La pandemia legata alla diffusione del Covid-19 ha colpito profondamente tutto il mondo e ovviamente ogni aspetto della vita quotidiana. Moltissimi settori dell’economia globale hanno subìto un grave contraccolpo e sarà necessario molto tempo per provare a ritornare almeno in parte ai livelli pre crisi Coronavirus.
Tra questi senza dubbio ce n’è anche uno che in tutto il mondo da sempre è sinonimo di Italia e made in Italy. Stiamo parlando della ristorazione italiana: che ne sarà del suo futuro?
Il futuro della ristorazione italiana dopo il Coronavirus
La Fase 2 è iniziata da pochi giorni: un senso di ritrovata libertà caratterizza le nostre giornate. Chi di noi non vorrebbe tornare a mangiare fuori in compagnia di fidanzati, compagne e amici come nell’epoca pre Coronavirus? Il mondo però è cambiato e quindi ora ci chiediamo: potremo tornare a quei tempi?
Come faremo ad andare di nuovo al ristorante? Come sarà la ristorazione italiana del futuro? Quali regole saremo chiamati a osservare? A fornire un’opinione a questo riguardo sono coloro che nei ristoranti per lavoro e per passione ci vivono. Gli chef
Quanti coperti da ora in poi al ristorante?
Le regole sul distanziamento sociale ormai le abbiamo imparate a conoscere bene. Mascherine e distanze di sicurezza tra le persone, specialmente in luoghi molto affollati. Cosa succede quindi quando ci rechiamo al ristorante? Senza dubbio notiamo maggiore spazio tra i tavoli, e questo al tempo stesso comporta anche un minor numero di coperti al ristorante.
In diversi però pensano che da un momento di crisi possa nascere anche un momento positivo. Per uscire dalla pandemia è necessario tornare alle origini di questo splendido mestiere. Come? Ripartendo dal merito, dalle competenze e dalle doti creative. Solo così sarà possibile sconfiggere le conseguenze negative causate dal virus e riprendere a lavorare a pieno regime.
I costi fissi aziendali…come fare fronte?
La ristorazione italiana del futuro
deve fare i conti non solo con i minori coperti presenti all’interno dei locali in cui siamo soliti andare per festeggiare un compleanno, un anniversario o semplicemente per trascorrere una serata in compagnia tra amici.
I ristoratori infatti sono ovviamente degli imprenditori e in quanto tali nelle loro attività economiche hanno molti costi da sostenere, tra cui senza dubbio in primo luogo ci sono i cosiddetti costi fissi aziendali.
Come fare per ridurne l’impatto sui bilanci già duramente provati dalla pandemia? La parola d’ordine potrebbe essere ‘diversificare’: creare nuove proposte per attrarre sempre più clienti che ovviamente apporterebbero anche un importante beneficio economico.
Come fare per restare competitivi? Ecco la chiave…
Anche nell’era post coronavirus il mercato è molto competitivo e la concorrenza non manca. Ecco quindi che uno dei fattori più importanti per la ristorazione italiana del futuro potrebbe essere la capacità di sfruttare le nuove tecnologie, come il canale e-commerce e lo shopping online.
Il tutto però deve partire da un elemento base: l’alta professionalità dei ristoratori. Un fattore davvero imprescindibile. Senza, non si va da nessuna parte.
I prezzi aumenteranno… siamo sicuri?
Date tutte queste premesse è scontato pensare che per sopravvivere i ristoratori saranno costretti all’aumento dei prezzi. Infatti con meno coperti a disposizione ma con gli stessi costi fissi aziendali far quadrare i conti è un’impresa.
In molti infatti stanno decidendo di mantenere invariati i prezzi alla clientela per non tornare indietro ma proiettandosi invece verso il futuro. Alta professionalità, qualità, tradizione e innovazione. È questo il giusto mix che sarà la chiave del successo della ristorazione italiana del futuro.
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