Il ritmo elettronico della musica per chi lavora di notte e con la notte è in cambiamento costante.
Di notte, durante la settimana e nel weekend, in questo autunno, c’è chi esce, fa tardi e si diverte.
Dove ci si diverte ballando a ritmo elettronico?
Sempre meno nel classico club per appassionati “duri & puri”. Sempre più in spazi multifunzionali, “contenitori” evoluti dal notevole impatto multimediale in cui ballare il meglio dello scenario internazionale.
E’ ciò che succede ogni sabato e prefestivi al Bolgia di Bergamo. Ha inaugurato la stagione mettendo in console un mostro sacro come Sven Vath e proponendo ogni notte nuovi talenti o miti del mixer.
Tra Sam Paganini, Oscar Aguilera, Tatanka, Len Faki e la crew di Metempsicosi il sound, per fortuna, cambia parecchio, così il pubblico può emozionarsi con sonorità diverse, sia pure tutte vicine in qualche modo alla techno.
Il Bolgia è un luogo che accoglie ogni tipo di nottambulo.
Il suo pubblico cambia a seconda dei dj in console e dei diversi party. Nei club metropolitani , ad esempio in molti di quelli milanesi, si ritrovano più o meno le stesse persone, per il piacere di ascoltare le sonorità e dj del panorama underground.
Nel capoluogo lombardo la febbre del clubbing è decisamente alta con decine di “piccoli” locali sempre pieni o quasi: Apollo, Dude, Volt, Tunnel, Discosizer, Tom (…) ed ovviamente lo storico Plastic.
Questi luoghi dal ritmo elettronico raramente deludono e quasi sempre innovano.
All’Apollo, si può pure fare il brunch e la sera ci si godono le partite di Champions League, ma dopo una certa ora il groove sale per party colorati come Mat Rempit e si ascoltano dj collettivi come Tommiboy e Francesco Galassia.

Bolgia Bergamo
Al Plastic invece la sperimentazione resta di casa
Il 16 novembre, ad esempio, in console c’è Mad Miran, una fa saltare con sonorità semplicemente folli.
A Firenze la scena delle disco è decisamente vivace e il club più storico in città, il Tenax ha 37 anni e fa addirittura cultura. Dopo il successo del 2017, anche quest’anno il progetto Tenax Theatre creato da Giancarlo Cauteruccio e Massimo Bevilacqua ha abbandonato il palcoscenico teatrale per muoversi in una sorta ring in cui artisti e pubblico condividono le loro performance.
Tra i protagonisti degli show troviamo l’attore e regista Gabriele Lavia, l’Orchestra Futura, gli allievi del Conservatorio Cherubini e quelli dell’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Scendendo verso sud, tra i top club dal ritmo elettronico è impossibile non segnalare il Cromie di Castellaneta. Come il Bolgia e pochi altri in Italia è un super club, una immensa cattedrale dedicata al groove… qui è ancora più vario rispetto alle disco del Nord Italia.
Da Nina Kraviz a Gabry Ponte c’è un abisso, ma la professionalità di MusicaeParole, che gestisce questo ed altri spazi fa semplicemente miracoli.

Tenax Firenze
Risalendo attraverso l’Adriatico, non stupisce di certo che il Cocoricò a Riccione resti una mecca dal ritmo elettronico, anche d’inverno
Le proposte del Muretto di Jesolo hanno la stessa caratura. Ad Halloween il club veneto ha ospitato insieme, nella stessa sera, Sven Vath, Loco Dice e Chris Liebing, tre superstar in grado di riempire locali in tutto il mondo da soli.
E Torino?
Si conferma capitale italiana se non europea dei festival più elettronici: tra Club to Club, Movement, Kappa Futur Festival ed il nuovo Shout at Large (che ha ospitato Tale of Us & Richie Hawtin).
Gli eventi si susseguono, sempre diversi e la cosa non fa manco più notizia.
Ciò che invece stupisce in senso positivo sono “piccoli” party come quelli organizzati da La Tipografia a Chieti, allo splendido Palazzo Lepri. In console qualche sera fa, tra arazzi e arredi da mille e una notte, c’erano dj internazionali come Tiger & Woods.
Riassumendo, i clubbing dal ritmo elettronico in Italia sono in mutamento costante. Chi vede solo ciò che non c’è più resta alla superficie. Non ha voglia di immergersi davvero nel ritmo.
Lorenzo Tiezzi