Dubai è futuro, avanguardia, lusso e moda senza limiti, tutto ciò che si può desiderare. È la città del palazzo più alto del mondo, della pista da sci all’interno di un centro commerciale, delle prime isole artificiali, dell’impossibile che diventa reale.  Quando si parla dell’affascinante città emiratina non si può fare a meno di nominare la grande vela di Dubai, l’iconico grattacielo che svetta nel Golfo Persico e lo attraversa come una barca a gonfie vele.  

La grande vela di Dubai: 321 metri d’altezza, 28 piani, 2 terrazze panoramiche

e dodici mila metri quadri di lusso. Inaugurato nel 1999, il Burj Al Arab, doveva essere un progetto sorprendente e immediatamente riconoscibile. Commissionato all’architetto Tom Wright nel 1993, Mohammed bin Rashid Al Maktoum, attuale Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti, voleva un simbolo unico e d’ispirazione che avrebbe richiamato l’attenzione di moltissimi turisti. Una costruzione spettacolare, degna di una città all’avanguardia come Dubai. L’Idea geniale dell’architetto britannico prevedeva la creazione di un’isola artificiale, la prima al mondo, collegata alla terra tramite solo un ponte a due corsie, sulla quale posizionare il grattacielo creando l’illusione di una grande vela gonfiata dal vento e pronta a salpare. 321 metri di altezza, il Burj Al Arab è un simbolo dell’architettura mondiale, il terzo hotel più alto al mondo.

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Burj Al Arab hotel 7 stelle.

Ha ispirato la creazione di altre isole come Palm Jumeirah e l’arcipelago The World e sono apparse molte altre vele in giro per il mondo: a Barcellona, a Lisbona, a Panama e a Yerevan in Armenia.  La grande vela di Dubai ospita l’hotel più lussuoso al mondo, non c’è da stupirsi se la top model Naomi Campbell lo ha scelto come location per il suo trentesimo compleanno. È dotato di un eliporto privato che nel 2005 si è trasformato in un campo da tennis per ospitare un’incontro amichevole tra Andre Agassi e Roger Federer. 

La Burj Al Arab Terrace: un’oasi chiavi in mano

Nel 2016 è stata inaugurata la Burj Al Arab Terrace, una piattaforma di dodici mila metri quadri sulla quale si estende una Luxury Beach riservata esclusivamente agli ospiti dell’hotel. È dotata di un ristorante, cabine private con maggiordomo personale e diversi salottini in cui intrattenersi.  La struttura è stata progettata e costruita in Finlandia dalla società Admares in collaborazione con Kudos Design, la fabbricazione off-site è stato un furbo espediente per evitare eventuali disagi ai clienti del Burj Al Arab e all’ecosistema marino. 

Il tramonto dalla terrazza del Burj Al Arab di Dubai

La terrazza sfrutta l’inconfondibile forma dell’hotel, occupa, infatti, lo spazio sottostante in modo da giovare dell’ombra creata dalla grande vela e offrire ai propri ospiti zone soleggiate e al contempo spazi in cui potersi riparare. La vista del tramonto è il punto forte della spiaggia: che sia dalla vasca di acqua dolce, dalla distesa di sabbia bianca o dalla piscina di acqua salata che sembra finire in mare, l’atmosfera è indescrivibile.  Tutto il progetto della terrazza, compreso l’arredamento, rispetta i toni cromatici dell’ambiente circostante.

Burj Al Arab Terrace Life&People Magazine LifeandPeople.it

Il bianco e la terra sono i colori maggiormente utilizzati. Sono stati scelti per esaltare l’azzurro del mare e il verde delle piante che decorano ogni spazio riflettendosi sulle vetrate delle cabine e dei salotti. 150 interior designer si sono occupati di arredare e selezionare i materiali di decoro collaborando con numerosi brand italiani. Ad esempio, i pavimenti in grès effetto legno, pietra e marmo dell’azienda Florim che rivestono gli ambienti esterni e l’interno del ristorante Scape, dove si fanno notare le poltroncine Hug firmate Enzo Berti per Bros.  “Un’oasi chiavi in mano” l’ha definita Admares in cui tutto, anche se a caro prezzo, è possibile! Una meta imperdibile per chiunque volesse fare un viaggio a Dubai!

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