Essere vegano è una scelta estremamente coraggiosa e difficile, soprattutto in Italia dove i fornitori di prodotti vegani scarseggiano e trovare alternative ecologiche, vegan e cruelty-free è un’impresa.

Dove trovare fornitori di prodotti vegani e cruelty-free?

Per quanto negli ultimi anni se ne sia sentito spesso parlare, il veganesimo è per moltissimi ancora un’incognita.

Non si tratta di una semplice abitudine alimentare, ma di un cambiamento drastico nel proprio stile di vita.

Non sono ammessi prodotti di derivazione animale di alcun tipo in qualsiasi settore: alimentare, cosmetico, tessile.

Moltissimi degli articoli che si utilizzano quotidianamente contengono sostanze prelevate dagli animali, vengono testate o provengono dallo sfruttamento di questi esseri viventi.

Il problema fondamentale è che, a meno che non si passi al setaccio l’INCI, è molto difficile riconoscerli.

fornitori di prodotti vegani Leaping Bunny Life&People Magazine LifeandPeople.it

Inoltre, i fornitori di prodotti vegani non sono affermati nel mercato e per questo gli articoli sono costosi e non offrono grandi alternative, soprattutto a chi non può permetterselo.

Tutto quello che c’è da sapere per evitare di comprare prodotti di fornitori non vegani e non cruelty-free.

  • Assorbenti, tamponi e coppette mestruali

Non tutti sanno che questo tipo di prodotti, necessari per la cura del corpo femminile e per questo venduti in gran quantità dalle multinazionali, vengono testati sugli animali.

Fortunatamente al giorno d’oggi esistono moltissime alternative ecologiche e cruelty-free come la coppetta mestruale in silicone, gli assorbenti di cotone lavabili e l’applicatore di tamponi riutilizzabile, alta ingegneria medica che evita un enorme ed inutile spreco di plastica.

Tra i maggiori fornitori di questi prodotti: Organicup, The Honey Pot Co, Natracare, The Honest Company, Seventh Generation, Dame.

  • Prodotti per capelli

Moltissimi shampoo, balsami e lozioni per capelli contengono biotina, cheratina, cera d’api, gelatina, alcol cetilico, acido stearico e polvere di seta.

Sostanze sconosciute che potrebbero facilmente essere scambiate per componenti chimiche o naturali mentre invece sono tutte di derivazione animale.

La biotina, per esempio, si trova nel latte di mucca, nei latticini, nel tuorlo d’uovo e nei frutti di mare, inoltre, fu scoperta dopo averne testato l’efficacia sugli animali.

La cheratina si preleva dalle piume, dalla criniera, dagli zoccoli e dalle corna; la gelatina dalle ossa mentre l’acido stearico di trova nel grasso del maiale, del manzo e del montone.

Bleach London, Aesop, IGK Hair, INOAR, Virtue, Beachwaver, Made for Life Organics, Noughty, Evolve Organic Beauty e Lush oltre ad avere valori vegan e cruelty-free, usano confezioni ecologiche riutilizzabili.

  • Make up

Negli ultimi anni moltissime case di cosmesi hanno completamente rivoluzionato i loro prodotti creando linee vegane come Huda Beauty, Charlotte Tilbury, Jolie Beauty, L F Cosmetic, KVD Vegan Beauty, Puro Bio.

I prodotti maggiormente dannosi per il mondo animale sono le ciglia finte fatte di visone piuttosto che fibra sintetica, ombretti e rossetti contengono, invece, pigmenti prelevati da perle, ostriche, cozze e dal carminio, un insetto sudamericano, anche noto come cocciniglia, da cui si estrae un colorante.

  • Prodotti per il viso

Detergenti, sieri, creme idratanti, lenitive o anti age: la sperimentazione in questo campo è molto redditizia.

La bava di lumaca, le uova di pesce e lo squalene, sostanza che si trova nel fegato degli squali, sono solo alcuni degli eccipienti utilizzati per la cura della pelle.

Bava delle lumache trattamento contro l'acne Life&People Magazine LifeandPeople.it

Anche l’acido ialuronico, portentoso nella prevenzione delle rughe, è di origine animale, infatti si estrae dalle creste dei galli.

Lush, Drunk Elephant, Bare Minerals, Dermalogica sono alcuni dei fornitori che si impegnano nella produzione vegana.

  • Smalto

Squame di pesce e pigmenti opalescenti estratti dai crostacei per le colorazioni e gommalacca derivata dalla femmina della cocciniglia per la consistenza.

La maggior parte delle produzioni di smalto non sono affatto cruelty-free anche se ci sono delle eccezioni: le mini Macaron, Zoya, Intensae, Orly, Benecost.

  • Deodorante e profumo

Incredibile, ma vero: in alcuni profumi ci sono muschi prelevati dai genitali di cervo, castoro, topo muschiato, civetta zibetto e lontra.

Basta questa informazione per scandalizzarsi a tal punto da fare molta attenzione ai profumi vegani da acquistare.

Inoltre, l’ambra grigia, estratta dall’intestino del capodoglio, viene utilizzata come fissante nei profumi.

Mentre, nei deodoranti ci sono polline d’api e chitosano, ottenuto dall’esoscheletro di crostacei, soprattutto granchio, gamberetti e astice.

Potrebbe interessarti anche: –Scarpe vegan: la rivoluzione della moda

Condividi sui social