L’Italia come non l’avresti mai immaginata: il progetto ” I borghi animati italiani” ci fa riscoprire i miti e le leggende che animano il tessuto culturale del nostro paese.
Un progetto a cura dell’hub creativo piacentino That’s Motion, selezionato tra oltre 1.200 proposte,
per il rilancio della nostra cultura con taglio innovativo; una serie di opere statiche e animate che propongono percorsi inediti tra i borghi italiani durante tutta l’estate. Quante volte ci capita di girare per paesi e città o di arrivarci per la prima volta ed essere sorpresi da quello che vediamo o proviamo? Ogni luogo nasconde qualcosa: è l’anima dei luoghi.
“I luoghi hanno un’anima. Il nostro compito è di scoprirla. Esattamente come accade per la persona umana”- James Hillman
Una concezione che recupera l’antica nozione di “luoghi animati” da tradizioni e leggende che li abitano da secoli o millenni, per riscoprire il senso dell’architettura, del paesaggio, delle città e alla nostra stessa storia.
Un immenso microcosmo di borghi ognuno con una storia, una leggenda un mito, l’Italia è fatta anche di questo.
La nostra penisola ha avuto, insieme alla Grecia, il ruolo di culla della civiltà occidentale e custodisce innumerevoli storie, giunte fino a noi dalla mitologia classica, dalle superstizioni medievali e dalle più recenti leggende metropolitane. Le leggende fanno parte del patrimonio culturale di un popolo e la loro trasmissione è principalmente orale. Non contengono mai soltanto fatti inventati e fantastici, ma anche fatti reali trasformati. Essi vengono raccontati per dare spiegazione a fatti realmente accaduti o per dare risposta agli interrogativi degli esseri umani riguardanti la natura e le vicende storiche. È così che nasce il rapporto univoco tra realtà e leggenda, le quali viaggiano sempre insieme e scorrono parallelamente.
Storie dimenticate, leggende, segreti e nebbie rivivono in un universo fantastico di misteri e di antichi miti che esaltano la specificità di ogni luogo.
Ecco che un gigante addormentato dà origine a una catena montuosa, mentre alla sconfitta di un drago segue la costruzione di una cappella o la nascita di un lago.
“Esiste un paese dove in ogni borgo, se guardi con curiosità puoi vedere storie e leggende prendere vita animandosi. Sei pronto a conoscere le misteriose creature che lo popolano?”.
Inizia così il viaggio di Creature Misteriose, uno dei quattro video realizzati dall’hub creativo “That’s Motion”, grazie al contest lanciato dal MiC – Ministero della Cultura con Invitalia, per la promozione del turismo lento alla scoperta dei borghi italiani.
Il “turismo lento” è un’esperienza multisensoriale. E’ un nuovo modo di viaggiare e di valorizzare il territorio; sempre più diffuso, specialmente in periodo di pandemia ma che nasce anche in risposta alla frenesia che caratterizza le nostre vite quotidiane. Si tratta di una nuova filosofia che pone l’attenzione sui dettagli; accompagna il turista attraverso un viaggio alla scoperta di luoghi nascosti, culture diverse e prodotti locali; nel pieno rispetto dell’ambiente, per cogliere ogni straordinario particolare.
Il progetto ” I borghi animati “, pone risalto alla sfera relazionale con le comunità che sono portatori di esperienze, credenze, conoscenze e leggende;
valorizza l’ereditato, fa riemergere l’identità dei luoghi, con un occhio moderno e giovane che vede come protagonisti gli artisti; si appropriarsi di un linguaggio, capace di esprimere l’anima, collegando sensibilità e creatività. Leggende tramandate, conosciute e non, di cui siamo intessuti e giovani artisti che le rappresentano graficamente in un quadro tra modernità e tradizione storica. A partecipare a tale progetto sono artisti che hanno rivalutato con la loro arte digitale, posti, borghi, vedute, scorci, territori, cercando di invogliare il fruitore al consumo culturale. 20 illustrazioni, 20 posti scelti, 20 artisti che si sono messi a disposizione del territorio disegnando su foto, dettagli, personaggi che si connettono alla storia del territorio o del borgo scelto divulgando la storia e la cultura.
