Mary Millicent Abigail Rogers meglio conosciuta come Millicent Rogers è stata una socialite, icona di moda e collezionista d’arte.

Nata a Manhattan nel 1902 è nipote del magnate del petrolio standard Henry Huttleston Rogers e una erede della sua ricchezza.

Millicent Rogers, icona immortale di fascino, intelligenza e bellezza

Mostra fin dall’infanzia grandi doti artistiche che la madre non perse occasione di incoraggiare portandola ad essere una bambina anticonformista e libera,  forse proprio per questo riuscirà a diventare un mito indiscusso della moda.

Dopo il suo debutto in società, avvenuto nel 1919 al Ritz di Manhattan, Millicent Rogers si afferma per il suo stile divenendo icona immortale. 

Saranno i Ruggenti anni’20 a renderla una tra le principali protagoniste delle copertine di Vogue e Harper’s Bazaar e non solo, veniva ben presto nominata una tre le donne più eleganti al mondo.

La sua immagine inizia ad avere un forte appeal, la sua forma statuaria, pelle di alabastro, classe inimitabile, Millicent Rogers sembra avere tutto dalla vita: bellezza, intelligenza, ironia e una valanga di soldi. 

Il tutto mixato da una grande dote di savoir faire che solo i grandi animi possono avere.

Ci guarda, quasi sempre, altera dall’alto della sua perfezione nelle foto celebri che la ritraggono sempre impeccabile nelle sue mise, oseremmo dire pose plastiche, un po’ snob ed eletta.

Una perfetta ammagliatrice che con portamento e classe sapeva far apparire la sua immagine migliore.

Tra i suoi designer preferiti vi sono Adrian Mainbocher, Elsa Schiaparelli e Valentina.

Negli anni diventerà anche una musa e icona per importanti stilisti, uno tra tutti John Galliano che si ispirò a lei per la collezione primavera/estate del 2010.

Ma un posto speciale lo occupa Charles James di cui la bionda ereditiera diventa musa incontrastata.

Di lei James ama l’opulenza, i sontuosi abiti scultorei e lo charme che si uniscono in un perfetto parallelismo con i look surrealisti di Elsa Schiaparelli che in quegli anni gli realizzava impeccabili completi da giorno e da sera dove i dettagli di quadri e oggetti d’arte dei più importanti artisti si univano in un mix perfetto tra provazione e fascino sottile.

Esteta e amante del bello in ogni sua forma, Millicent ha anche uno humor mordente, che seduce gli uomini.

Cherie Burns le dedica un volume dal titolo “In cerca della bellezza”, che testimonia l’incessante  ricerca di perfezione di Millicent, tanto nello stile quanto nell’esistenza.

La sua vita sentimentale è avventurosa: l’icona si sposa per tre volte e colleziona nella sua vita numerosi flirt, tra cui spiccano l’autore Roald Dahl, lo scrittore Ian Fleming, il principe del Galles e il principe Serge Bolesky.

L’ereditiera sposa in prime nozze nel gennaio del 1924 il conte austriaco Ludwig von Salm-Hoogstraeten,

più vecchio di lei di vent’anni, lui era un nobile decaduto e squattrinato descritto dal New York Times come un morto di fame.

Ma il matrimonio è duramente osteggiato dalla famiglia Rogers.

La coppia avrà solo un figlio, Peter Salm, e il divorzio avverrà nel 1927.

millicent rogers icona di stile Life&People Magazine LifeandPeople.it

Nel novembre dello stesso anno l’ereditiera convola a nozze con Arturo Peralta, playboy, sportivo, rampollo di una ricca famiglia argentina.

Dalla loro unione nascono i due figli Paol Jaime e Arturo Henry Peralta.

Il padre dà alla coppia un fondo fiduciario di 500 mila dollari con la promessa che Peralta Ramos non avanzasse alcun diritto futuro sull’eredità di Millicent, stimata all’incirca sui 40.000.000 di dollari.

