Ornamento femminile: “Come cantava Marilyn Monroe, diamanti e gioielli sono i migliori amici delle donne”.

Nei suggestivi spazi della Rocca di Dozza imolese va in scena l’esposizione dell’ Ornamento femminile

La possibilità di immergersi in una suggestiva atmosfera medievale.

Con la partecipazione di Margaretha Held, orafa di Schwäbisch Gmünd, si celebra il gemellaggio che dal 2001 vede l’importante tradizione artistica e artigianale faentina.

L’inaugurazione della mostra è preceduta da una conferenza a tema, svolta dall’ospite Giovanni Bossi.

Bossi, esperto gemmologo, fondatore e presidente della Fondazione Andergassen per le pietre preziose, in questa speciale occasione è stato introdotto e intervistato da Miria Mazzetti, curatrice della mostra sull’ornamento femminile.

Arte e ornamento sono dimensioni che hanno in comune alcune caratteristiche quali creatività, sperimentazione, abilità, fantasia.

L’essere umano si è costantemente espresso anche attraverso la creazione di gioielli ispirati al tempo, alla cultura, al gusto, ai luoghi per valorizzare l’arte nelle varie forme.

La Fondazione Dozza Città d’Arte ha quindi dedicato la mostra, ed alcuni eventi collaterali che si sono svolti nel periodo natalizio.

Una produzione importante anche per l’artigianato faentino, gemellato con altre importanti realtà straniere del settore.

La mostra e gli eventi, tutti realizzati da Miria Mazzetti, hanno coinvolto personalità artistiche ed esperti di livello e notorietà internazionale.

Margaretha Held e Giovanni Bossi hanno contribuito con interventi e conferenze dedicate a perle e coralli.

I gioielli realizzati per la mostra sono invece nati dal talento artistico di Antonella Cimatti.

Antonella è un’artista faentina che vanta realizzazioni di opere d’arte in finissima ceramica, mostre, premi e riconoscimenti conseguiti in tutto il mondo.

Un tocco speciale di eccentrica femminilità moderna è stato offerto da Muky, altra personalità di Faenza.

Scultrice, ceramista, poetessa, allieva di Marino Mazzacurati, Renato Guttuso e Leoncillo Leonardi, moglie di Domenico Matteucci.

Da anni ha stretto una importante collaborazione con la Fondazione Dozza Città d’Arte.

I gioielli di ceramica da lei realizzati ci riportano ad arti antiche sopraffine in cui materiali apparentemente duri, pesanti, poco duttili, nelle sue mani acquistano una delicatezza ed una sofficità quasi aerea.

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