Le immagini sono da sempre state oggetto di comunicazione tra i popoli.
Attraverso l’arte visiva si può interpretare e conoscere la storia di un luogo che resta impressa nella mente. Ed ecco allora comparire sulle istantanee di questo viaggio digitale, Polifemo, il santo Graal, Dracula oppure un gigante buono e un drago; in risalto cromatico emergono dalle fotografie, si appropriano del luogo, come se gli fosse sempre appartenuto. Colorati personaggi che, in forma di cartone animato, accompagnano lo spettatore in un viaggio all’insegna della fantasia declinata secondo il luogo in cui ci si sofferma.
Chi ricorda la storia di Polifemo?
Non tutti però ricollegherebbero la storia del mitologico ciclope dell’ Odissea proprio ad Aci Trezza a Catania, in Sicilia. L’artista Elisa Macellari ha omaggiato la cittadina collegandola al ricordo di Polifemo che, come scritto nell’Odissea, proprio in questo piccolo borgo di pescatori, accecato dal sentimento verso Galatea lancia un grosso sasso contro il rivale in amore.
Cosa c’ entrano gli imponenti Moai dell’ Isola di Pasqua con il Lazio?
Nell’ immagine di copertina di ” I borghi animati ” di Vitorchiano, spuntano dalla mano creativa dell’artista Federico Santoro dei Moai; infatti non tutti sanno che in questo borgo del viterbese è situata una statua gemella dei Moai. Questa statua, tutta italiana, è nata nella seconda metà del 1900, da un gruppo di indigeni che andavano alla ricerca di una pietra simile a quella dei Moai dell’ Isola di Pasqua per cercare di preservare dal degrado le statue originali. Così trovarono la roccia vulcanica di Vitorchiano su cui è arroccato il paese; un materiale perfetto per il restauro dei monoliti più grandi al mondo, realizzandone prima uno in Italia.
La bellissima storia dell’Isola di San Giulio sul lago d’ Orta,
ci viene raccontata dall’arte di Elisa Seitzinger. In questa rappresentazione appaiono un drago e due personaggi con l’aureola su di una nave mantello, chi sono? Non si sa se sia una leggenda o una storia “vera”, ma si tratta dei due fratelli evangelizzatori San Giulio e San Giuliano che partirono per l’Italia in un cammino lungo e faticoso per evangelizzarla dal paganesimo. Durante il percorso costruirono ben 100 chiese tra le quali la centesima è proprio quella dell’Isola in questione.
Il gigante Gargantua e altre leggende
L’artista Chiara Vercesi racconta della leggenda del gigante Gargantua che aggirandosi tra una montagna e l’altra cerca il formaggio “Fontina” che gli abitanti del posto gli donano, per ringraziarlo dell’aiuto che ha dato. Nella lucana Acerenza, e più precisamente nella sua cattedrale, secondo un’antica leggenda, rappresentata da Roberto Blefari, sarebbero custoditi il Sacro Graal e le spoglie della figlia di Dracula. Ad Argegno, sulle sponde del Lago di Como, sono in molti a giurare di aver visto nuotare e inabissarsi nelle acque del lago il “Lariosauro”, un enorme rettile coperto di squame rosse; rappresentato dall’illustrazione dai tratti infantili di Giulia Zoavo.
Queste sono solo alcune cartoline digitali, del progetto “I borghi animati”,
che rappresentano i nostri luoghi pieni di fascino e mistero. Storie e leggende che vale la pena ascoltare, vedere e raccontare. Attraverso il tempo i racconti diventano sempre più fantastici e affascinanti, tanto da diventare anche ispirazione per arte e molto spesso anche cinematografia.
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