Le lancette della bussola ci portano in un viaggio alla scoperta delle tradizioni del Friuli Venezia Giulia.
Terra di frontiera, tra Italia e Slovenia, ricca di tesori medievali, con una natura dalle mille sorprese, tutta da scoprire, nelle sue meravigliose prospettive e autentiche sfumature.
La regione del Nord Est è uno scrigno che racchiude tanti ponti: essenziali strumenti per avvicinare tra di loro i luoghi di confine.
Il Friuli è una terra che emana sensazioni uniche,
in grado di tenere vivi tutti i sensi, tra paesaggio, natura, enogastronomia, arte, cultura, storia e bellezza dei suoi panorami.
Un tesoro che ci porta a viaggiare nel tempo e nello spazio, tra iconiche scenografie, ricche di emozioni, da vivere in prima persona.
Scoprire il territorio friulano, i suoi usi e costumi, significa catapultarsi in un’atmosfera d’altri tempi, all’insegna della curiosità.
Il visitatore può immergersi in un mondo di frontiera, dove troverà le tradizioni più profonde del Friuli Venezia Giulia.
Per scoprire la storia di questa terra è necessario visitare alcune importanti mete che raccontano molto dei friulani e del loro modo di vivere.
Con una mappa virtuale alla mano, possiamo immaginare i luoghi più importanti per ritrovare le origini del Friuli Venezia Giulia.
Il punto di partenza per il nostro visitatore sono i Colli Orientali.
La tappa più interessante di questo territorio è Cividale: città dai mille colori, in continua evoluzione, considerata tra le più belle della regione.
Le sue origini raccontano una storia molto importante.
Nel 1568 la cittadina fu, infatti, nominata capitale del primo ducato longobardo dell’Italia.
Oggi, Cividale, con il suo Tempietto, caratteristico per la sua architettura alto-medievale, è parte del Patrimonio Unesco.
Da visitare anche il Duomo, il Museo archeologico e il Ponte del Diavolo che, con panorami mozzafiato, collega le due sponde del Natisone.
Proseguendo nel nostro viaggio, possiamo scoprire le Valli del Natisone.
Qui le tradizioni slovene sono mantenute intatte, in un territorio dove protagonista indiscussa è la natura incontaminata.
Nella splendida località di Stregna, troviamo le produzioni locali per eccellenza, che un turista deve assolutamente assaggiare.
Stiamo parlando delle pietanze di origini contadine friulane, con influenze slovene.
L’itinerario si spinge, poi, al Collio, fino a Brda, già terra di Slovenia.
Qui ci ritroviamo immersi nella patria dei vini bianchi, noti a livello internazionale, che nulla hanno da invidiare alla Franciacorta, la più famosa zona vinicola della Lombardia.
Tra i filari del Friuli spiccano il Ribolla Gialla, la Malvasia, il Friuliano e Picolit.
Solo per citare alcune produzioni vinicole da degustare insieme agli abitanti, molto ospitali e cordiali, durante feste e ricorrenze.
Riprendendo il nostro viaggio, arriviamo fino a Cormòns, località che mantiene inalterata, in tutta la sua bellezza, le origini asburgiche.
Il territorio è colorato da micro borghi, fino quasi a sfiorare la Slovenia.
Il colpo d’occhio, che non passa inosservato, è il Monte Quarin, con il suo infinito panorama che regala una vista aperta su tutti i lati, tra villaggi, colline e tonalità della natura.
Le tradizioni di queste terre sono, ancora oggi, tesoro da preservare e mantenere vivo.
Tra le tante, spicca, la produzione di vermouth, con antiche ricette che ci riportano all’Impero austro-ungarico.
Per ottenere il liquido cristallino si utilizzano fino a 30 piante officinali e tre tipi di assenzio, come il santonego, proveniente dalla laguna di Grado.
Il Friuli Venezia Giulia regala attimi da incastonare tra i ricordi, in grado di catapultarci nelle tradizioni più profonde dei villaggi.
Il “fogolar” (focolare) è il luogo in cui si cucina, ma dove si può anche cenare o pranzare, per un’esperienza unica da vivere.
Così quel calore familiare resta impresso al turista che scopre il lato più genuino di queste terre.
Per un tuffo nella bellezza dell’arte, la tappa consigliata è l’Abbazia di Rosazzo.
Un luogo prezioso, con un belvedere che traccia le linee tra colline italiane e slovene, fino ad arrivare al mare di Grado, di Trieste e del campanile di Aquileia.
Per un’esperienza tra natura, paesaggio, relax e sport, non può mancare un trekking tra vigneti e boschi.
Il punto di partenza, tra i tanti itinerari consigliati, è la foresteria del Castello di Spessa, per un percorso tra i vigneti alla scoperta dei luoghi incontaminati del territorio.
Il maniero, posizionato nel cuore del Collio, a Capriva del Friuli, in provincia di Gorizia, è originario del XIII secolo, già dimora di nobili friulani, con un susseguirsi, dal 1500, di una serie di proprietà di illustri famiglie.
Luogo d’altri tempi, oggi wine resort di lusso, impreziosito da un giardino all’italiana, considerato un vero gioiello del comprensorio.
Tra le sue immense stanze, si nascondono molti segreti, mantenuti intatti nel corso dei secoli.
Il Castello ospitò, tra gli altri, personaggi importanti, come il compositore Wolfang Amadeus Mozart, e lo scrittore e avventuriero Giacomo Casanova, omaggiato dal noto Premio a lui intitolato, in programma ogni anno, in estate.
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