ha un debole per Dior. La maison francese ha stretto una partnership esclusiva con il regista Luca Guadagnino e tutto ciò che Marianne indossa, dagli occhiali da sole ai suoi abiti da sera con la schiena scoperta; dagli chemisier abbottonati oversize dalle linee pulite e sartoriali ai costumi da bagno impeccabilmente eleganti, è Dior. Uno splendore per gli occhi. Dopo questa bellissima lista di film per ragazze amanti della moda, non posso non soffermarmi a citarne altri dove il contributo dei designer è stato fondamentale. Le sorelle Fendi per esempio hanno collaborato con i più grandi nomi della regia, da Visconti a Martin Scorsese e Tornatore; le pellicce indossate da Madonna in “Evita” sono frutto della loro creatività. Stella McCartney è la designer che ha creato i vestiti di Gwyneth Paltrow in “Sky Captain and the World of Tomorrow”. Giorgio Armani ha invece firmato i look in ”American Gigolo”, “Gli intoccabili” e ”Il cavaliere oscuro”. Ricordate l’abito nero, conturbante di Demi Moore in “Proposta indecente”? Era frutto del genio del grande, recentemente compianto Thierry Mugler.
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