Nei primi anni ’30 Millicent e Arturo vivono in uno chalet a St. Anton, in un’esclusiva località sciistica.

Anche il secondo matrimonio naufraga velocemente e la coppia divorzia nel 1935.

Il terzo ed ultimo marito dell’icona di stile è Ronald Balcom, un agente di cambio americano, che Millicent sposa a Vienna nel febbraio del 1936 e da cui ancora una volta divorzierà nel 1941.

L’ereditiera si trasferisce in Svizzera fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, ma si sposterà e vivrà per alcuni anni a New York, in Virginia, e in Messico.

Lo stile che l’ereditiera adotta dopo il suo ritiro a Taos comprende una blusa con le stampe originali Navajo che alterna a una camicia bianca e a una gonna a ruota.

Si potrebbe quasi pensare ad una semplificazione o un’abbandono totale all’eccesso ma quando si è dotati di stile, grazia e portamento anche nel semplicismo delle forme e nella purezza dei tessuti si evince sempre un portamento inconfondibile.

Indossa, in questo periodo, anche maxi gonne etniche e mocassini di pelle di daino, creando così un perfetto mix tra eccesso, semplicismo e anticonformismo da vera icona snob al passo con i tempi e le mode del momento.

millicent rogers icona Life&People Magazine LifeandPeople.it

Le sue dimore rispecchiano, comunque, il suo gusto sofisticato e ricercato.

Artista, è creatrice di interessanti gioielli in oro e argento che rivelano suggestioni arcaiche, firmamenti e costellazioni che unirà ai gioielli firmata da Cartier. 

Insolite forme artistiche catturano il suo occhio.

Si innamora dell’onice e della madreperla, adora le cinture, le stoffe stampate e i coralli li indossa quasi sfacciatamente tutti insieme in una sovrapposizione di forme e colori a dar luce al suo incarnato e al suo volto.

I gioielli locali sono di grande fascino per Millicent, sviluppa un’autentica passione per i turchesi Navajo e per i capolavori dell’arte amerindia.

Millicent oltre ad essere una grane appassionata di moda è  anche una navigata collezionista d’arte.

Spiccano nelle sue collezioni private almeno una dozzina di quadri di Touluse Loutrec oltre a pezzi di Claude Monet e Paul Cezanne.

Ama i quadri di Van Gogh, Degas e Epstein, ma anche l’arte africana e le teiere cinesi.

La bellezza, il portamento, classe e fascino gli hanno anche permesso di posare per il pittore Bernardo Boutet de Monvel. 

A Manhattan adora le creazioni di Faberge la famosissima gioielleria russa che serviva la corte dello Zar Alessandro IIII  che fu il primo a regalare alla moglie Maria Fedorvna una serie di uova in oro zecchino e diamanti: da qui nasce  il mito delle uova Faberge.

Colta, elegante, ironica, parla correttamente sette lingue che studia da autodidatta durante i suoi famigerati attacchi di febbre reumatica.

Si dice, addirittura che avesse tradotto alcune opere di Rilke solo per divertimento.

millicent rogers icona di stile Life&People Magazine LifeandPeople.it

Millicent ha un carattere estroverso che attira presto l’attenzione anche di Clark Gable.

A un party si presenta con una scimmietta sulla spalla e Clark ne è sedotto.

La proverbiale fama di sciupafemmine dell’attore, però, non è solo una leggenda metropolitana.

La Rogers lo coglierà, presto, in flagrante in compagnia di un’altra donna e la fine della loro storia d’amore farà il giro del mondo.

Una lettera d’addio che farà pubblicare in una rubrica di L.A. Times recita:

“Ti ho seguito la notte scorsa mentre portavi a casa la tua giovane amica, sono felice di averti visto mentre la baciavi, perché ora so che hai qualcuno vicina a te… spero di averti fatto sorridere ogni tanto (…..) di averti dato, quando mi stringevi, tutto ciò che un uomo possa desiderare”.

Una donna leggendaria, il cui nome resterà immortale nella moda e nell’immaginario popolare.

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