Per diventare campioni servono tanti fattori: passione, cuore, tenacia e talento ma soprattutto tanto allenamento: questo è il ritratto del pilota di Kart Adriano Roggero.

Solo così è possibile eccellere nel proprio ambito; questo ovviamente vale anche nello sport e nel mondo dei motori.

Ma se questi fattori sono delle caratteristiche distintive di un pilota di soli 12 anni allora significa che la strada verso il successo è quasi assicurata e che è solo questione di tempo.

Adriano Roggero per tutti questi motivi è un nome da annotare

bene già da adesso dal momento che di lui sentiremo parlare tanto nei prossimi mesi e nei prossimi anni.

Proprio ci ha raccontato delle curiosità davvero interessanti e imperdibili.

Com’è nata la tua passione per i motori?

Tutto è iniziato per prova, ho cominciato dopo aver provato diversi sport e mi sono innamorato del karting.

Penso che sia stato mio padre ad avermi trasmesso parte della passione per le auto e per le competizioni dato che ha ricoperto il ruolo di gentleman driver.

Possiamo dire che tutto è nato nella nostra zona, ovvero in Val di Susa, qui sono sceso in pista per la prima volta, nello specifico la pista era la WKC di Bruzolo in provincia di Torino.

A quando risale il tuo debutto a livello di competizioni?

La mia prima stagione agonistica è stata quella del 2018 quando ho corso con un telaio di seconda mano e un unico motore per tutta l’annata.

Nonostante i mezzi limitati siamo arrivati a fine stagione, poi dal 2019 siamo passati al Team Driver, ovvero la formazione migliore di tutto il campionato come hanno dimostrato anche i risultati.

In seguito dopo tre anni nella prima gara del 2021 è arrivato il secondo posto nel campionato IAME SERIES ITALY.

Poco alla volta questo è diventato il più importante campionato monomarca al mondo in ambito karting potendo contare anche sulla presenza di personaggi molto noti nell’ambiente del motorsport.

Sei molto giovane ma il tuo nome è già affermato in questo mondo molto competitivo…

Esatto, ho 12 anni e corro nella categoria con motori da 60cc.

Non direi ancora di essere affermato però ci sto lavorando!

Abbiamo obiettivi ambiziosi per il futuro dato che ci piacerebbe passare alla categoria 125 (X30 Junior).

Poi, in base alle varie possibilità che si presenteranno, potremmo prendere in considerazione l’idea di lasciare il karting per passare alla Formula 4 entro tre anni.

Il business plan sportivo legato alla tua figura prevede infatti idealmente il passaggio alla Nascar europea e dopo il compimento dei 18 anni il trasferimento negli Stati Uniti sempre in ambito Nascar per poi cercare di conquistare un posto in Formula 1 entro i tuoi 22 anni.

Sì, sarebbe un bel desiderio se si avverasse!

Se però le cose dovessero andare bene a livello aziendale allora non sarà necessario andare negli Stati Uniti.

Per questi motivi il karting rappresenta un’ottima scuola anche se alla fine puntiamo ad andare verso le competizioni di Formula.

Per un pilota di Kart molto promettente come il giovane Adriano Roggero però è fondamentale anche poter contare su dei partner di assoluto livello… Chi ti accompagna in questa splendida avventura?

I partner sono imprescindibili poiché ci permettono di partecipare a più gare e acquisire quindi maggiore esperienza.

Voglio ringraziare in modo particolare Luxom che ha deciso di sostenerci perché sono piemontese: non una scelta casuale; infatti una linea di cosmesi di alta gamma della nostra regione che ha deciso di sponsorizzarmi in modo da entrare a far parte di un’élite come quella del karting e del motorsport.

Quando e come è nato il rapporto che vi unisce?

Questo legame è nato già nel 2020.

Tra noi esiste un legame anche da un punto di vista cromatico: infatti il colore nero e quello oro dell’azienda si sposano alla perfezione con il mio logo che si ispira al brand di una Casa storica come la Lotus.

Tra i valori alla base di questo rapporto c’è senza dubbio l’eccellenza piemontese che riesce ad emergere a livello internazionale.

Nella stagione di esordio ha dovuto lottare per evitare le ultime posizioni in classifica; poi è stata la volta di duelli interessanti per dei piazzamenti a centro classifica; di stagione in stagione le cose sono andate sempre meglio.

Con il cambio di team dalla stagione 2019, Adriano nel 2020 è riuscito a concludere l’annata in sesta piazza.

“Finora questo 2021 ci ha regalato tantissime emozioni – dice il giovane Roggero – basti pensare al secondo posto ottenuto pochi giorni fa”.

Un pilota giovanissimo si abbina benissimo a un’azienda altrettanto giovane e di sicuro successo come quella che sta alla base della splendida realtà di Luxom…

“Proprio così dato che è una startup innovativa molto giovane e per ora di piccole dimensioni, formata da meno di dieci persone tra soci e dipendenti”, conclude Adriano.

La produzione è concentrata a Torino in modalità outsourcing e punta sempre alla qualità dato che si rivolge a 360 gradi alla cura della pelle.

Quindi anche per tutti questi motivi è facilmente comprensibile che il fattore chiave non può che essere il Made In Italy.

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